I I . . ' I r I I ' I -4va col diventare perfetta giustizia, e il compito della giustizia. La libertà di ognuno era il principio primo dello Stato, e non si poteva tocca1e ]a libertà, perchè era stata dichiarata dal punto di vista materialistico un diritto divino a priori dell'individuo. E allora come lo Stato poteva dirci : io vengo anche a yiolare la libertà dell'individuo. La libertà dell'individuo antecedeva di fronte alla autorita dello Stato, e allora si aveva questa strana forma paradossale di diritto,: da una parte l'affermazione del carat- ( fere provvidenziale dello Stato, e ldall'altra parte il diritto dell'individuo alla provvidenza dello Stato. L'individuo rinuncia a favore dello Stato alla sua liberta intesa come attivita - morale che produce nella vita economica. In questo senso. l'individuo rinuncia a tutta la sua attività etica, e d'altra parte lo Stato dà il soddisfacimento della libertà ali' individuo, intesa non più come svolgimento di attività che crea e che produce, ma nella forma antimorale di diritto di espansione della propria attività materiale. ·Infatti noi troviamo che si è sempre · pronti ad aff~rmare l'autorità dello Stato tutte le volte che questa autòrità serve per dare allo Stato un carico di .più ; per aggiungergli un compito di più, e per togliere all'individuo I una responsabilita di. più. Tutte le volte che l'individuo non deve essere inteso come volontà egoistica abbiamo un capovolgimento nella concezionedel diritto amministrativo corrente di quello che è il valore della società e il valore dell'individuo stesso. Noi sacrifichiamo la libertà perchè lo Stato abbia la massi- ' ma quantità di regolamento, perchè la massima quantita di funzioni è una forza utilissima· a che venga accettata l' aut9rita dello Stato, · tutte le volte che l'autorità dello Stato toglie all'individuo una sua responsabilità d'azione. Di fronte a una tale concezione giuridica esisteva una via sola, cioè quella di esa~perare questa posizione. Certe forme paradossali non si mantengono nel limite giusto, bisogna esasasperarle per poterle vincerr, e questa è stata l'utopia socialista, eci è stata I' esasperazione I neo I • /. di questa illusione di poter trovare il bene e il valore politico. i valori dell'universalità e del diritto divino dello Stato, colla estensione ali'infinito di tutti gli egoismi soddisfatti, di ' tutti i diritti appagati, di tutte le liberta affermate nella massima espansione. Per risolvere questo paradosso non c'era che una via, la via di giungere all'utopia completa, cioè affermare che fosse possibil~ una ,società nella quale la vita economica non fosse il prodotto della libertà iniziale, in cui la moralità· non fosse che l'attività creatrice che produce meccanicamente. . Così abbiamo avuta la vita nostra italiana, concepita come un cammino di ogni giorno, di ogni istante verso le forme di destra. Il Fascio si è presentato inizialmente come un'enorme battaglia verso il bolscevismo~ il quale ' partendo da una concezione falsa del rapporto .,fra Jiberta e autorità, fra libertà e individuo, doveva per forza giungere al massim9 dell'u-:- topia. Il ·Fascismo ha incominciata la sua lotta, ma sarebbe stata veramente una cosa povera se fosse stata questa lotta sempliéemente contro il bolscevismo, perchè dove c'é uria fede là bisogna eme ci sia una virtù ideale,· positiva, perché solamente la virtù. ha capacità di dare forza alla fede per cui si soffre, tanto . è vero che gli avversari nostri sono fuggiti di fronte ad una piccola minoranza, non perohè i fascisti avessero una forza ·mus·colare superiore alla loro, (non si vince mai colla violenza): i romani hanno creato l'impero romano perchè hanno trovato l'idea del diritto come concezione universale e non particolare, "ed hanno avuto una compagine giuridica infini.. tamente superiore a tutti gli altri, perchè avevano un coraggio superiore a tutti gli altri. Quando si trattava di andare avanti i fascisti arrischiavano: le pallottole toccheranno uno di noi, ma .nessuno pensava a chi sarebbe toccata -la palla, chi poteva essere il --privilegiato nel bene e nel male, nel Q1artirio..e. nel dolore. Essi sostenevano un'idea, e si muore _soloper un'idea, perchè soltanto morend9 per u!1'idea la nostra moralità vive più ampia e più ricca.. Noi possiamo anche affrantare · 1a •
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