Vita Nova - anno I - n. 6 - 15 giugno 1925

Ìguarda la • tecnica, ma • padronanza che gli non si sublima nella onor del vero, si deprime. artieti dimostrano nell~ rivelazione e neppure, a Certo il bostro più fervido augurio si indirizza al raggiungimento di progressi definitivi nel senso della sostanza oltre tutte le virtuosità tecniche di cui ogni intenditore è · • • • ormai arc1convtnto. Nel ricordare i nomi dei migliori espositori noi sappiamo di ripetere ancora una volta nomi già noti al pubblico, ma lo facciamo volentieri perchè sono nomi che meritano di essese ricordati. , Per esempio V ellani-Marchi,. nel bianco e nero, espone una serie di grandi litografie veramente magnifiche; Zoboli e Giorgio Crovetti scilografie e Pagliani disegni a penna di molto pregio. Nella saletta rossa incontriamo Ubaldo Magnavacca, già ammirato a Modena tante volte e di recente a Bologna ali~ Mostra Arti~tica Emiliana; egli espone le sue magistrali acquetinte oltre il bozzetto per il monumento ai caduti di Milano. Augusto Baracchi ha bene ordinato nella medesima sala alcune acqueforti e litografie di Alberto Artili, opere che ci ricordano degnamente questo artista modenese recentemente strappato dalla morte alle sue visioni estetiche. Arcangelo Salvarani si presenta nella successiva sala gialla con ritratti e paesaggi a pastello e acquarello di fattura molto disinvolta e spigliata. Finalmente nel grande salone incontriamo un giovanissimo, Leo Massinelli, che espone una natura morta, ottimo studio ; Augusto Zoboli con alcune impressioni veneziane; Giovanni Forghieri con impressioni di paesaggio ligure e un ritratto di vecchia; Mario Vellani-Marchi con le visioni caratteristiche di S. Cermignano e di Venezia e con due nature morte veramente bell;ssime. Seguono, con pitture I . ' , degne di r·ilievo,· Ugo Lucerni, Augusto Baracchi, Mauro Reggiani, Giorgio Crovetti ecc . La scultura si mantiene, come al sòlito, in ~ tono minore >➔ ; ricorderemo, fra le opere plastiche, quelle di Ivo Soli e Girolamo Bononi. *** Varie esposizioni personal_i. Oltre la mostra collettiva di Modena cui abbiamo bre- . . . . . vemente accennato sono rimaste aperte 1n quesh g1orn1 altre esposizioni, come quella di Ferrar a, pure collettiva, e quelle personali di Giordani Severi, . a Cesena, e ·della pittrice Alaide Dal Buono Panighetti, alla Casa del Fascio di Bologna. La Dal Buono presenta una serie di paesaggi fra i quali · una visione della Rocca delle Caminate, lo storico castello, del forlivese che sarà restaurato e offerto in omaggio a Benito Mussolini; anche il quadro fu donato dall'artista al Duce. · Il Severi ha affrontato il giudizio del pubblico romagnolo, che già lo conosceva per una precedente esibizione di ritratti, con notevole fortuna, se si vuole giudicare dagli acquisti numerosissimi. Questi però non autorizzano il critico a parlare del Severi come di un completo artista. / . . Giordano Severi ha indubbiamente delle buone qualità di colorista e di impressioni$la e le sfoggia arditamente nei suoi numerosi paesaggi che riproducono scene dei pittoreschi dintorni cesenati, come per esempio l'antica e superba rocca malatestiana. Il Severi si rivela pertanto capace di progredire e di perfezionar~i ancora molto, specialmente sé saprà ridursi a completare con lo studio i fregi che gli derivano dalle innate qualità d'artista. G. P.· • ' - 43 - .. 1· ne ... • I • •

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