• .. , - 14 - Problemi tecnici, dunque: problemi di miglioreorganizzazionetecnica dell'agri~oltura:· non -problemi, semplicemente, di salari e e- • rari. IV. ·Ma il miglioramento dell'avventiziato, o in concorso con la via precedentemente indi- · cata, ovvero - dove non ancora esisteva il sistema colonico, nei territori ancora non appoderati ~ in sostituzione di ·essa, si tentò anche per altre vie. La prima elevazione dei salari dei braccianti potè in parte essere sostenuta, dissi, dal progres~o tecnico ma portò tosto, oltre un certo limite, a naturali reazioni. Già ne dissi una: il ritorno del salariato a forme di colonia. o di compartecipazione. Ma altre ve ne furono, e dovevano necessariamente esserci. Così "avvenne la restrizione di colture a i. più alto impiego di- lavoro, come il riso, divenute con gli altri salari meno convenienti di altre fcolture, come i prati, a più basso impie·go fdi lavoro : così la introduzione! di macchine, :sopratutto da raccolta (falciatrici, mietitrici) atte a sostituire la meno costosa forza motrice del bue o del cavallo a quella, divenuta costosissima, dell'uomo: cosi, la inesecuzione di certi lavori che - oltre un de-~ terminato livello di salari - cessano di essere convenienti. Effetti non dovuti a malanimo di nessuno, ma alle ferree leggi della convenienza • economtca.· Ed ecco la disoccupazione dei braccianti : essi hanno bensì raggiunto elevati salari giornalieri o orari; ma non elevati redditi annui, perchè poche sono nell' anno le giornate di lavoro. La disoccupazione è una terribile mina per la saldezza della organizzazione sindacale, la quale corre quindi ai ripari. Attraverso gli uffici di collocamento, possibilmente di classe, essa tende, e .in parte riesce, ad attuare li monopolio del lavoro avventizio..Si attua, talora, in forme violente ; ma esso è pure una Biblioteca Gino Bia co necessità di vita - di fronte all'imperversante disoccupazione - per la organizzazione. . Il monopolio del lavoro avventizio permette quei turni di lavoro, che, se non un rimedio, sono almeno un mezzo di mitigare le conseguenze della disoccup.azione. E poi, lavori pubblici ed affit1anze collettive sono chiamati in ·aiuto per fronteggiare il male. . Lavori pubblici a salari molto alti, docilmente concessi dallo Stato, che, imperante Giolitti~compra, a spese dei contribuenti, la quiete o la minor. inquietudine delle regioni rosse : le affittanze collettive che diventano anch'esse uno strumento della organizzazione sindacale. L'affittanza collettiva, giudicata per sé, indipendentemente dati' organizzazione cui nell'Emilia serviva, é in verità un magnifico Istituto. . Se noi potessimo per un momento supporre l'agrjcoltura italiana tutta attuata_da affittanze collettive,bene funzionanti, non potremmo che rallegrarcene. Esse rappresentano la • fusione dei vantaggi della grande e della piccola impresa. Solamente: bisogna che esse funzionino normalmente : cioè che, pagando la terra que che la pagherebbe un privato, riescano in realtà a retribuire -i lavoratori meglio, o alme-· no altrettanto, di quello che fanno i privati. Occor_re,cioè, disciplina tecnica, nei soci-lavoratori: e occorre che questi sentano vera- .mente di lavorare nella propria terra, per sè stessi. Se esistono gruppi di lavoratori capaci di tanto, essi sono veramente una élite di lavoratori; bisogna levarsi il cappello ed ammirare. Credo che ce ne siano stati e ce ne sia- ·no, non so se molti o pochi. Mi auguro che diventino sempre più numerosi. Ma non si possono nutrire soverchie illusioni. Già : se gli ,uomini fossero diversi da quel che sono, chi vorrebbe negare che un ordinamento collettivista della produzione sarebbe preferibile ad· un ordinamento individualista ? , Questo è reso necessario, essenzialmente. dall'egoismo dell'uomo. •
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