Vita Nova - anno I - n. 6 - 15 giugno 1925

. ' - \ · A parlare così non era soltanto il prof. Gavazza. I primi coltivatori, tra il 1886· e il 1898 - che furono i benemeriti Mazzoni Ugo ad Imola e Serrazanetti · nel bolognese - si avvilirono al punto da abbandonare completamente la coltivazione della pianta generosa. Sulle colline di Poggiolo e lungo il rio Ponticelli, nei pressi di Imola, vi furono invece altri pionieri più tenaci che vinsero .. la lotta contro tutte le avversità. I primi esperimenti furono tentati su piccola scala, • I ma oggi sono parecchie centinaia di migliaia le piante in piena produzione e che costituiscono ùna vera . . risorsa per tu.tta la zona. Infatti : man mano che sparisce, sotto l' opera bonificatrice, il calanco brullo e nudo, la sistemazione del • • • • • • terreno viene eseguita sino net _punti, 1n apparenza però, inaccessibi, ove la demolizione delle creste, è integrata dall'opera di imbrigliamente. ·Così, con metodo e costanza, si procede al~a bonifica di tutta la plaga. Chi potesse dall'alto, dare una sguardo complessivo a tutta la bonifica, e avesse modo di fare il I paragone tra quello che è ora questo terreno, e quel che era un tempo; non potrebbe· non fare le più grandi meraviglie per la· vittoria che i bonificatori hanno ottenuto. Interi dorsi di montagne che parevano destinati in perpetuo alla più squallida sterilità, ridono ora di verdeggiante vegetazione, e là dove si può dire fino a ieri, il calanco ergeva al cielo le sue .creste taglienti, adesso, i pescheti si stendono a perdita · d'occhio, e la vite si allinea • • declivi pe1 e· • • s arrampica dappertutto. In talune zone, la redenzione del terI 30 reno ha dato risultati così pronti e soddisfacenti che si son dovute costruire case coloniche, per favorire ancor più lo sfruttamento della terra bonificata : e non è raro vedere queste case, quasi sepolte sotto la maestà e l' abbondanza delle piante boscose o addirittura dei pescheti cresciuti meravigliosamente. Dove poi i peschi abbiano dato già il loro normale rendimento, e, per vecchiezza, siano, diremo così, stanchi di produrre, il pescheto, con opportuni lavori, viene trasformato, a zone, iJl impianto di susini. In . tal modo, col rinnovarsi delle culture, si mantiene in continua efficienza il rendimento del suolo, per modo che, con dati specifici si prova per esempio che sopra un terreno di 48 ettari, fino a pochi anni or sono, · assolutamente sterile, oggi vivono 14 famiglie coloniche, composte complessivamente di 76 persone. Le bonifiche nell'alto imolese, per la vastità della . plaga bonificata e per i risultati ottenuti, non soltanto con il dissodamento e la coltivazione, ma eziandio per tutte le opere di difesa e di rimboschimento, costruite o in via di attuazione, sono da considerarsi tra le più belle conquiste del patriottismo dei nostri agricoltori, e come un'opera alta e mirabile dell'ingegno· e della volontà umana. E non ci si può a_ccontentare di questo soltanto. La necessità di conquistare al paese una produzione maggiore, sarà di sprone anche ai più lenti, ed a poco per volta, giova sperarlo, tutte le plaghe calanchive della Romagna, saranno restituite alla fertilità naturale del suolo, che per rendere frutti copiosi ha solo bisogno di essere dissodato e sistemato. R. SALA • - ' - \ • . ... ! I·• ' Biblioteca G"·no·Bianco

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