• I I • • - 43 - • cinò meglio i lavoratori rurali e i borghesi che s'eran fatti dei denari, e quindi erano più degli altri cresciuti di forze. Il vescovo poi, non è come un altro feudatario che morendo lascia una parte del feudo ai suoi parenti : lo · lascia invece ad un altro vescovo, che sara • eletto più tardi. Perciò conserva una certa unità della città, e trasmette integra la citta in ogni successione ·che avvenga. Le successioni da un vescovo ad un altro, portavano delle interruzioni, e _neayveni- · va che qualcuno della città assumeva la rappresentanza del vescovo che sarebbe stato poi eletto ; si facevano dunque le prove' per un govern~ clie non era quello del. vescovo-conte. Accanto al vescovo, che era. senza dubbio pìù largo e 'generoso che non fosse il feudatario laico, potevano migliorare le proprie condizioni tutti più facilmente, e tutti mantenere la forza ; naturalmente i borghesi a poco ~ poco diventavano pratièi nell' amministraztone, quanto il vescovo. Il popolo, intanto, si rafforzava sempre pili con le concessioni.che andava strappando per i suoi bisogni di vita, aspirazioni che nascono spontanee in abitanti raccolti dentro alle stesse mura, che vivono la s1:es~av. ita ed hanno tra loro dei contatti continui. Il vescovo aveva dovuto in alcuni. lu.oghi concedere anche una radunanza dei migliori uominidella città, che erano nobili o ricchi, per ragioni di commercio. _ Tale radunanza ha un grande· valore ; è vero che ha dei poteri limitati perchè sì riferisce soltanto ali' amministraziqne, ma è un gran passo. Non si arroga i rapporti che il vescovo-conte può avere coll'imperatore, o col Papa, ma ha quelli essenziali colla città, per il governo della città stessa. · Il Comune pieno, vero, sarà formato verso la fine del 1000, a_ Milano e nelle città dell'Italia settentrionale e centrale. Il ·vescovo-conte è scomparso, rimane so- ~ lo come vescovo, a capo dei sacerdoti. La guida della città non è più nelle sue mani, é passata in quelle dei cittadini, he a poco a poco assumono tutta l'amministr zione delle cose. Fu. quello l'atto rivoluzionario : il popolo mise da parte il vescovo _come amministratore, e amministrò da sè ; aiutato ta1volt~da un feudatario o dai cavalieri, specialmente dai feudatari che non avevano un grandissimo poSiesso e perciò avevano .tutto l'interesse ~i unirsi ai borghesi cittadini per salvare sè stess1. Cacciato il vescovo o il feudatario, il po1 polo si radunò in piazza, o nelle chiese maggiori in una grande assemblea che fu detta ,· Bi lio eca ino Bianco ' il parlamento o arrengo ; nominò a suoi rappresentanti i migliori cittadin-i, o quelli che , sapessero dare l'indirizzo giusto· all' amministrazione del governo ; e questi assunsero l'antico, glorioso nome di consoli. Nè è da pensare che il Comune si I costituisse nei suoi inizi, come noi lo vediamo alla fine del .duecento: dapprima dovette (dopo questo atto di rivoluzione contro l'autorità del vescovo-conte), combattere -a lungo contro glj altri· feudatari che erano attorno al Comune stesso. Colla caduta del sign-0re cittadino, era rimasta tutta la base del feudo del contado, ed è perciò che, n·onostante la vittoria del 1 popolo, tutti i paesi ed il popolo del contado, si trovarono dominati da fortezze feudali che erano tutt'intorno ; onde nuove lotte, finchè i cittadini si imposero. Si venne .'a_patti, ma a patti tali in cui i feudatari ebbero la peggio, e furono costretti ad ·abitare la città ·per un certo numero di mesi dell' a·nno, contribuendo cosi al trionfo del Comune. Solo allora, quando il Comune dopo lib~rata la ·città, ebbe assoggettati i feudatari vicini, solo allora si può dire che il Comune è perfetto e completo in tutte le sue funzioni ed in tutta la sua espressione. * * * Ed ora esaminiamo la co.stituzion·einterna di questo Comune. . Il Comune nella sua prima ,forma è composto della accolta di tutti quanti; la citta• stato non esce fuori dalle mura, o vi esce-solo per due, tre o al massimo cinque chilometri ; al di là c'è un'altra dizione: o delle pie- ' vi, o dei piccoli feudatari, che hanno ancora un certo dominio e possonò disturbare la funzione o lo sviluppo del Comune· costituito in Stato. Per difendetisi di tale vicinanza, o . ' per offenderlo, tutti i. cittadini avevano l' obbligo di armarsi e portare con sé i yiveri accorrendo a difendere il Comune ; dopo c;tueo tre giorni,"fatta la spedizione punitiva contro un feudatario che faceva il prepotente, se ne tornavano a casa, e magari dormivano nel proprio letto la stessa sera della battaglia sostenuta poco lungi dalle mura della ci-ttà A capo della città e dei cittadini nel Comune ci sono i consoli, che' sono dapprincipio dieci o poco meno, ma dopo si viene limitando questo numero e si arriva a due, secondo • la tradizione romana; è _probabile che il nome e la funzione di console, sia derivato da Ro- .. • , , I • I • I •
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