Vita Nova - anno I - n. 5 - 1 giugno 1925

pittpresco ancdra. Pare che i gruppetti di gente accoc- , colata attorno ad un fuoco o ritta in piedi e disposta a semicerchio dinanzi a danzatori e danzatrici, dia al luogo I' aspetto di un accampamento, la cui nota predominante se non già unica è il disordine. Un disordine piacevole però, e dove le . . . esposizioni di frutta e d' amuleti che ad ogni passo v'interrompono il cammino· mettono tonalità scure in gran contrasto con visi neri o abbronzati con .,candidi baraccani e verdi e rossi turbanti o gialle e dorate e violacee e rosse lanterne fumiganti. Più tardi poi: quando la notte è per morire, sul fragore di canti e di nénie cantate in ogni sala pubblica si ode prevaleve, dalle case, più patetico, più lento e più grave in mezzo a frequenti applausi il continuato tam- ' , burelrellare di << derbàke » in ~tmo di arpeggianti « ghemri ». Ma ecco l' alba. Sulle loggette dei minareti allora tornano rapidi L « Muaddèn » per ritirar le sacre lanterne spente ; per cancellare ogni traccia del godimento notturno, per ripetere ancora al sorger del sole nuovo le sacramentali parole: « La i/ah il Allah ua Mohàmed rasul Allah! »: Allah è grande e Maomettò è il suo profeta. Da lunge il cannone romba la parola .fine I Nelle bianche casette silenziose, torna più grande in tutti il desiderio della penitenza .. ~ ' Maggio 1925. Ul\IBERTO COLOMBINI " I • TUNISI - SPOSA BE.RBERA CON IL FIGLIO - 27 - ■ I CO • , •

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