Vita Nova - anno I - n. 5 - 1 giugno 1925

nostal1ica, una chiara onda di ricordi e una nota d' incubo ritornante, assillante come una goccia perenne • sovra una pietra. L• arti~ta celebre e sua mogliè da un pezzo non parlavano, non si muovevano; non fiatavano più. · Si sentivano alla presenza di un gigante, interprete magni6co di tutte le cose ignorate o non puranco sospettate. Dentro di loro moriva ignominiosamente oscuro il passato e l' avvenire del mediocre e volgare compositore di valzer·e di romanze ; assurgeva ~elio splendore della gloria superba e sdegnosa la figura di un creatore ~i . sensazioni e di idee... Strappati dalla terra e sospinti su, su, molto in alto, sempre più alto, gli occhi rossi per la tensione, le labbra tremanti per lo spasimo del piacere, guardavano. Ma ad un tratto il piano tacque, I' uomo tacque . . . e il sogno ai chiuse. Essi rimasero così un istante, ~01 si guardaron~e non seppero dire una parola .. Ranier .. - .. vuotò up altro bicchiere di Médoc, d• un fiato, si calcò il cappello sulla testa a~che più arruffata, non salutò, cercò, tro~ò la porta, ·e, via nella notte,. verso r ignoto, nel suo pellegrinaggio s~nza meta. - Te I' avevo detto, eh, che bel talent~ I · ., - Peccato. - E si staccò dal piano .. Dopo un momento vi si sedette il marito, .stettè un istante e . . senza annettervi importanza tentò uno o due spunti : la nostalgia... i ricordi.... I' eco di una canzone delle pampas... i sonagli di ùna danza indiana ... versi muti; lati di un poema di grandezza. . Pensava forse ad un• altra briciola caduta già dalla mensa di Ranier il mis~rabile e che nei tempi lontani , era bastata a sfamar lui, e a dargli la ricchezza ~ Chissà. Certo che, superba e squillante, l' Arte, la grande Arte era passata loro d' accanto e li aveva abbarbagliati. Un momento soltan~o, p~i avevano scosso ·il capo e guardato con' compiacimento s?ddisfatto alla mediocrità che li cullava ... PIERO OrtoLINI - 19 - • Bibliote a Gi o ne ,

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