Vita Nova - anno I - n. 7 - luglio 1925

I! \ .. I ,.. - 48 - I • I r I • \ \ In questo modo è s·perabil'e che l'Italia · trarrà il, maggior partito possibile di un momenta in cui i Greci sono r,idotti al nulla su tutte queste sponde. Badate, intendiamoci, che qui· i Greci torneranno. I Turchi hanno stravinto, è vero~ hanno visto dappertutto le · schiene dei Greci, hanno questa volta completamente e con la .più crudele violenza voluto sradicare questa gramigna dal loro suolo~ ma il risultato non ' sara di lunga durata, perchè il furore nazionalista dei Turchi non basta a creare le condizioni t)ecessarie per rimediare alla iattura economica che inevitabilmente è conseguita alla scomparsa di quella provvida, attivissima. stirpe· di commercianti alla quale i Turchi contadini e pastori nulla sanno sostituirt nelle loro terre. I Greci torner~nno dunque nei · decenni futuri, ma é bene che in quest<' frat- ' tempo noi occupiamo quel tanto che qui si può occupare. Neanche gli Italiani, badate, sono voluti oggi dai Turchi ; i• Turchi hanno imparato quanto gli europei siano avidi' dt af- . fari e di .influenze politiche e quanto, per questo, speculino sulla ·loro pelle, e non ne vògliono sapere più : loro proposito è di disfar- , si in ogni mado dei tutori europei, dei quali · avevano . cari soltanto i tedeschi. Eppure di questi tutori essi avranno ancora bisogno, perchè. sopratutto nel campo econòmico e in tutto· quanto è progresso moderna n·on pare che· i Turchi siario in grado di sostituirli se /non in minima parte. Per conseguenza, anche se oggi i Turchi ripugnano dàgli .Itahani, agli Italiani è aperta la via per stabilire qui la lo- . ro influenza economica più agevolmente che negli anni anteriori alla guerra ; già essi sono oggi i primi nel porto di Smirne, ma è d'uopo ch'essi guardino ben lontano nell'avvenire di quest'Asia Minore, che sotto il governo di Roma antica fioriva d'una folla di . ricche e splendenti ci.tta e che ora attende fra i mille ruderi e nelle fiorenti campagne abbandonate gli immigranti che possono ricondurli all'antica prosperità. Tra Serbi, Albanesi, Greci e Turichi io vi ho passate in rivista le varie nazionalita che hanno maggiore importanza nella penisola Balcanica, ma non le ho passate in rivista tutte. Dovrei dirvi ancora dei Bulgari che rappresentano una parte molto importante nella penisola Balcanica e vi occupano uno stato che rappresenta economicamente e politicamente una grande forza della penisola. E' il vero stato balcanico per eccellenza perchè situato a cavaliere appunto della catena dei Balcani : a nord della catena con ter- / I , Bib ioteGa • 1n . _. 1 neo . , ritori chè per il freddo invernale si avvicina-· no alle condizioni delle steppe russe : a mezzogiorno con un paese pene_trato da~le· influenze benefiche del non lontano Mediterraneo e che si presta a coltivazioni meridional~ con ' una varietà di produzione molto notevole. · E' una popolazione che, benché apparten-· ga al gruppo degli Slavi meridionali percjtè la parlata vi è slava, forma però uno stato a sè, con lineamenti di vita e direttive economi-t che e politiche nettamente diverse da quelle dei Serbi vicini. Difatti la Bulgaria, benchè· Jugoslava per la lingua, ha un suo elemento etnico originario che non è slavo : h·a subito cioè dieci secoli fa una infiltrazione di popo-· . lazionl asiatiche, che non ha lasciato dietro di sè una traccia ben· visibile nei caratteri fisici degli abitanti e neppure nella lingua, ma che· tuttavia si è ll}antenuta in eerti caratte~i della popolazione assai diversi da quelli dei Serbi~. I Bulgari sono molto più agricoltor-i e agricoltori tenacissimi, di una tenacia, di una ostinazione che riesce ad ottenere da1 suolacoltivato un risultato che è veramente unico· nei paesi balcanici : la questione agraria/entra J quindi come un fattore . importantissimo a. · spiegare quei movimenti continui e sanguinosi del paese, il quale dopo la guerra mondiale· sembra non trovi inodo di assettarsi definiti-- vamente e passa attraverso a crisi cosi fre-· quenti e così gravi. , · Questa fisanomia di popolazione in grande prevalenza agraria ha un'importanza cosi grande che distingue la Bulgaria dai .paesi vicini e la mette anche in condizioni di do-- versi urtare ostilmente con essi. Cosi se noi gualidiamo indietro, noi possiamo vedere sempre aspre opposizioni fra i , Serbi ed i Bulgari. I Bulgari più volte. furono· nel medio evo lo stato dominante nella peni- · sola, ed anche oggi aspiçerebbero a portare il loro zar a Costantinopoli : come tutte queste· popolazioni aspirerebbero a questa chiave del ' possesso d'Europa. Ora i Bulgari con questi precedenti della loro storia si comprende, che· non cedano il luogo ai • Serbi nè si rassegni-· no a questa preponderanza della Serbia che è diventata oggi la Jugoslavia, triplicata di su-· perfice e di popolazione, e potenza egemonica nella penisola. ' Rimane poi la Macedonia, covo di discor-·" die senza fine, che non soltanto i Bulgari, ina · anche studiosi imparziali di fuori sostengono essere terra prevalentemente bulgara ; ma oggi~se la sono presa e spartita fra loro· Serbi e. Grec~·e nella confusione perpetua di questo.. disgraziato paese non• si vede in che modo , •

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