Vita Nova - anno I - n. 7 - luglio 1925

VITA NOVA legge addirittura sull' arredamento delle case, alle quali, codesta pretesa ammodernata eleganza, era riuscita financo a togliere qùel calore di bonaria intimità che taluni ambienti avevan saputo fino allora conservare nonostante il pessimo gusto di gozzaniana • memoria. Orbene : ripeto che l' arte decorativa moderna in Italia sta pt1r sempre, in generale, ricercando sè stessa ; che i saggi veramente originali, .compiutamente realizzati, definitivi, sono rare e sporadiche manifestazioni strettamente personali ; ma se si visita la ..seconda Biennale di Monza, con quegli edificanti e recenti documenti che~s' è~detto chiari nella memoria, ... ;c. • bisogna stupire dei giganteschi passi che, • • 1n massima parte per dato e fatto delle esposizioni alla Villa Reale, si sono compiuti da allora in poi sulla via della dignità, per lo meno. Non solo : ma se si confronta la produzione dominante alla prima mostra con quella attuale, bisogna acquistare per forza la più consolante fiducia ne l' avvenire, se tali e . . . tanti progressi s1 so- . . no potuti conseguire . dovunque dal 1923 ad oggi, in due soli anni d' appàssionato lavoro. sano, si cimentano già quest'anno nella creazione armonica di ambienti tipici completamente arredati, e raccolgono in vaste sale, sfarzosamente, forme d'arte paesana che alla prima biennale apparvero assai frammentarie e manchevoli. Alcune delle quali, come i tappeti di Longobucco, di Cerzeto, di Pescocostanzo o i merletti Aquilani - per dir solo delle prime cose che mi vengono in mente - hanno tali caratteri di smagliante bellezza e di gioconda poesia, che non sono già più da considerarsi come espressioni d'arte rustica, ma d' arte, d'Arte con l' a· maiuscola, d'Arte senza nessun aggettivo aggiunto. · Già', che s' è ·accennato all'Abruzzo, mi par bene - 1.-. - - . . Artisti ancora incerti, svagati, oscillanti nel 1923 fra I' una e l' altra ten--- denza, fra il richiamo potente della CAMERA DA LETTO DELLA BOTTEGA Dl ETTORE ZANARI razza e delle più gloriose tradizioni e le mode ed i vaneggiamenti esotici, hanno già acquistato una franca baldanza e sono già oltre il timido tentativo. Industrie che avvilivano la portentosa abilità delle loro maestranze nelle ripetizioni stucchevoli d1 modelli ormai più che quarantenni, hanno trovato improvvisamente fresche ispirazioni e già presentano saggi d' una gustosa e autentica modernità. Altre, che · già si distinguevano per una certa nobiltà di produzione, hanno compreso che era necessario di non perdere, segnando il passo per un momento, il van ... taggio una volta facilmente conseguito fra tanta volgarità trionfante ; e, rapidamente affinatesi, creano già qualcosa che, oggi come oggi, può anche appa ... gare i più difficili. Interi gruppi regionali che vennero a Monza due anni fa con modestissime e abborracciate sezioncine, che ostentavano, come maggior titolo di gloria, qualche tappettino e qualche merletto paeca Gino Bianco \. riportare quel che dice .Emidio Agostinone, presentando la bella mostra della s·ua terra : « Anche l'occhio . meno adusato ai confronti osserva certamente il note ... vole progresso conseguito nel breve tempo trascorso ~e ne trae motivo per constatare la grande influenza che queste esposizioni esercitano sull' educazione del gusto e sulla rinascita di industrie artistiche abbandonate o intristite. Ma pochi possono sapere quali energie abbia suscitate e quali effetti concreti abbia prodotti la prima biennale anche nelle regioni più lontane e più silenziose. La rinnovata fiducia e la nobile emulazione si faranno più sensibili fra alcuni anni, ma intanto sarà bene ricordare che ali' indo ... mani della prima grande rassegna internazionale di Monza, la benemerita Associazione Abruzzese-Moli~ sana, che raccoglie i conterranei della capitale, ampliava gli scopi di una sua cooperativa e col nome augurale « La promotrice » ne dedicava le risorse allo •

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