Vita Nova - anno I - n. 5 - 1 giugno 1925

- 25 - la, Làgosta~ Questa condizione di cose - il stato veneto, e la Repubblica di Venezia I' apossesso limitato a Làgosta e Zara - rap- vesse fatto suo completamente, con una impresenta ciò che è stato stabilito da un trat- pronta di civiltà, di lingua, di spiriti, insupetato che ormai non si può più revocare : ma rabilmente italiana ; ma oggi, non vi sono voi sapete come si addivenne a questo tratta- oggi italiani ch·e questi pochi italiani che soto, ~apete che vi fu una lunga, amarissima no rimasti, gli altri sono slavi e l' Italia non campagna contro il possesso italiano della ha il diritto di offendere e di violentare le Dalmazia, anche di quella· sola parte di Dal- ·nazionalità altrui : noi che siamo italiani demazia che il patto di Londra aveva politica- sideriamo evitare all'Italia la figura della namente assegnato ali' Italia, sapete che ·questa zione che conculca ed opprime altre nazioni campagna fu condotta da italiani più ancora libere e degne, desideriamo evitarle i pericoli che da stranieri, che da parte di storici, di di eventuali conflitti con popolazioni bellicose letterati, di giornalisti nostri, fu fatta una ve- che avrebbero legittimi diritti per sè : l' Italia ra campagna per dimostrare che l'Italia non deve dunque rinunziare, è giusto, è opportudoveva tenere la Dalmazia. E badate che que- no, è doveroso che essa rinunzi alla Dalmazia sti autori dimostravano che geograficamente per intero. la Dalmazia non é Italia (e questa è una co- Ora questa nostra gente che cosi proclasa realmente discutibile), dimostravano che in mava, si dimenticava di una cosa ; non solDalmazia non c'era che qualche decina di mi- tanto non pensava al valore immenso che gliaia di italiani di fronte a molte più miglia- hanno per un paese che si chiama Italia e che i'a di jugoslavi (ed è pur vero), dimostravano ha le tradizioni dell'Italia, il valore immenso che il tenere la Dalmazia per l'Italia sarebbe che hanno i documenti della civiltà e dell'arstato un quesito grave, perchè in massim3 il te per cui un paese può essere ancora ita1iapaese è dominato da una catena di montagne no anche se politicamente non lo é più. Ma che si sarebbe dovuta occupare· per lunga e- dimenticava anche una cosa molto più imstensione . con un numero rilevantissimo di portante. Bastava risalire ben poco addietro truppe per garantire il possessò in condizioni negli anni per mostrare il cambiamento avve-- strategicamente sfavorevoli, e queste condizio- nuto nelle statistiche: io ho cercato negli arni avrebbero potuto essere facilmente disastro- chivi e ho trovato un documento che è stato se, con elementi di popolazioni che in mag- letto in parlamento dall' On. ·orlando : è del gioranza potevano essere mal disposte verso 1887, di 27 anni appena prima che cominciasdi noi. - se la guerra: vi e(a l'elenco della lingua d'ufQueste le basi della campagna, la quale ficio per i comur.i della Dalmazia. Pt'r ogni ebbe, si capisce, un grande successo presso comune quale era Ja lingua ufficiale degli atti gli Jugoslavi, e presso i nostri alleati d'Euro.. amministrativi ? La gran maggioranza avevapa, come anche presso quelli d' America, nel no la lingua italiana, e usavano delle due tempo in cui tutte le nazionalità cercavano di lingue a pari grado, della serba e della itaguadagnarsi in quell'immenso paese l' opinio- liana ; i comuni erano dunque ancora allora, ne pubblica, sapendo che chi rappresentava pochi lustri fa, italiani, per grandissima parte gli Stati Uniti ne) consesso europeo avrebbe italiani, in quella che è l' espressione· fondadovuto essere il riflesso dell'opinione pubbli- mentale della attività comunale, e soltanto queca del proprio paese. Ora, di fronte alla pro1 sti 25 ann_iultimi avevano segnato il precipipaganda di tutte quante le nazionalità europee zio della nazionalità italiana, perchè l'Austria per ingraziar$i l'opinione pubblica degli Stati aveva voluto che fosse così, perchè il giorno Uniti, potete ima-ginare quale danno· abbia in cui si dovevano fare per ogni comune le fatto all'ItaHa (e sono cose constatate attra- elezioni comunali era sguinzagliata la gendarverso fatti e documenti}questa propaganda di meria; con tutti i teppisti che si potevano tro ·. italiani perchè l'Italia rinunciasse alla Dalma- . vare, ed erano anche aperte le carceri, in mozia, e per dire che la Dalmazia n~n era ita- do che fosse impedito agi' italiani di votare : liana, che l' Italia non aveva nessuna ragione · così nelle fa·mose elezioni di Spalato si arri vb al mondo di occuparla. Per questi nostri tri- a far sì che in questa città, dove i due terzi sti propagandisti nulla valeva .una delle ra- erano italiani, uscissero dalle urne tr!onfanti gioni fondamentali che l'Italia metteva avanti, gli slavi, ed il giorno dopo la lingua degli quella· dell'arte e della cultura dalmata, pura- uffici e delle scuole divenne la serbo-croata, mente e squisitamente italiane : a nulla valeva e l'italiana si vide in un istante bandita. l'occupazione e la magnifica impronta lasciata Fate così in tutti i comuni, e così vedreda Roma, e che, caduta Roma, il paese fosse te imbastardirsi una schiatta a_llaquale è i1e- , • • ibli tee n s·anc •

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==