Vita Nova - anno I - n. 7 - luglio 1925

I t I I - 51 - tutte le altre dell' Unione voi vedete subito come-- il frantumarsi del paese sia puramente apparente. Tutti gli stati piccoli non sono che , d~i sate·Ifitidello stato grande e il go'Lernodi Mosca non permette l'esistenza di un governo nelle repubbliche minori che abbia la più pie-- cola velleità di fare per conto suo. Questo caleidoscopio dunque, dell'Unione Federale Soviettista, nasconde il dominioancora completo del governo di Mosca su tutta quanta la parte europea ed asiatica e nei rapporti con· l'estero ce ne accorgiamo perfettamente : basta pensare a quella organizzazione d' insidi_ae di penetrazione negli stati stranieri chemuove da un unico centro che è quello che malgrado le • ' \ ... J ' .. • • \ o ano ' I' .. I apparenze diverse ~overna tutta quanta la vecchia Russia appartenuta agli zar. L'esistenza di tutte le repubbliche soviettiche minori accànto alla maggiore di Mosca è un omaggio reso al così detto principio de_lla' utodecisione, perché ognuna di quelle repubbliche o repubblichette minori corrisponde a una screziatura di nazionalità diversa fra le tante che durano ancora come isole in mezzo al vasto mare delia •nazionalità russa. C' é dunque, si, una maggiore diversificazione di prima nella Russia, ma non affatto nella politica complessivà perchè la Russia è sempre quel potente Stato che era prima, colosso di primo ordine fra tuttt quanti i potentati mondiali. , I I , ., I I \ I • lJ

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