Vita Nova - anno I - n. 7 - luglio 1925

il bilancio di chiusura dell' anno finanziario ora finito segna un avanzo. Ma a quali sacrifizi, però! E, poichè la politica, bisogna dirlo, è assai utilitaria, n'è venuto che, avendo l'on. De Stefani compiuta l' opera sua, e cioè riportata la finanza entro i limiti del sano equilibrio, a dar, ora, pieno svolgimento ad un incremento più attivo della vita economica della nazione, è stato chiamato l' on. Voipi, mente larga, espertissimo in materia economica e finanziaria. Il compito del nuovo ministro ora è questo: dare il maggiore incremento possibile alla produzione - sempre, s' intende, tenendo fede ad un programma di economie e di disciplina della circolazione. Il nuovo ministro dell' eco- . nomia, l' on. Belluzzo, espertissimo tecnico, ha anche lui, sotto un aspetto diverso, lo stesso compito da perse ... • guire. Cosi una sana politica economica non soltanto darà nuovo vigore alla nazione, ma segnerà una delle mag-- giori vittoriose opere del governo e del fascismo. *** Da tutto questo si può rilevare facilmente quanto grande sia la responsa ... bilità del governo e quanto più grande la sua benemerenza di fronte al paese, che non può non guardare ammirato il fecondo lavoro iniziato. Il fascismo è, oggi , formidabilmente forte: pieno dell' energia e del consenso, che gli provengono da un'austera disciplina e da un fervore sempre crescente, esso segna veramente 1una tappa realizzatrice nella storia d' Italia. Il compito di noi tutti è questo: cooperarci alla sua intensa fatica e sentirci orgogliosi di compierla per il bene del paese. CARLO CuRc10 POLITICA ESTERA Non vi è alcun punto dell'orizzonte politico internazionale che sia perfettamente sereno. Mentre si vanno faticosamente scontando le conseguenze della guerra mondiale, in tutto il mondo fermentano i germi dei futuri conflitti. Questa visione non è pessimistica: corrisponde fotograficamente alla realtà. D' altronde non si tratta qui di essere pessimisti od ottimisti : le forze che agiscono nella vita delle nazioni e che influiscono sulla posiziòne che queste assumono nei rapporti internazionali sono quelle che • VITA NOVA sono, e tali che nessun atteggiamento sentimentale può averne ragione. La loro azione si svolge attraverso catene di cause e di effetti che risalgono nel corso dei secoli e si perdono nella profondità della storia mondiale, sf che incombono su chi le ricerca e le studia con la maestà misteriosa di un fato immodificabile. L' oro del Reno che Galli e T eutoni son condannati a disputarsi in per ... petuo, la funzione antieuropea delle masse slave, la funzione mediterranea dell' Italia - testa di ponte della civiltà europea sul mondo nero -, il risveglio della coscienza nazionale delle sterminate masse asiatiche dall'India alla Cina, la lotta per la supremazia nel Pacifico tra America e Giappone, sono tutti elementi e fenomeni di una storia mondiale che trascina con sè le sin-- gole storie nazionali e le proeitta sopra un piano di enormi dimensioni nello spazio e nel tempo. Due sono i nodi principali della politica internazionale delle potenze vincitrici o vinte nella grande guerra, nodi aggrovigliatisi sempre più fra una trattativa diplomatica e l' altra: la questione dei rapporti tra Francia e Germania, la questione dei debiti fra alleati. Sullo sfondo di questi problemi, i cui termini appariscono ormai chiari ma la cui soluzione non è certo vicina, si agita - mal confessata ma sempre presente - la questione della stabilità della pace. In ultima analisi tutte le difficoltà per regolare la riam-- missione della vinta Germania in quello che un quarto di secolo fa si chiamava ancora il concerto europeo derivano dalla coscienza, che ciascuna delle potenze firmatarie del Trattato di Versaglia ha che in questa solenne bibbia della nuova Europa ci siano molte pagine provvisorie. Un angoscioso interrogativo si pone inevitabil-- mente: a che cosa ha servito la grande guerra? Si sono scoperte, mediante essa, le basi di un assetto europeo più solido perchè più giusto - e più giusto perchè più solido - di quello del 1914? È stata, codesta, l' illusione del malinconico quacc.hero che rispondeva al nome di Wilson. Ma il fatto è che oggi, a sette anni dalla fine della guerra, la revisone del Trattato è la gran meta del popolo tedesco, e ·1a Francia ha ancora bisogno di un « patto di garanzia ». La Francia è di ... visa dalla sua storica rivale dal nastro fluido del Reno. L' Italia è chiusa in-- vece e difesa dalle Alpi, ed i suoi termini sacri sono di eterno granito. La nostra miglior garanzia non sta perciò in un nuovo protocollo, bensf Bibliot~ca G"n Bi n o nella più potente preparazione materiale e spirituale. Dalle complicate conversazioni svoltesi fra Briand e Chamberlain è uscita la nota francese sul patto di sicurezza, del quale l' Inghilterra si dovrebbe render garante. La nota è stata pre ... sentata a Berlino e, naturalmente, comunicata a Roma e a Bruxelles. Il governo italiano ha risposto in guisa da riservarsi ogni libertà d'azione. L' Italia aderisce genericamente al concetto dei nuovi accordi da realizzarsi con l'intervento della Germania da unà parte e della Francia, Inghilterra, Italia e Belgio dall' altra: patto . a cinque. La Francia ha chiesto che la Germania entri nella Lega delle Nazioni senza porre condizioni e riserve, che i trattati esistenti rimangano invulnera~ bili, che ·non siano messi limiti di tempo alla durata del patto, che fra essa e la Germania come fra la Germania e il Belgio vengano conclusi dei trattati d' arbitrato. Nella sua risposta (pubblicata, dopo molto attesa, il 21 di luglio) la Germania adotta l:}n tono estremamente diplomatico, che permette cioè di continuare a discutere, ma riconferma, riguardo al primo punto, che è il più importante, la sua vecchia tesi della parità assoluta con le altre Nazioni aderenti alla Lega, per non esser costretta ad accettare· decisioni unilaterali. E chiede poi che anche in caso di arbitrati le sia garantita la più assoluta parità con la Fran~ eia, e mostra di meravigliarsi perchè questa non ammette il principio che i trattati siano .modificabili col modi ... ficarsi delle condizioni di fatto sulle quali essi sono stati ·conclusi. È impossibile prevedere se e fino a qual punto la propensione di Briand per l' accordo con la Germania coinciderà con l'atteggiamento del governo tedesco, forse sufficientemente sincero, ma premuto dai partiti di destra che alla politica degli accordi sono tutti, più o meno esplicitamente, • • contrari. Più semplice è la questione dei debiti fra gli alleati. Gli Inglesi si sono accordati con i cugini d'oltre Atlantico, i Francesi hanno molta voglia di fare altrettanto, e la buona volòntà - sebbene a denti stretti - non manca neppure ali' ltalia, purchè da parte degli Stati Uniti non si esageri nello strozzinaggio. La situazione è oggi questa. Al riconoscimento ufficiale italiano dei crediti dell'America è seguito l' invio di una nostra commissione che ha discusso con la Tesoreria americana sulla capacità del-- •

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==