r . NOI. E GLI .ALTRI· SPUNTI POLEMICI Benedetto Croce non· ha più pace: dopo che Gentile è divenuto il filosofo del Fascismo, egli ha perduto le staffe. Ma chi è, in fondo, Gentile, s' è domandato il filosofo e critico partenopeo o abruzzese? Un povero uomo che dice continuamente delle scioc..- chezze o pronunzia delle sentenze astratte che invecedi rischiarare,sbalordiscono, invece di dipanare, arruf!ano peggiodi prima la matassa. Benedetto ·Croce al contrario distingue sempre, e distinguendo chiarisce : qua la filosofia, là la politica: da un· lato l' economia, dall' altro l' etica, ecc. ecc. Ma a furia d' incasellare tutto, non si è accorto di una piccola cosa, che la sua · filosofia somiglia molto ad uno di quei giardini zoologici, dove ciascuna bestia essendo rinchiusa nella sua gabbia è resa perfettamente innocua non solo agli uomini ma anche alle altre bestie. Distingua pure il Croce: nessuno gli vorrà togliere codesto spasso da cerebrale; ma si persuada una buona volta, .che la sua critica è divenuta priva di critica, perchè appunto pretende sem .. pre di criticare. Giacchè - l'atteggia-- mento del Croce non è diverso da quello dei così detti dittatori dell' opinione pubblica che non soffrono nulla che contraddica alle loro idee. Altro che fissazione filosofica! l I morbo da cui è preso il Croce . rasenta un po' la pazzia: pazzia geniale, s' intende, perchè néssuno dubita che egli sia un - grand~_ ing~g~o, _ma_p, az~ia .. Nè bi ... sogna stup1rs1 d1 c1~ : . e nat~rale, umano, che il ~-o~~ st1m1ap_erraz1one, o peggio, tutto ,.c10 c~e s n~nalz~ al disopra del su?. J?ens1e~o b1zant1no, scolastico, pos1t1v1stegg1ante, nono..- stante lo stile volter.iano, .~concer... tante, che possiamo ammirare in lui, ma che non ci compensa affatto del maschio e profondo pensiero di Gen-- tile. *** Una delle idee molto care al Croce è la distinzione netta fra filosofia e Bi·blioteca Gi o ■ 1anco politica. Questa disti~zione. è dive-- nuta il cavallo che egh ha inforcato per muovere ~attagl~a al F ascism? e a ..... Giovanni Gentile. Quando s1 fa della politica, ammonisce il Senatore Croce, bisogna lasciar da parte la filo... sofia che è beata di sè e ciò non ode, vale ~ dire non ode i clamori, le risse, le sommosse della politica, che rispon-- de al momento economico dello spi-- rito. Dunque, non confondiamo, ma distinguiamo : la filosofia è eterna, universale, la politica è caduca, tran-- sitoria. Oh, Dio! Ma qutsto lo sap-- piamo: che bisogno ha il Croce di ripeterci con una monotonia esaspe ... rante sempre lo stesso concetto? Si, anche la politica è caduca, ma che cosa non è caduco a questo mondo, caro Senatore Croce? Eppure gli uomini continuano a fare della }Joli-- tica come continuano a fare della filosofia. Anzi, anzi, non c' è vero filosofo che non concepisca la sua politica coerentemente alla sua filosofia. Que .... sto, almeno, ci dimostra limpidamente tutta la storia del pensiero, della quale il Croce si fa forte come d' una spada di finissimo acciaio. Dunque, non sarebbe più igienico prima di fare il cattivo prof eta delle sorti avvenire della cultura e della politica italiana, che il Croce si rappattumasse colla storia della filosofia? A meno che egli non pretenda di rappresentare in sè tutto il processo della storia umana. Perchè in tal caso noi lasciamo volentieri che egli si pasca dell' inutile sogno che è il frutto d' una superbia deplorevole ed a un tempo d'una grettezza mentale, che non vorremmo assolu ... . tamente supporre 1n un uomo come lui. *** Dice il Croce in una delle sue tante postille, di cui infiora la sua Critica: «. È una proposizione· filosofica che le cose umane sono governate dalla forza, e che ogni forza è spirituale. Altri ... menti, da che mai sarebbero esse governate? Dalla mancanza di forza? O dalla forza materiale, che neppure i fisici riescono a trovare e che pon..- gono, tutt' al più, per convenzion~ .o espediente? Per la filosofia dello sp1r1: tualismo assoluto (e forse per ogni filosofia se ogni filosofia, voglia o non voglia, è sempre idealistica) n<?n_possono sussistere forze materiali. E questo, almeno per me, _èdi limpida verità >>. Ma anche per noi tutto questo è limpidissimo e logicissimo. Ma il senatore Croce pone le premesse e non sa trarne le conseguenze, malgrado che abbia scritto un trattato_ 1i Logica. Se tutte le forze sono. sp1~1: tuali, anche quelle che taluni fìs1c1 chiamano materiali, perchè mai i soli modi <li forza che egli ammette sono la critica, l' oratoria, l' associazione, la votazione e altri siffatti? Il Senatore Croce s' è rifatto un' anima tenera, tenera: insomma, un' anima democratica; egli aborre dalle effusioni del sangue forse perchè le grandi ombre di Dite - come a noi che abbiamo varcato il mezzo del cammin - si profilano alla sua fantasia, e gli agghiacciano le vene e i polsi. L' età che volge fatalmente al suo termine fa di simili scherzi. Ma la L-ogica rigida e frigida come la concepisce il Croce non può interessarsi di questi stati d' animo. Le distinzioni in questo caso, non servono che ad oscurarla, e sono come quei tali famosi pannicelli che scemano si, ma non sopprimono i dolori. Senza dire che la storia, a cui tiene tanto il Croce e a cui teniamo anche noi, con quei modi di violenza prospettati da lui come i soli legittimi, non si spiegherebbe affatto o, meglio, non si comprenderebbe. Ciò sa benissimo il Croce che vuol fare della (?pposizione con artifici polemici .o con sofismi che non sono degni di lui. E pensare che proprio il Croce è stato riconosciuto come uno dei più grandi artefici del Fascismo ! • L' ha dimostrato persino una rivista francese, la Revue bleue in un articolo molto importante, al quale, lo voglia o non lo v.ogl~ail Croce, sottoscriviamo a piene mani. RUSTICUS
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