Vita Nova - anno I - n. 5 - 1 giugno 1925

t • - 12 - ,,, - - . .,, - , . gliere la parte di merito che innegabilmente deve in ciò essere riconosciuta al socialismo - . occorre tuttavia inquadrarlo nella storia tecnica dell'agricoltura di quel periodo di tempo. Fin verso il 1900 la tecnica agraria fa pochi progressi; ma negli ultimi anni del secolo XIX, e poi con moto accelerato fino alla guerra, essa ha un magnifico slancio. E' l'e- , poca delle rapida diffusione della concimazione •chimica, dell'introduzione di perfezionati stru- · menti e macchine, e di nuove più ricche col- .. ture. Anche per ragionf generali, di mercato mondiale, è periodo inoltre di prezzi crèscenti per molti prodotti agrari. Per ciò, i salari monetari possono fortemente aumentare, anche· senza sacrificio del proprietario o del conduttore. Il movimento operaio fu allora una spinta . od un ostacolo al progresso tecnico? Difficile dire in che misura fu l'una cosa e l'altra: io inclino a credere che fu più impulso che ostacolo. Ma il movimento che puntava esclusivamente,. o quasi,' sull'aumento dei salari, sulla diminuzione di orari, lasciava inalterati i veri, ' i fondamentali problemi presentati dalla situazione economica-agraria che ho descritto : anzi, ne allontanava o rendeva più difficil~ le so- . luzioni. Questo è il punto che va particolarmente chiarito. ' Intanto - di fronte all'aumentata pressione dei braccianti, che pretendono ed ottengono migliori condizioni di lavoro - sta là fermo - in una vasta parte della regione che consideriamo - il vecchio tradizionale sistema colonico: i poderi, nella loro antica costituzione, e, nei poderi, la categoria dei coloni. Il socialismo se ne occupa, in principio, poco o punto. Ma esistono : esistono con la ·toro anima, con. le loro aspirazioni, con le loro esigenze, diversissime da quelle dei braccianti. L'aumentato costo del lavoro .d. ei braccianti, determina - dappertutto dove è tecni- ·camente possibile - un moto inverso a quello ...del periodo precedente ; un ritorno verso la colonia parziaria, che molti proprietari ed af- ·fittuari, con eccessiva precipitazione e guar- . \ Bibl o a Gi o Sian o dando solo all'interesse immediato, avevano, come dicemmo, abbandonato per approfittare di un periodo di basso costo der lavoro avventizio. Il vecchio sistema _colonico ritorna in onore. I proprietari fanno ora la corte ai coloni, che appaiono una tavola di salvezza contro la prepotenza dei braccianti, Il socialismo - o i loro capi - cominciano a .guardare al sistema colonico e alla categoria dei coloni, come un ostacolo alJa loro marcia trionfale, come a • un nemico. E in realtà - poichè il bisogno aguzza . l'ingegno - si pongono in luce, dai più intelligenti fra i socialisti, certi aspetti men favorevoli del sistema colonico. Di fronte a famiglie di contadini che tendono piuttosto, per le accennate ragioni, a rimpicciolirsi, sta un bisogno di lavoro, i11 cié:!scun podere, divenuto più elevato,. per la · intensificazione, per il progresso tecfiico dell'agricoltura. Dunque si determina un crescente squilibrio fra il bisogno di lavoro del podere e_la capacità di lavoro della famiglia colonica, e conseguentemente un sopralavoro di.questa, uno sfruttamento dei bimbi, de11edonne, ecc., mentre i braccianti spesso restano disoccupati. Non è· questa un'ingiustizia? E la organizzazione dei braccianti tosto si volge a strappare ai coloni la possibile occupazione. Naturalmente, poichè si sente maggiore affinità o minor contrasto coi .contadini coloni che con l'odiata borghesia, si cerca di far questo senza danneggiare i coloni, possibilmente anzi avvantaggiandoli. Chi ba seguito la storia delle agitazioni delle organizzazioni rosse, nei riguardi dei contrasti agrari di colonia parziaria, si sarà facilmente accorto quan- , to spesso esse non tanto sono dominate dall'intento di migliorare la con:lizione dei coloni; quanto da quelto di migliorare le condizioni dei braccianti, senza peggiorare quelle dei coloni. Ma talora, non si riesce in alcun modo a conciliare le esigenze degli uni con quelle degli altri : e allora è la lotta aperta, ammantata talora di lotta fra i partiti politici, che cercano nelle d·ue distinte categorie la loro

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