, .. ' • CASANOVA IMPRESARIO TEATRALE Casanova critico drammatico può costituire una sorpresa anche per molti fedeli casanovisti, ma non è detto che gli archivi non ce ne possano riserbare delle altre sul soggetto del multiforme avventuriero. Del resto, i lettori dei Mémoires conoscono un cavaliere di Seingalt curioso di ogni conoscenza: filosofia, storia, · letteratura, teatro, medicina, cabala ; e sanno che egli ha lasciato nel castello di Dux un voluminoso fondo di ma-. \ noscritti per la maggior t • . . I tore, in veste di interprete dello spirito e delle tendenze del tempo : filologo e critico, storico e scienziato, - giornalista e romanziere; nelle più diverse manifestazioni della sua intelligenza fuori del comune e . della sua insaziabile curiosità. Il primo quaderno, I intanto, ce lo presenta in qualità di critico drammatico : esso raccoglie infatti 1 una serie di undici feuilletons teatrali, scritti, come vedremo, a Venezia ( 178081) e intitolati Le messager de Thalie. parte tuttora inediti. Il centenario ha mosso i casanovisti alla esplorazione del terreno fecondo : a Parigi, una « Société Casanovienne » che fa capo a Joseph Pallio e a Raoul Vèze, ha iniziato una serie di « quaderni » (Pages casanoviennes) nei quali si propone di pubblicare le pagine inedite di Casanova provenienti dallo _spogliodei .manoscritti di Dux e le lettere più interessanti de' suoi corspondenti, di ristampare le opere edite vivente Casanova e introvabili, di pubblicare, con commentari e -mises-au-point, gli studi più notevoli su Casanova apparsiin Francia e altrove da BUSTO DI GIACOMO CASANOVA A 56 ANNI Tra I' ultimo capitolo dei Mémoires (1774) e la data della morte di ·Casanova (giugno 1798), corrono ventiquattro anni di relàtivo mistero: ma se le informa.. zioni intorno alla attività dell'ultimo periodo scarseggiano per il pubblico, il gruppo degli specialisti ci si ritrova con discreta agilità di movimenti. Sappiamo, intanto, che Casanova, tornatò a Venezia nel' 74 dopo diciotto anni di esilio, vi rimase sino ali' 83, dopo di che, veleggiando per I' Europa spinto dal vento di dispiacevoli avventure, approdò ai lidi ospitali di Dux trovando ··stanza nel un secolo e mezzo a questa parte; e infine, parallelamente alla edizione critica dei Mémoires in corso di pubblicazione in Francia con la collaborazione dei più autorevoli casanovisti italiani, f~ancesi e tedeschi, di completare e rettificare all' occorrenza, le note e i commentarii di questa edizione. Conosceremo, insomma Casanova poligrafo {egli asseriva a I. F. Opiz in una lettera del gennaio 1791: « J' écris treize heures par jour, qui passent comme treize minutes » ), certo inferiore al memorialista, ma ad ogni modo interessante ed elo.. quente, tenuto conto che ci apparirà libero delle sue preoccupazioni erotiche e dai suoi · intrighi di gioca- ,. castello del conte Giuseppe di W aldstein. Il periodo . ' veneziano è singolarmente fecondo. Casanova .si fa, tra l' altro, editore di una specie di rivista che intitola Opuscoli miscellanei ( 1780): essa cessò le pubblicazioni dopo sette numeri per mancanza di abbonati. La rivista moriva in luglio; poche settimane dopo Casanova orientava verso altre forme la sua attività e recatosi a Firenze, d'accordo con un suo socio, certo Bottari, personaggio equivoco, vi reclutava una compagnia di comici francesi, come dimostra un sonetto a Leopoldo II ritrovato tra le carte di Dux, la cui prima terzina termina con questo verso : E partii con gli alunni di Tali a. . - 31 - J Bib io eca Gino • 1anco ., I i • •
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