Vita Nova - anno I - n. 7 - luglio 1925

, VITA NOVA sviluppo dell' arte regionale. È « La promotrice >) che provvede ali' organizzazione della mostra abruzzese attuale dopo aver dato opera alla erezione delle scuole del tappeto in Pescocostanzo, alla organizzazione di una bottega d'arte in Roma e ali' incoraggiamento per le arti del merletto, delle stoffe, delle oreficerie, della ceramica, del legno e del ferro battuto >>. ta, per ora, di istradare i forviati, gli illusi, i dispersi, le prime Riennali di ~/lonza altro precipuo carat: tere non vogliorio avere, per. or~, se n~m ql!ello 11 generali, periodiche revisiom d1 valon e d1 possibilità. Mutando il nome delle località o il titolo delle Associazioni o le forme degli aiuti' .e degli incoraggiamenti, si riferiscano ad una industria piuttosto che ad un'altra, le stesse considerazioni le può fare poniamo, il presidente del comitato calabrese per la sua Calabria ; e le potran fare di certo fra due, fra tre, fra quattro anni gli organizzatori della mostra siciliana, della mostra pugliese, della mostra camABRUZZO - PICCOLA MADIA È ancora tempo, il nostro, per tutti, anche per i migliori, di inquieto dibattersi, di ardente ricèrca. È una età tumultuosa e con.tradditoria, la nostra, squilibrata tra le sfuriate di positivismo, gli aneliti di spiritualità, i residui di romanticismo; tra chi vuol s·cordare o rinnegare addirittura il passato e chi nel passato vede la sola possibile scaturigine di bene ; tra chi vuol riattaccarsi alla tradizione collo sguardo, però, fìsso al futt1ro e chi, preso da non so che specie di horror vacui, sulla pana per codeste regioni che compaiono oggi a Monza per la prima volta. Con alcun che di assai discutibile o di indiscutibilmente brutto addirittura, d'accordo; ma che fu egualmente voluto a Monza in quanto è uscito dalle mani e dalla fatica di chi ha potenzialmente in sè meravigliose facoltà di rinnovamento. Poichè le mostre di Monza - e questo è il punto - oltre, naturalmente, a spalancare tutte le loro porte ogni due anni, alle più compiute ed armoniche realizzazioni del momento, voglion essere scuola e palestra benignamente aperte anche a tutte le prove dei giovani e degli umili, anche ai semplici, se seri, tentativi degli sconosciuti .. E poichè . ·- S l tratta, per ora, tradizione si ripiega supinamente ed a quella s' abbranca come alla più solida e sicura tavola di salvezza. Tra chi codesta salvezza la vede, invece, e la ricerca nella fresca ingenuità dell' arte paesana e chi alla produzione popolare e folkloristica, movendo fierissima guerra, solo nell' aulica produzione delle età d'oro cerca ispirazione e conforto. Troppi contrasti sono ancora aperti perchè si possa, almeno per ora, approssimarci sensibilmente ali' auspicato stile moderno. Ma poichè lo stile non può nascere se non a patto che, in ' certo senso, s annullino le individualità, o che alle individuai ità più . . p r e pote n t i tutti istintivam~nte si riducano. la collettiva solidarietà di gusto e l' armonica f us ione degli sforzi tesi e concordanti verso una unica meta, si ot- . terrà soltanto mettendo in stretto contatto, periodicamente, come si va facendo per lo appunto a Monza, le più lontane e disparate . di smuovere e di trarre dalla morta gora del cattivo gusto, delle imitazioni dozzinali, delle copie pedisseque di decrepiti modelli quanti si pensa abbiano attitudini vive e deste e vibranti e pronte ad una rapida evoluzione, poichè si trat- SAJ.,A DA PRANZO DELL'ATELIER DI VAREDO energie. CARLO A. FELICE Biblioteca Gino Bianco ...

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