città da un luogo ali' altro, contemplando godendo, cercando forse di completare nel cuore e nella fantasia quell'impressione generale che doveva, nel1' ispirazione, generargli pagine d.i capolavoro. Ed il Jonkowsky ne fermava i dettagli nei suoi bozzetti. AH' animo ed alla fantasia del poeta e del musicista Amalfi, prendendolo e avvolgendolo nel segreto inviolabile della sua bellezza e del suo incanto, Amalfi ormai diceva la parola, dettava la frase, generava la commozione, donava munificamente, come ogni bellezza vera. la parola, la frase, la commozione definitiva ... Un giorno Wagner, • • • Napoli, Sorrento, Capri, Pompei, Siena, Perugia, Palermo (1 ). Ma le méte d·el Parsifal furono Amalfi, Siena, Palermo. Durante la composizione del Parsi/al tornò egli in Italia e, dopo • • averv1 ancora per un po peregrinato, si stabili a Siena. Come a Ravello ' e ad Amalfi fece ritrarre dall' lonkowsky i bozzetti per le scene della sua ultima opera, cosi a Siena pregò ancora lo stesso amico pittore di riprodurre l' interno di quel Duomo, di cui poi si servì per ideare e inscenare il tempio del Graal. 1n una gita per mare, s1 RAVELLO - ARCO MONUMENTALE= Gli scenari del Parsi/al, negli spettacoli wagneriani che si davano, prima della guerra, a Bayreuth erano infatti quelli eseguiti dali' lonkowsky sui bozzetti dipinti recò a visitare la grotta di S. Andrea, piccolo incanto di roccia, di luci, di azzurro, di ombre, di echi: il dì seguente lasciava Amalfi. È molto tenero bello delicato pensare che forse il grande Maestro volle dal mare chiudere e suggellare nel suo animo profondo la visione unica di tutte le bellezze godute ed inviare ad esse, ad Amalfi, grato e commosso, il suo saluto di poeta ; ed ancora più dolce e commovente pensare che egli, il grande Germano pertinace per ·l'onda di musica emanante dalle nostre bellezze, dovette, nell' ultimo addio alla città incantata, nel meriggio luminoso o nel nostalgico crepuscolo, mormorare sommesso la divina magica portentosa: Italia, Italia! tenero parola Egli fu infatti molto amante d~n• Italia, vi venne diverse volte, vi compose quasi per intero il Parsi/al, ne trasse molte ispirazioni, ne visitò gran parte e, secondo ·il desiderio espresso un giorno, vi moriva il 13 febbraio 1883. Ed' Annunzio lo ricorda nel Fuoco e lo volle ricordare nella lapide fatta incidere sul Canal Grande. Nelle :molte peregrinazioni fu a Veuezia, Roma, per volontà del maestro a Siena, Ravello, Amalfi. Ripartito per la Germania, ritornò ancora in Italia recandosi a Palermo dove continuò la composizione del Parsi/al già intensificata e condotta a buon fine a Siena, e vi pose termine il 13 gennaio dell' 82. Un anno dopo egli moriva a Venezia I Gabriele d'Annunzio nel Fuoco fa dire a Stelio Effrena : « La fortuna d' Italia è inseparabile dalle sorti della Bellezza cui ella è madre ». Punto atte .. nuando questa profonda ed eterna verità, io direi ancora : la fortuna della Bellezza è inseparabile dalle sorti d'Italia, genitrice feconda, scrigno geloso e prospero di ogni bellezza, di ogni tesoro di natura, d'arte, di . pensiero. E sì allora, i tronchi insigni del lauro latino, di che si coronarono i poeti del mondo, mettano i germogli nella luce di Roma .... Amalfi, maggio 1925. ANGELO D1 SALVIO ( 1 ) Cfr.: N. PANIZZAHDI, Wagner in Italia. - 22 - Biblioteca Gi o ■ 1anco
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