che dalla terra ferma, e dalle più grandi isole indifese conducevano verso il mare. Le fortune di Pomposa - vogliamo chiamarle così con un vocabolo di grammatica - sono adunque ~ollegate alle vicende storiche del territorio ferrarese e di Ferrara, circoscritte che siano, secondo l' accertamento di dati irrefutabili. Ma pur volendo raccogliere a scopo illustrativo il materiale storico che più particolarmente riguarda il fiorire della Badia - scarso . . ' 1n ver1ta e non sempre assolutamente genuino-, che altro farei io se non ripetere il già noto? Scomparso sciaguratamente l' archivio, da Ferrara, e di tal danno irreparabile va dato premio di gratitudine ai repubblicani predatori del primo Console, mancò ogni terreno di indagine; l' inedito non si saprebbe dove trovarlo. Ma quello che si conosce, basta a narrarci storie gloriosi e fasti spirituali che arricchiscono con documenti indelebili il patrimonio dell' arte e della sapienza italiana. Vide la remota chiesa verso l' 87 4, la Badia, spersa fra la laguna e il Po, aveva nome di luogo celebrato· se non ancora famoso, e ne sancisce ufficialmente la in:iportanza. E quale dovette essere la forza espansiva dei cenobiti nel morale e nel materiale, se poterono ottenere da Ottone III il diploma di immunità, alto segno della stima imperiale, che dava ad essi ed alla Badia: il carattere di comunità anche politica; e quale credito, a prova di opere umane e di fede benefattrice, dovettéro acquistare nel tempo ininterrottamente, con progressione continua , da giungere, i monaci, ad estendere il loro dominio fino su terre alle rive dell'Adige, se pontefici, principi e signori, dettero loro particolari, e spesso copiose prove di benevolenza, con doni e privilegi di ogni specie. Gli albori e il meriggio di tante fortune si annunziano e grandeggiano dal principiar della lotta tra papato ed impero, al trionfo delle signorie, dopo la epica lotta dei comuni. T ramontano ~ irreparabilmente proprio a mezzo del sec. XVI, poichè nel 1 550, per decreto di Innocenzo X, tutti i monaci si trasferirono a Ferrara. il declinare della potenza longobarda, e vide sorgere quella dei Franchi, mentre Venezia, scossa la signo- . ria dei Greci, rinsalda va il LUCA- SIGNORELLI - RITRATTO DI DANTE L'esodo, .,che fu come proprio dominio sulla laguna, fronteggiando i barbari che s' abbattevano contro i baluardi della sua libertà dogale, dal monte venissero o dal piano. In mezzo al cozzo di tante armi, mentre la contesa degli . invasori si frantumava, dopo la morte di Carlomagno, in dissensi e rivalità marchionali feroci dove, il romitaggio crebbe a poco a poco e divenne cenobio, meglio garantendo sicurtà e rifugio agli inermi, ai reietti, ai perseguitati. Per le isole boscose della miglior plaga padana, sorgevano intanto piccole comunità di coloni laboriosi e devoti che, per fede e per ausilio, si posero sotto la protezione degli eremiti pomposiani accrescendone la signoria e l'autorità. La lettera di papa Giovanni VIII, ali' imperatore Ludovico II, prova che un esilio, lasciò mesta per sempre e solitaria la Badia, in mezzo alle acque divenute inospitali pel crescer delle paludi miasmatiche, alla mercè del mare e del Po, che con successivi interramenti aveva modificata e corrotta in gran parte la già tranquilla e salubre dimora. Non più dall'alto del campanile maestoso i naviganti videro lucere il faro acceso ogni notte, per tanti secoli, a loro guida e conforto ; non più sulle acque lacustri e sul mare echeggiò la voce sacra della campana ! Tutto era tornato come nei tempi remoti : una solitudine triste ; e Pomposa grandeggiando su tanta natura inerte ed abbandonata, non fu più che un monumento alla mercè del tempo. Quasi degno di un canto dantesco, ma il poeta - 15 - Biblioteca Gino Bianco
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