Vita Nova - anno I - n. 6 - 15 giugno 1925

. - -···· --- - - -- -- RIMINI - L'INGRESSO AL CASTELLO , appoggiati alle aste lunghe. Sopra un coretto, a compartimenti adorni di artistici trafori, i Musici, accordan gli strumenti e fanno ricercate. Alla soglia del Tempio il vescovo, che aspetta l'Ospite Magnifico, s'ingemma dello splendore meridiano. Fuori sulla piazza, il popolo azzimato a festa, sembra, negli abiti variopinti, una enorme aiuola, fiorita dalla unanime esultanza. Ecco il corteo : gli Anziani, i patrizi, i consiglieri, i magistrati, i dottori dello studio,, i dipintori, i poeti, gli architetti : i più illustri uomini del secolo : Tobia del Borgo, Francesco Filelfo, Roberto V alturi, Trebanio, Basinio, Piero della Francesca, Matteo de Pasti, Porcellio Napolitano: una pleiade gloriosa, la quale procede grave rigida e magnifica. E, tra deliran~i acclama1..ioni,ecco apparire, sul cavallo falerato, l'Eroe, alto in sella, la capellatura fluente in lunghe anella su la lorica d' oro, il berretto ornato di piume, la sopravveste color gazzera marina, a grappoli d'argento, fiero il volto sorridente la bocca che rivela ardore non mai pago e ardire non mai domo. Ma a chi sorride egli, il rutilante condottiere ? Chi guarda egli, con que' suoi occhi chiari che acca-. rezzano o impietrano} Chi è la giovine donna che gli cavalca accanto sulla mula parata come un idolo ? Chi è la femina bellissima e gioiosa che, sotto la biforme acconciatura, raccoglie il fluido oro delle chiome e sulla gamurra chermisina e sulla sbernia di broccato cérulo, aduna tutti i raggi, tutte le pupille e tutti i desiderii ? Ora la mirabil coppia sosta scende di sella, si prosterna al Vescovo e tra il giubilo di mille voci, si avvia verso l' altare. Tutto canta, in questa Pasqua di Resurrezione : il cielo, il sole, le anime e i fiori : gli egipani e i putti, le Tiadi e la casta Pallade, e tutte le divinità · che splendono dentro i pentelici confini del Santuario. Tutti sono travolti nella fiumana di letizi~ che prorompe dalla nova Epifania d'amore. Gloria a Sigismondo Malatesta e alla divina Isotta. - 16 - BibliotecaGino s·ianco

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