• • • .. ' ... . , . • • • . I - I • , • • ~ - • . - - -. Geogtàfia ' . . . . /, I t' • • ' • . I • ' : ' ' • ,_ ~ ' . . , , ' -- . o.i e:::{·- ~ t? ,t;I I I I - I' • • / , · PROF. CARLO ERRERA ' .. • , • I • ~ LA DALMAZIA .; - I ' , • , / . SERA DEL 28 GENNAIO 1925 . - LA voita scorsa io ebbi a p11rlaredei que- non è congiunta altro che dalle onde dèll'A· · siti riguarda·nti la nostra frontiera orien- dri 9 tico, sia stata sempre_interàmente pèrvasa tale, e dei cambiamenti ivi avvenuti in seguito dallo· spirito italiano,· e italiana sia rimasta irt - ·al-la grande guerra. Vi ho parlato delle que- tutta la sua cultura, in tuttb ciò che è l'e- r stioni riguardanti la _si~tem·azionedella Vene- spressione ·della sua civilta. Era questa la si- . zia Giulia, e poi, come continuazione naturale· tuazione anche quando la guerra ci rimise in dell'àrgomento, ho : accènnato con voi alla· contatto colla Dalmazia e ci impose la discus- _Oalmaziae a quel che è avvenuto di questa sione della questione dalmata. Quella_pròvinparte così viva e così sanguinante della pa- eia era sfuggita ali' influe,nza p91itica italiana tria italiana. Non ho concluso, è vero, perchè, appena· al principio del ~ecol9 XIX, ,perchè è àata l'amarezza dell' argom~nto, m_e. ne era quello il tempo in cui essa dalJa dominazione · mancato l'animo ; ma, perchè una conclusione veneta era passata alla dominazione a·ustriaca; deve pur. essere fatta, cercherò di farla in . I'Austr_ia stessa fino alla seconda metà del breve oggi. secolo XIX, non aveva mutato nulla dt quella A noi non inter'essa,· io dicevo, di affer-· che era 'l'impronta fondamentale·della Dalma-1 mare che· la Dalmazia geograficamentesia una zia, cioè un paese di popolazione, nelle ·piaterrà italiana. Sia pur detto che essa appar-....-ghe interne, prevalentemente slava, ma che atiene alle terre· balcaniche; sia pur détto che veva ricevuto lungo tutta-la costa, dappertutto la natura lega strettamente i Dalmati a quel · ·dove .~rano centri borghesi, una fisioriomià complesso di nazionalita, che noi diciamo na- fondamentalmente, indelebilmente italiana. zionalità balcaniche ; ·ma se per· terra la Dal-_ Soltanto dopo il · 1866 parve necessario mazia è cosi intimamente contigua ai paesf dei programma alla Monarchia Austro-Ungarica, Balcani, per mare la sua posizione e la con- cancellare ·per quanto era possibile l'impronta figurazione la connettono ancora piq intima- italiana. L'Austria, che aveva appreso a sue mente all'Italia, e questa connessione, questa spese come -fosse labile il dominio che ess_a comunione, sono attestate da tutto il destino aveva nelle -provincie italiane, l'A_ustria che storico delJa Dalmazia attraverso due millenni. nella Lombardia e nella Venezia...aveva impa- / li destino che ha fatto di questa terra e rato a sue spese come· fosse fatale per lei, di queste popolazioni, se anche i_nesse noi cedere alle forze nuove, dell'Italia risorgente, non troviamo in fondo la semenza latina, una tentò quanto a lei era possibile perchè questi dipendènza fraterna delle terre italiane, - sia altri paesi ai quali ,·l'Italia, forte délle sue tra- ·· nell'anticltità, quando le ·popolazioni illiriche dizioni e del prorompente sentimento nazionafurono qominio di ·Roma e civiltà di Roma, le, poteva ancora aspirare, cessa~sero di esse- -sia nel medio evo e nell'eta moderna fino alla re italiani, togliendosi cosi ali' Italia risorta fine del 1700 quando queste popolazioni illi- ogni poss•ibile_pretesa politica su queste proriche latinizzate ~ poi contaminate d' int~usioni• ~ vincie. E il gioco nella Dalmazia riùsc~ queslave furono dominio di Venezia e .~ubirono ' sto gioco che non potè riuscire nella Venezia intieramente l'influenza veneziana, - questo Giulia, ma che in un ventennio ancora sarebdestino fa sl che questa terra, che all'Italia be fors~ riuscito anch·e qui. Si, io non vi dico .. ., ♦ • , • • r • ca I e - _, • J • - - . • 'G . . • .• • • - • • • ~ . ~ \ ' ' , , I • .. . , . I , • I. ., , ' .. - ,. ' ' '
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==