Vita Nova - anno I - n. 5 - 1 giugno 1925

-- ,,, ., " . - 40 - Cosi fini felicemente, con la presa di Gerusalemme, questa prima spedizione. · Quando si parla di persone che ritornarono alle patrie loro,. dopo la primà Crociata, le cifre vanno molto diminuite, anche perchè .parecchi rimasero Ja• a Gerusalemme e solo pochi dei sopra vissuti pensarono di ritornare: · certo che chi tornò ebbe accoglienze· grandiose dalla popolazione, e per il fatto che il punto principale era stato raggiunto, e perché il •ritorno ,di quei pochi tra i molti che erano .partiti, pareva miracoloso. · ' Le Crociate furono molte ancora : ci ·fu la seconda guidata da Luigi VII e Corrado III, ci fu la terza fatta per riconquistare Gerusalemme che era ricaduta nelle mani degli infedeli nel 1187, ma falli allo scopo e vi morì Federico Barbarossa. Gerusalemme fu ripresa per breve tempo da Federico Il, pagando un canone ; e· per que,sta . debolezza il Papa lo , scomunicò e 0frusalemme non venne più presa e restò nelle mani dei Turchi. · Ora, dir.anno taluni : come mai possiamo noi magnifitare queste Crociate che portarono solo per un secolo, e in ,mezzo a mille difficoltà, il Santo Sepolcro nelJe mani dei Cristiani, mentre lo dovettero poi tosto abbandonare? come mai possiamo celebrare queste .. spedizi~ni porttntose, si, ma che fecero perire nelle varie spedizioni dei milioni di cittadini ? Costoro non tengono presente, non sanno valutare, forse, Io spirito e l'animo che muoveva questi Crociati. E' la prima volta, dopo ~ Roma; che c' è un alto senso di idealità il quale pervade tutto e tutto muove ; senza te- • - -~ ., - - ■ • 1no 18 CO. ner conto dei benefizi venutine per la nostr3 civiltà, per il_ nostro salire. Per accennare poi ai vantaggi di natura economica, dirò che per mezzo. delle- Crociate si poterono stabilire più saldi rapporti fra l' Oriente e l'Occidente e si - fece in guisa che gli uni e gli altri si conoscessero. Si unirono questi -popoli lontani che avevano diversa civiltà, giovandosi vicendevolmente. All'Italia poi le Crociate giovarono dal lato economico moltissimo, poichè dall'Oriente allora veniva tutto ciò che costituiva il · lusso e l'agiatezza. Tutte queste merci dovevano passare· per l'Italia e di _qui diffondersi per l'Occidente o per il Nord. Nelle Crociate la Francia Meridionale, l'Italia, la Grecia stessa e tante. altre pc,poJazioni, trovarono la loro rinascita. · L'Italia divenne il centro •del commercio mondiale ; nessuna. nazion·e ebbe tanta fortu • na, tanta ricchezza, tanta dovizia di cose, e slancio innovatore, co_mel'Italia, in quei secoli che stanno fra il XII e il XV. E ·tutto ciò è per di più accompagnato da una espressione fotte di carattere spirituale formato di fronte al pericolo e ai continui rischi. · Oli animi de·Jle diverse classi sociali si sono accostati, non dirò fusi, tra di loro, e mentre prima vi era da un lato il Signore e dall'altro una moltitudine di gente che ubbidiva, e non contava nulla ; ora tutti son quasi fratelli. E non fa.ràmeraviglia se appena finita la prima Crociata, avremo Ja. più· grande· manifestazione. di eguaglianza detnocratico-economica e sopratutto ideale, che è il Co- .mune. , • • > .. ... "' . '. ,.. ' -

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