Vita Nova - anno I - n. 5 - 1 giugno 1925

TEATRO ED ARTE 8'lUSICA La vita musicale bolognese sta scr.ivendo l'ultimo capitolo della sua cronaca annuale. Da l'autunno a l'estate. ·u ~ Ventiquattro » - ~ Venticinque », resterà .memorabile. Resterà stampato con inchiostro aureo sulla storia di Bologna. La vetta fu raggiunta colla passata stagione lirica del ~ Comunale ». E questo basta a l' indimenticabilità. Il resto della vita musicale ha avuto l'importanza delle consuetudini normali. Cioè: non abbiamo avuto avvenimenti speciali da essere lasciati con testamento olografo in eredità ai figli. I varii cicli di concerti hanno rappresentato la misura più imponente e caratteristica del nostro vivere musicale quotidi:1no. Tutte le società per la musica hanno organizzate e svolte le loro consuete serie di sedute d'arte e ognuna ha avuto le sue fortune grandi o piccole. Vi sono . state anche delle sfortune. Notevole un fatto. I giudizi del pubblico e della critica italiana godono più che mai di altissimo credito a l'estero. Quest'anno sono scese in Italia tutte le celebrità dei concerti internazionali. E hanno raccolto molti allori e anche dignitose voci di severità e di riserva da parte della più illuminata critica nazionale. E quest'anno pure i concertisti italiani, sopratutto dei giovani e dei nuovi, hanno dato l'assalto, con insolita fiera mossa, al castello della fama. Come chi dicesse che, da l'autunno passato a tutta questa primavera, ha tirato su tutta l'.ltalia musicale un'aria di volontà di coscienza e di speranza di essere ricchi e di non aver nessun· bisogno dei miracoli dell'arte forestiera. Una rinascita dello spirito di razza che non può non far battere con accelerazione il cuore a quegli italiani musicali che nel posto dove sta il cuore ci hanno una grande, una santa ed eterna passione: l'amore alle fortune della propria casa di gloria. S'è visto dell'altro. Cioè che la stessa critica, o almeno la sua esiguissima parte migliore, ha incominciato a guardare un pò più da l' alto al basso tutto quello che veniva da fuori ; ha detto é ha dato a ognuno il suo ; ha guardato bene in faccia, con una olimpicità che è parsa una dignitosissima infìschiatura, a tutti i celeberrimi concertisti piovuti sµlla nostra terra, e a chi ha detto sì e a chi ha ·detto no. Più nessun sbalordimento, nessuna soffocazione da meraviglia, più nessun g·esto di adorazione prostrati nella polvere battendo il petto in atto di servitù. Una storia finita. Notevole un altro fatto. Bologna quest'anno, ha tenuto a battesimo, un bimbetto che un paio di mesi dopo veniva già baciàto sulle gote e vezzeggiato dalle carezze della fama. Il piccolissimo pianista italiano oggi è la celebrità Pietro Mazzini. Pure a Bologna quest •anno abbiamo sentito uno dei .. più interessanti e preziosi cori del mondo - dico del mondo perchè quei meravigliosi canterini hanno seminato - 40 - ibliot ca • 1n .. · t tt I arti dell'universo dove sono stati chiamati a 10 u e e p I d. . . farsi sentire, ammirazione, stupefazione per a ivina ~ua~c~ italiana - cioè, il coro romano di Monsignor Ca11m1r1. Anche nella vecchia città dalle torri medioevali essi hanno lasciato la lampada accesa di un ricordo di pr_ofonda . commozione. *** Ancora pochi giorni, gli ultimi avvenimenti, poi Bologna musicale si metterà il cappellone di paglia, il vestito di tela, i sandali e andrà in vacanza o in riva al mare o nei boschi in cima alle montagne. Da questi pochi mesi di ruminazione estetica e di gestazione delle fantasie dello spirito, al principio ·delle dolci malinconie autunnali e ai primi ~rividi delle sue speranze, Bologna coglierà tutti i fiori · della volontà per rivivere la sua nuova annuale passione musicale e tornerà a chiudersi entro la propria cerchia, con il proposito di fare sempre cose migliori e con la certezza di vedere i propri figlioli seguitare con fierezza l'esempio dato da la presente generazione che ha i capelli brizzolati; la quale se non altro avrà il merito di essere semi re stata fedele alle vecchie e nobilissime tradizioni. Tenetelo a mente, ragazzi, e vogliateci un pò bene. ~ GAIANUS PROSA ·Lucien Guitry. É morto a Parigi quasi improvvisamente il più grande attore della Francia contemporanea: Lucien Guitry. Aveva poco più di sessant'anni. È morto adunque troppo presto,· e lascia. anche per ciò, un profondissimo vuoto nella scena francese. Lucien Guitry era attore di stupenC:e doti fisiche ed intellettuali. La sua figura era quella di un beli' uomo, la ..... sua maschera, vigorosa e nobile, rivelava la ricchezza spirituale dell'attore, il C\li talento, se non fu vasto e versatile come quello dei nostri grandi attori italiani, ebbe tuttavia il _.dono raro della sincerità. Il Guitry fu l' interprete perfetto del teatro di Bernstein, di quel teatro, cioè, che tenne il campo della scena internazionale fino alla guerra, e seppe rappresentare le maggiori figure create dalla espertissima fantasia dell'autore di Ra/aie, con una maestria assolutamente incomparabile. Luciano Guitry, è il padre di Sacha -Guitry, attore finissimo e commediografo dei più acclamati. ·

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