--· 16 - .. - ' ha la sua originalità. Difatti, come tra individui e individui si notano differenze, e differenze noh lievi, perchè ciascuno individuo ha • una sua fisonomia, che non si. può confondere colla fisonomia di un altro, cosi ogni nazione ha una sua caratteristica, una sua originalità. Onde si parla del1a origin·alità della nazione italiana, del1a nazione tedesca, di quella francese ecc. E però la· stessa scienza che noi crediamo al di sopra di tutti i partiti, delle patrie P. di tutte le nazioni, anche la . ~ scienza assume un carattere nazionale. Si, anche la scienza, e noi dobbiamo parlare di una scienza italiana, che possiamo validamente contrapporre alla scienza di altre nazioni. Che cosa sarebbe mai la scienza in astratto? Un'ombra, un simulacro. La scienza, almeno come noi la concepiamo, è tutta un , interno travaglio, è un processo fatto di luci e di ombre, e quindi ha u.n accento personalissimo. Il processo della scienza è il processo stesso di noi poveri uomini, di noi che coltiviamo la scienza, la quale non è qualche cosa di contemplativo, di idillico, dove non spirano venti contrari, dove regna perfetta l'armonia e la serenità. La scienza è anch'essa una guerra eterna ; anzi, vi dirò di più, essa è la guerra più treme'1da che il nostro spirito ingaggi col mistero inesplicabile, coll'irrazionale, ·perchè è compito proprio deIJa scienza di rendere razionale l'irrazionale, di rendere spiegabile l' inspiegabile, di tutto c!ubitando, per trovare la luce. . ; Ma se la scienza è un travaglio tutto personale, essa è sostanziata dai nostri i nteressi, dai nostri sentimenti, dai nostri affetti, dalle nostre passioni : essa è personalità, e la · personalità si celebra nella nazione. Perciò la nazione non è esangue, inerte e contemplativa, ma è la vita stessa nostra nel suo drammatismo. Basterebbe appellarsi alla storia per conibl1otec . Gino Bianco • ' vince;si eh~ soto coloro che sanno lottare, énergicamente lottare, possono. co~s~rva_r! la propria nazionalita, la propria 0~1gtnal_1ta, la ·propria fisonomia, laddove q~egh al_trts~no destinati a servire come una muda dt canJ. Dunque il concetto a cui n~i vog~iamo correre i.ncessantemente,con tutta I energ1a del nostro volere, è il concetto della nazione con.;; creta, la quale corrispond~ per_~fttamente allà personalità concreta, storica, pos1t1va.Ma quando parlo di personalità, qualcuno potrebbe credere che la personalità abbia un significato del -tutto individuale, empirico, ed invece il concetto nostro di personalità è ben diverso. La personalità nostra si attua, se noi cerchiamo di frantumare quel che c'è di particolare in noi. Cerco di spiegare meglio questo concetto; che ritengo della massima i~portanza: la personalità si può intendere in due sensi, e in un senso materialistico, cioè ·come la nostra povera individualità, e il nostro io, oppure come l'universalità stessa a cui noi dobbiamo correre. Ora, òe noi ammettiamo Ùncontrasto reciso fr-a Ja nostra personalità e questa universalità, non possiamo più intenderci. Se noi invece ammettiamo che la nostra individualità non è che una determinazione di questa personalità universale, allora noi, in quanto in- . dividui, respiriamo l'atmosfera della universalità. Anzi, noi possiamo dire di attuare la vita spirituale, se cerchiamo di sopprimere in noi -quel che· c'è di angusto, di misero, di particolare, per attuare quello che rappresenta il nostro io migliore, il nostro io più profondo. . _Ora questo io più profondo, questo io m1gltore, come avrete potuto capire da quel che noi a~biamo detto stasera, è rappresentato dalla nazione, perchè la nazione, è bene ripeterlo, è la nostra steisa volontà, e, se volete anche, la nostra volontà migliore. "
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