(. Che vuoi che ti dica I - egli rispose finalmente -. Tu mi parli di eroi e di eroismo; a me che ho ·una ferita nelle natiche. Rideva gutturale; con un riso che infastidiva la sua gola e, lo si capiva, anche il suo animo. - Ma si - riprese - io non· sono un eroe ; e • anzi .un.... ..----:Mi hanno buttato lassù - spiegò poi dopo una pausa - come a tanti altri : senza istruzione militare nè morale : a far mucchio. · Come a me. - Ed io ero un uomo pacifico riattaccò con una certa ansia nella voce -. Facevo all'amore, studiavo ali' università, aspettavo di_ poter essere utile a babbo e a mamma. Eppure da ragazzo, -che mi ric~rdi, ho battagliato mai a pugni. Sono un essere conciliante; e quando scoppiò la guerra (ero ancora a casa) mi domandavo: « Ma che davvero $i odiino questi due popoli : ~he provino gusto a sbudellarsi o spararsi . addosso? ». Questo mi domandavo : sentendo fin d' al- . lora che, se mi avessero mandato lassù, non avrei . concluso nulla di buono : e magari corso rischio di finire fucilat~ per codardia. - Questa paura la abbiamo sofferta tutti o quasi. - Bravo. lo credo che molti dei ·più conclamati eroi non siano stati in fondo che dei paurosi: ossessionati dal pensiero della propria responsabilità, di non rispondere infine con tutte le loro energie~ al dovere. - Preciso. - Mi piace sentire che mi dai ragione. Come ti chiami ? Sei stato ferito anche tu ? In poche parole, gli narrai di me, della mia ferita, del mio stato d'animo, lassù. Avevo fretta che egli si aprisse : e mi meravigliai, quand' ebbi finito, che il mio racconto non lo appagasse. Fece ancora delle domande, alle quali io risposi ; avanzò dei dubbii sulle mie sensazioni di lassù « ma ne sei proprio sicuro ? »; e infine dichiarò: - In fondò, mi pare che la guerra ti abbia lasciato • come prima a te. - Non djrei - opposi -. Mi sento un uomo, ora. - No - egli rispose -. In me è nato qualcosa di più e di peggio. E poichè io lo guardavo, curioso : - Nell'assalto che mi è costata questa ferita alle natiche - egli riattaccò - io ho sentito di non essere ., . p1u 10. E poichè mi vide sorpreso : .. P~oprio - spiegò con voce più dura e quasi metallica -. Ero stato fino a quel giorno ·un ufficiale dei più mediocri. Pigro, lo sono di natura ; ma io ero di più e di peggio : ero pauroso. Il nostro battaglione operava sui costoni, del Colbricon; un fronte calmo, ma dove, quasi ogni sera si andava di pattuglia, si tentavano approcci, colpi di mano, ecc. Tu lo sai bene : i nostri superiori non. permettevano, anche se necessaria, l'assoluta immobilità. Bisognava, prima che al nemico che , stava di fronte, dar la sensazione al nemico che stava di dietro - i comandi - che i ~ . reparti erano combattivi.... Il mio maggiore poi aveva tante medaglie che tutte I~ notti sentiva il bisogno di buttarci ad una avventura nuova ; con· quale gioia dei soldati e nostra, tu lo puoi comprendere. lo soffrivo .. più di tutti : perchè, e anche lassù non lo nascondevo a ·nessuno, ..perchè avevo paura.... Quando a scuola leggevamo i P.~omessi Sposi - te !'e ricordi ~ - i pi:oiessori che ci spiegavano il carattere di Don ...Abbondio, insistevano se~pre su una frase che egli pro-_ nuncia, !Di pare, da vanti al Cardinale : « Il coraggio, · quando non e' è, nessuno se lo può dare », Ebbene, io, pur non confessandola questa mia debolezza, l' avevo fatta capire a tutti ; al . comandante di compagnia, al comandante di battaglione e perfino ai soldati. Tu ridi ? No, tu non ridi ; tu ti meravigli. - Infatti: osai. lo avrei nascostacodestadebolezza. - Perchè? Nascondendol~, tu non guadagnavi proprio niente. Ed anzi.... Ma si - aggiunse, con forza - è immorale e disonesto coprirsi di una maschera che non si addice al nostro viso e verniciarci· di una forza d' animo che non possediamo affatto. È immorale ed è stupido. La mia sincerità infatti mi guadagnò simpatie ed amicizie; e perfino il maggiore, con tutte le sue medaglie, mi stimava. • « Preferisco lei coi suoi dubbii (lui chiamava « dubbio » la mià paura) che le fanfaronate di tanti altri: vado, faccio, ci penso io - e poi, non che concludere .qualche .cosa - mi chiamano qui un monte di granate e un contrattacco infernale ». E anche i soldati - questo ti parrà meno strano - preferivano la mia « Prudenza » (essi chiamavano « prudenza » la mia paura) alla capricciosa smania di eroismo che sprizzava da tutti gli altri : e dicevano tra loro : « questo è l' ufficiale col· quale ci si fa ammazzare volentie~i » (ma non avevano nessuna voglia di farsi ammazzare). Orbene, ' una sera che si era tutti in calma e tranquilli, eccoti all'improvviso un ordine di operazion~. Prima al maggiore, P-Oial capitano, poi ai comandanti di plotone •.• - 24 - ,. Biblio eca Gino Bianco
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