. ' ., . • - 51 - nostro animo non si nutre della vita di quei tempi, resta assoluta°'ente fuori della verità. La Lega Lombarda diventò potente: l'im-,,., peratore discese__ancora per la quinta volta nel '74 e nel '76, e dopo aver tentato l'assedio della nuova citta di Alessandria {costruita in onore del papa Alessandro, per tenere a bada il Monferrato e Pavia); volse verso Milano, per paura di essere accerchiato dai soldati della ·Lega Lombarda. Avvenne lo scontro a Legnano, e lo scontro rappresentò un grande trionfo per i soldati della Lega. Ebbe delle oscillazioni la battaglia, ma quando si fecero avanti i ,novecento giovani della compagnia del1\t morte, allora tutti i capi dei comuni italiani si rianimarono, si slanciarono contro i tedeschi e quasi tutti furono distrutti. Quelli che tentarono di ritirarsi caddero nel fiume éhe scorreva li presso~ Lo stesso imperat'ore, creduto morto, potè raggiungere Pavia, do-po qualche giorno ; e _intantola regina ·aveva già preso le vesti da lutto, perchè, dice un cronista, era corsa 1a voce della morte di lui ! Egli è vinto, e non si sa dare la ragione .di questa sconfitta, perchè egli aveva studiato una distribuzione di uffici e di ramificazioni di cc,mando,-e di ordini tali, da dover in ogni cas.o resistere ; egli aveva cercato inoltre di attirare a sè alcuni di quei comuni che erano più· poter:iti,e lo stesso Monferrato era per lui. •• Ma dovette cedere di fronte a questa grande forza che viene dalla stirpe italica, di fronte a questa nuova ·anima che s'è formata. Se l'imperatore fosse intervenuto fin. dapprincipio, le cose sarebbero an_date diversamente, ma ormai c'è in Italia tutta una coscienza • " - I • , \ I B"bliote Gino Bi neo nuova e un tale stato d'animo, che egli stesso, pure uomo di altissimo ingegno, non sa comprendere.. 1 C'è tutta una costruzione di stati piccoli, ma che sanno diventare grandi coll' unione e con la federazione, e che sanno combattere e resistere. . ·Barbarossa ced ;· ci sono i prelirpinari di Venezia nel '77, e dopo sei anni di tregua, c'è la pace di Costanza. Nell'-83s'era scissa ormai ·1a lega antica, ma Barbarossa aveva compreso che ài fronte ad una sua eventuale azione .di forza, si sarebbe ricostituita, ancora, e finchè visse egli non tornò mai contro i comuni. . Morì n~lla terza crociata nel ·1190, e gli - successe (dopo Enrico VI) un uomo di altis- · simo ingegno, che è Federico Il. 1 Tentò anche lui di conquistare i comuni, e nel 1237 a Cortenuova, nel Bergamasco, era riuscito a sconfiggere un'altra lega che si era formata ; ma i comuni persistettero ancora nella loro concezione di libertà e di indipendenza. Federico II morendo nel 1250 ebbe la grande sventura di vedere il suo figliolo prediletto, Enzo, preso e tenuto prigioniero in Bologna. · Enzo sopravvisse al padre, e a Bologna dimenticò il fasto che veniva dal primo Fe- , derico, lo dimenticò nella cortesia che qui ebbe, mischiando il canto suo a quello che veniva sussurrato sotto le sue finestre. Il biondo e gentile poeta ricorda la !ontana Sicilia, la Capitanata, e celebra tutta questa Italia magnifica, in versi ehe sono roz.- zi sì, ma che hanno tutto il sentimento nostro : è l'Italia che ba vinto il suo signo~e. • I • • I \ ( I • • • I I I I ' I J . , • • •
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==