Vita Nova - anno I - n. 7 - luglio 1925

• , • I \ • - 7, I agli avversari i· nostri errori, cerchiamo invece I di tradurre que~ta spiritualità in- atto concreto e preciso, in forma di costrfizione di vita: Facciamo della poesia, dell'arte, del piccolo lavoro silenzioso e tranquillo di ogni iiorno il primo dovere da compiere. Quando ognuno / . di noi' compia il suo dovere, tutto .quanto il dovere verso l'Italia è compiuto, e allora le nostre opposizioni le vedremo cadere,. smantellarsi per la mancanza di quell'alimemto che è la nostra viol,nza inutile, alla quale corri- , . I t 4 , ' I ··sponde la nostva cedevolezza da altra parte. · E ricorda~da questo concetto che ogni violenza cretina che noi facciamo ci obbliga , a fare altrettanto di debolezza e di cedevolezza liberale; tenendo, a mente questo: di dimentica~e e di sapere ignorai~ i nostri avversari·, e di non valorizzarli con un nostro sdegno ~ inutile, chiudo semplicemente in nome del nostro dovere, per il nostro Duce, per l,'Italia,per ìl Re. p • '. , l ; . ., .. . ' ... . ' .. , YT • ✓ I I • ' I r (. ) .. ,. .,, • I \ , J \ ,. , ,,, ' - • I \ --- '• • ~ I ,- \ - .. f \., \ .. \ • . ' I! - f' • . ~ ... \ l • I ' - " Bibliot~ no • I e· I I ' .. I (' - l ,. I • r . I I '..t' . \

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==