Vita Nova - anno I - n. 6 - 15 giugno 1925

• 1 I - 44-_ r I • \ • I f I , ma, per quella t adizione che nella stessa Roma si era protratta per lunghissimo tempo. Le istituzioni del Comune sono parecchie oltre i consoli, che sono a capo dell' amministrazione della giustizia _edell'esercito, co~ducono le spedizioni, ma·, non _hanno il potere nè costituente, nè legislativo. Accanto ad essi ci sono altri istituti per i varYpoteri. , I poteri nel Comune sono quattro : uno costituente, uno legislativo che si potrebbe chiamare normativo, poi c'~ il potere esecutivo, ed infine quello di' sindacato. Il potere costituente spetta ali' arrengo o parlamento : in ogni Comune infatti c'è il par,- ,lamento, col suo vero significato di adunanza di tutti i cittadini liberi. . Quali sono i cittadini -liberi ? Solo pochi furono chiamati cives pieno jure. l cittadini di pieno diritto sono circa un ottavo o un decimo di tutta la •cittadinanza; il resto era formato da individui che aveva,no ob,blighiverso altre persone, o dal popolo minuto. · I ''cittadini,, 1del Comune di Bologna non furono mai più di sei od .ottomila. Questi cittadini si radunavano nella piazza o nella chiesa maggiore, e là, in pubblico, discutevano. Il console presiedeva e tutti gli altri partecipavano alla discussione, e là si formulavano. le leggi, gli statuti, gli ordinamenti ; si , stabiliva la costituzione insomma. La costituzione varia con grandissima ,facilità, e tutto quanto l' impianto può esserne mutato da un momento ali' altro da questa grande accolta che si chiama il parlamento : cosa che non succede ora. Ora è difficile che d'un tratto cambi radicalmente l'amministrazione di uno Stato. , Segue il potere legislativo o normativo, assai c9nnesso col primo, cioè ·quello che determina gli statuti, o 'leggi di tempo in tempo, perchè gli statuti. mutano· sempre. Queste leggi sono modificate o dallo stesso parlamento, o· -pi'ùspesso da un consiglio che ·si chiama consiglio generale, e comprende le persone più cospicue della città, scelte fra i cittadini liberi. Ci sono poi degl~ istituti minori come i consigli dl credenza, che aiutano i consoli, solo però per le pratiche di amministrazione, e per quelle ur'genti. Evidentemente non pet fare spedizioni o guerre ; perchè allora si con- . vocava ·il consiglio generale. E viene finalmente il potere di sindacato, che è interessantissimo. Il funzionario non può compiere liberamente il suo semestre o .anno di consolato, o· il suo periodo di m·embro di . consiglio di credenza1 o quello di qualsiasi , , , ·Bib joteca Gino s·a o altro ufficio senza sottostare al giudizio di un complesso di persone che hanno il diritto di esaminare tutto ciò che ha fatto ciascuno degli amministratori, e vedere se hanno operato bene o male ; e se hanno operato male,.molte volte sono assoggettati al processo e non di rado alta pena capitale. Questo fu l' organismo del Comune. Il • quale si trovò pfesto in gravi diffico.ltà, specialmente per quei feudatari, che entrati in città, costruirono deJle torri, si fortificarono e :5tabilironocome una città entro la città, una cittadella fortificata. Anche contro di questi i Comuni dovettero lottare. Anzi si diede ad un, certo momento la· disposizione che una· torre privata non potesse sorpassare in altezza quella del Comune ; ad indicare che al disopra del Cornune non c'era influsso o autorità di casta o di particolari. Il Comune fu lo stato-città, ma stato libero fino ad un certo punto, perchè non la ruppe mai contro l'autorità ecclesiastica e so- _ pratutto mai contro l'imperatore.. , Il Comune non è libero nel senso della frase di Bartolo di Sassoferrato, di non avere nessuno sopra di sè. II Comune riconosce che l'imperatore è a capo di tutti : ma l'imperatore è lontano, e quando esso mandava a pigliare le tasse, tentava di non dargliele, e quindi, pur riconoscendo che l'imperatore è la più alta autorità civile, nel fatto assume una quasi assoluta liberta. Nel ·secondo tempo del Comune c'è la grave lotta contro i feudatari più lontani. I mercanti avevano bisogno di andare da una città all'altra, ed era necessario perciò rendere sicure le vie.: lo si poteva solamente fare sottomette~do i feudatari che_lungo queste vie si trovavano ; cosi a poco a poco il dominio si' estese. E' un lungo e faticoso periodo, questo della conquista del territorio, e la conquista viene facilitata dal sorgere, nei principali centri, dei comuni rurali. Quandb la citta si fu costituita comune indipendente, i maggiori' centri rurali seguirono l'esempio della città e si costituirono in altrettanti comuni. ' Questi comuni rurali però non poterono avere la piena indipendenza dei cittadini perchè presto dovettero sottostare ·(nono~tante a!cune guarentigie~, al. comune maggiore, ossia al comune c1tt~d1nocome prima erano soggetti al feudatario. Tuttavia una funzione propria nei comu- ' ni rurali esistette e continuò. , Ci furono anche dei consorzi dei Comuni, cioè i comuni federali. Questi Comuni si , • I

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