,, . • ' I - 15 .... chè, in tanto noi · comprendiamo veramente l'essere del nostro spirito, in quanto non ci si arresta, in quanto cerchiamo di migliorarci sempre,. in quanto in nessun momento restia.. mo neghittosi, oziosi. Dunque, è nostro dovere, se vogliamo tener fede all'essenza della nostra spiritualità, cioè dire della nostra personalità, migliorarci, perfezionarci, non arrest~rci mai, ma se l'essenza dello spirito è moralità ,e la nazione è lo spirito, noi possiamo dire benissimo che la moralità è la,stessa ~ . nazione. Difatti non c'è azione, noi dicevamo, che noi compiamo, la quale si svolga fuori della · com~nità ; ma la comunità, abbiam detto, è la stessa nazione, è lo stesse, stato. Ma !e la comunità è la stessa nazione e lo stesso stato,· noi non .possiamo agire fuori della comunità. Sicchè in quanto noi sia.no esseri morali, portiamo _in noi la stessa nazione, cioè dire, noi siamo 16 stesso Stato. Questo concetto forse è ancora più difficile di- quell'altro, cui ·poc'anzi ho accennato, ma basta riflettere un poco per vederlo nella sua li_mpidezza,anzi, dirò meglio, neJla sua luminosità. Dunque, dicevamo noi, non possiamo operare se non nell'ambito della nazione, ma operando noi non siamo più essere, ma siamo anche dover essere, e· quindi siamo anche moralità .. Onde la nazio·ne si deve identificare evidentemente colla moralità, perchè una nazione astratta non esiste, la nazione è appunto quella che noi facciamo. Di qui Ja. storia delle ·nazioni, di qui, ripeto, il diverso modo di concepire il concetto di nazione. Da che cosa difatti nasce la diversità che si nota in tutti gli uom.ini del concetto di nazionalità? Nasce precisamente dalla diversità delle nostre operazioni, che costituiscono poi la nostra personalità. Quindi ciascuno operando in un determinato modo, ha un, suo concetto di nazione. In altri termini, io voglio dirvi questo : che l'agire, o l'azione, comprende tutta la vita. Ma se l' agire comprende tutta quanta la · vita, la nazione, come il potenziamento stesso di tutta la nostra spiritualità, si deve confondere, anzi fa tutt'uno colla nostra azione o col nostro agire. · · . . . Cosi si spiega perchè tutte quante le manifestazioni dello sp!rito,. come l' arte, la religione, la filosofia ecc., abbiano l'impronta ed il suggello della nazionalità. Quindi noi, in quanto itaUani, coltiviamo la lingua italiana, e cerchiamo di renderla sempre più perfetta, e, se m'è lecito dir cosi, sempre più artfstica. E' v~ro che c'è una lingua universale ; ma · ino Bia .e io domando a voi : questa lingua universale, di cui tutti parlano, ma che nessuno ha vista, questa lingua universale esiste? Si, esiste, ma in quanto si concreta nei , linguaggi particolari, vale a dire c~e l'univer- · salità d_el linguaggio esiste, ma in quanto si incorpora, in quanto si· individua ne11alingua italiana, francese e via di seguito. Tut1avia non possiamo negare che questa universalità esiste, perchè ·noi che parliamo un linguaggio diverso d~i tedeschi, dai francesi, dagli inglesi, finiamo coll'intenderci anche con loro. Dunque c'è qualche cosa di comune nei diversi linguaggi, ma appunto questo qualche cosa· di comune non lo possiamo scindere dal ·concreto, dal positivo, cioè, in questo caso, dal linguaggio determinato. Così è a dire contro coloro che parlano in nome dell' umanità contro il concetto di nazione, ma io domando a voi : che cosa è mai questo concetto di· umanità fuori della sua concretezza, cioè fuori della sua positività, fuori della sua storicità, che è precisamente la nazione ? , L' umanità in astratto non esiste : è un vuoto concentrato. Quindi la nazione che cosa rappresenta ? La nazione rappresenta l'inc@rporazionedell'umanità. Ma se la nazione rappresenta l' incor- , porazione dell'umanità· e l'indivtdualita dell' umanità, noi dobbiamo concludere che la nazione è necessaria, così come è necessaria l'umanità. Mi spiego più chiaramente. • L'umanità fuori della nazione non può esistere, perchè è sì universalità, ma indeterminata, generica, e quindi un' umanità vuota, ,insipida, sciocca; perchè questa umanità abbia un senso, o un significato, è necessario cl]e si individui, che si incorpori. Or_aquesta incorporazione è costituita precisamente dal concetto di nazione. Quindi quale è il nostro dovere? ~' precisamente quello di p_romuovere, di allargare, di fecondare la vita di questa na~ione. Giacchè noi possiamo dire di essere veramente morali, in quanto cerchiamo di promuovere la nostra perscnalità, e la nostra personalità, abbiam visto, si confonde colla na- · zione. Cosl noi contribuiamo al destino sempre migliore dell'umanita, perchè le individualita sono parecchie, ma queste individualita o queste nazionalita, ciascuna per conto proprio, hanno un compito da far valere, cioè una loro missione. A questa missione noi dobbiamo tener fede. Di qul deriva quello che si chiama il carattere originale della nazione. Ogni nazione .. • • ..
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