VITA NOVA 9 loro avversari, essa emerge dal racconto delle loro gesta come un elemento generico di valore indubbio, ma che ne spiega solo a grandi. linee i buoni successi. Nel fatto concreto, nell' epi- -~ \ ~. -~ -~ j ,-..,. ·> J \) tP Q i -~ ~ ,) ~ -~ . ~ • 1 J i"' I~ 1, ;, ·) -~ ~ -~ '-. lJ':) j ' 1, - - - l i ~ .1 or t., e politica de.i nostri progenitori sui loro avversari, taluni dei quali per civiltà, per ricchezza, per evoluzione tecnica erano in tutto degni di lottare con .essi. Ora, pur riconoscendo che le -~ ,J () T .) ·1 j 1 rc3 "' ("(.. •, tj) ~ J ') (p ~ n ~ - - ~ J ~ I ' '-' ,) ~~ ' -~ j li ~ o :~ J . I.: J u9 ~ o~ l ~ ~ Il -~ qo"k e~~ ,~~) ~~~ d"'~'lwtt ~.,ù/ ~d~ ~~~ . ~v&Je,~. ~ ~ ~~~ "~~(e,,~ }0/\A ~~~ ~c..L'<x:o.. ~~ ~~ d..<.t~~~\ I. ~V .. ~) r 11 PIANTA DI UN CAMPO ROMANO sodio saliente della guerra, nella « battaglia >> cioè, gli elementi morali devono tradursi in una superiorità pratica, effettiva, di natura « militare», se si vuole che la vittoria ne segua. Bisogna dunque ammettere nelle tradizioni militari romane l' esistenza di un « metodo » atto a faciltiare il concretarsi della superiorità morale Biblioteca Gino Bianèo applicazioni di questo « metodo » militare romano dovettero essere necessariamente assai complesse e soggette a continua trasformazione in dieci secoli di vita gloriosa, si può tuttavia asserire che i principii fondamentali non cambiarono mai, pur adattandosi alle esigenze del tempo. In questa capacità di perfezionarsi senza • .,
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==