I - ·15 - ... . _posizioni che si foggiano a scopo tario..... pubblici- • Si fece questa distinzione solo perchè si ' . · Se si· vende sotto il .costo economico te- •·cni~o,ciò. può essere una dolorosa necessità; una necessità che può essere richiesta da con- ·Jingenze speciali, in perio:ii di crisi industriali, o consigliata per vincere una concorrenza ·spietata. Dopo di che si tenta di riconquista- -re le quote perdute ; si tenta di ricuperare il -costo economico tecnico e di varcarlo possibilmente. .. Ho cercato di chiarire il concetto del co- ··sto economico tecnico nei suoi elementi fondamentali, affinchè si possano meglio prenderne in esame gli elementi minori. E anche perchè siàno manifeste le cause che possono influire sull'aumento del costo di produzione, e .guaii invece ne potranno favorire la diminu- _zion~; al fine di giungere, còn studi part1colari dell'organizzazione del lavoro nell' impre- ~a produttiva, alla riduzione, per gradi, del costo di produzione, sino a farlo discendere a -quel minimo che rappresenta per essa impre- · -sa, in · quel determinato momento storico, il costo minimo di produzione, data la sua organizzazione particolare. Ma prima di scomporre i . costi nei loro -elementi riteniamo opportuno di esporre il parere di chi non condivide le nostre affermazioni. Alcuni credono che il costo del prodotto sia sempre divisibile in due gruppi fatali di :Spese: generali e speciali. , l Questo modo di esprìmersi è abbastanza .diffuso : le spese speciali sarebbero quelle in- -sopprimibili; poi vi sarebbero le spese generali variabili, rappresentate dai costi del combustibile, delle materie sussidiarie, dell' ammortamento delle macchine, degli attrezzi, delle spese J'impianto, ecc ; poi vi sareobero delle spese di carattere fisso, espresse dalle spese generali d'amministrazione che si ripetono, secondo costoro, sempre, sia che l'azien-:- ·da produca molto o poco. ~'-,_..,,.. Se noi guardiamo la realtà che muta di continuo e non si scompone in classi fatali, quel che può andare bene per un'impresa non può andar bene per un' altra : le spese speciali sono quelle che si possono applicare immediatamente, le spese generali sono quelle che non si possono applicare direttamente. La distinzione, a rigor di termini, e guardando la realtà, fr~ le spese generai~e le spese speciali non ha quell'importanza solenne che suol esserle riconosciuta da molti economisti ; essa ha, al contrario, un carattere soltanto di opportunità. iblioteca Gino . . 1anc "Credette, in un primo momento, che le spese speciali fossero quelle veramente produttive e che invece le spese generali fossero improduttive. La distinzione è oziosa •perchè tutte le spese che sostiene un'impresa sono necessarie; altrimenti non le sosterrebbe. Esse potranno anche ridursi sino. ad un mjn.mo, al disotto del quale non si può andare,1perchè scopo ultimo di esse è quello di ottenere la vendita del prodotto ; quindi anche quelle di arredamento del locale dove si vende il proçlotto, quelle di illuminazione a scopo, pubblicitario, sono spese di carattere 1generale, ma indispensabili ; perchè dirette ad attirare il consumatore, a provocare la vendita. •~ · Le spese genera-li, in pratica, si distiAguono dalle speciali, sol· perchè non possono essere distintamente a-pplicate ai prodotti per cui sì sostennero, essendone impossibile l'in- · dividuazione. Che dire poi delle imprese che producono un solo prodotto? Quì le spese ~9no, quasi tutte, anzi tutte e soltanto speciali~ E che dire di quell'imponente gruppo. d'imprese i cui prodotti sono a cosidetti costi congiunti : in esse i costi sono tutti generali. Scrive a tal proposito il Cabiati. « Prendiamo un'azienda complessa - ad esempio un sindacato metallurgico_ che possiede forza idroelettrica e miniere di carbon · fossile. Con l' impianto di una cokeria, essa distilla il carbon fossile, produce 11 koke metallurgico, ·si vale del gas che ricava per gli alti forni,_introduce nei forni Martin la ghisa allo stato liquido, come esce dagli alti forni, economizzando l'enorme calore occorrente per il riscaldo del materiale freddo e consumando solo quello che occotre per la trasformazione. Aggiungendo un "blooming,, ed un gruppo di laminatoi, ottiene di passclre dal materiale grezzo sino ai semilavorati senza mai raffreddare il prodotto, raggiungendo, in tal guisa, la massima economia ed utilizzazione del combustibile. Nel contempo, l'energia idrica, può servire per impiantare alti forni elettrici che diano acciai comuni e speciali senza carbone e senza ghisa, utilizzando i cascami delle torniture. Ed infine ghisa, acciaio ordinario, acciai speciali, ferri fusi, elettrolidi, leghe, materiali refrattari, dopo avere subito trattamenti termici, laminazione, fucinatura, sgrossatura, servono a produrre corazze, locomotive, vagoni, navi, eleménti di grandi e piccole artiglierie. Ed intanto i prodotti della distillazione del carbone passano agli stabilimenti appositi, dove servono per i generi chi-
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