Vita Nova - anno I - n. 2 - 31 marzo 1925

/ gola lingua? Per le divisioni del trattato di Versailles si è tenuto principalmente conto di questo fattore nel creare tanti stati nuovi, separati in base al criterio nazionale, facendo servire appunto come riconoscimento il fattore linguistico. . . Ma è un fattore infallibile questo ? Tutt'altro. Ci sono nazioni in cui non può dirsi domini. una lingùa sola : nel Belgio, ad esempio, abbiamo due lingu~ parlate dalla popolazione, che non hanno parentela prossima fra di loro, e tuttavia il paese costituisce uno stato formato appunto come consacrazione del fattore nazionale, essendosi costituito cento anni sono (nel 1830) lo stato attuale in base a un aggruppamento di' popolazioni parlanti il francese ed il fiammingo, che veramente erano unite fra loro da un solo consenso comune. Questo per uno stato formato già da tempo. E possiamo ugualmente citare lo stato Jugoslavo che cosi recentemente si è forn1ato di tre gruppi parlanti lingue parenti sì, ma diverse, su un territorio in parte .serbo, in parte sloveno, in parte croato, fra cui un gruppo intellettuale ha propagandato l'idea unitaria jugoslava, passando al di sopra delle distinzioni e delle sfumature linguistiche, affermando cosi un' unica nazionalità che oggi non può · dirsi matura, ma che si maturerà forse in un avvenire non molto lontano. In ogni modo rimane, in linea generale, il fatto della rispondenza dell'ente nazione ad una data unità linguistica. Ma allora, se ad una nazione deve corrispondere, nella mag- . gior parte dei casi, una lingua, vediamo co- - me sta la questione da vicino, come hanno dovuto osservarla da vicino i manipolatori dei trattati di .Varsailles, appunto per le nuove definizioni riguardanti gli stati europei. . - Noi ci d.obbiamo domandare, osservando là cosa più da vicino, dove finisce una lingua,: non è mica un quesito al quale si pos- ~a risponqere subito. E la difficoltà di rispon- ·dere diventa enorme per certi tert i tori particolarmente mesc_olati,specialmente per il territorio dell'Austria-Ungheria che ha fornito per molto tempo un esempio veramente tipico. Dqvendo dividere, con1e si è divisa, l'Austria coi vari trattati, si è voluto tener conto, per farne le parti, di questo criterio linguistico, stabilendo dove finivano i singoli territo- .ri,. quale era la lingua prevalente, dove finiva . il territorio della lingua dell'uno e di quello dell'altro, per potere da questo fattore derivare il criterio nazionale e indi la divisione dei Bibl·oteca Gino Bianco , i4 - singoli stati. Per fare q~esto, c?me ~i doveva procedere ? Basarsi sui_ c~ns1ment1 ? Nella Monarchia Austro Ungar1c~ 11_go~e~no facev~ oltre che il censimento dei c!tt~d1n1~anche ti censimento della lingua. Ogni c1~tad1no d~ve: va dichiarare quale era la sua hngua, qu1nd!· dai censimenti de1I'Impero Austr?-U~g~r1co s! poteva desumere la pertinenza llngu1st_1c~d.e! singoli abitanti. In questo mo?o le d1v1s.1?n1 risultavano e si --potevacostruire la class1f1ca Iinguistica~della monarchia Austro-Ungarica. Ora~ f~ base a questi risultati si fecero di nP.cessità le divisioni politiche nuove. Ma in che modo· erano poi fatti questi censimenti ? Ognuno sa che anche le statistiche si possono fare onesta1nente, come disonestamente. Il governo della monarchia poteva avere interesse a che il censimento di un dato suo territorio potesse riuscire in un dato modo piuttosto che in un altro, e allora il censimento veniva fuori piuttosto in uno_che in altro modo. · . , Questo avveniva, benchè forse meno di quel che generalmente si creda, anche nelle provincie italiane dell'Austria, che il governo voleva fare apparire meno italiane di quel che erano realmente. ·Pure, in ogni modo, per l'Austria-Vngheria censimenti regolari delle lingue esistevano. Peggio, assai peggio, per gli stati balcanici. In quella confusione di lingue e di religioni, parlare di nazionalità e volerne. precisare i confini appare impresa addirittura impossibile. La Macedonia sopratutto è un tale caleidoscopio di sovrapposizioni diverse, che è impossibile cavarne un::iconclusione sicura. _Il fattore religioso preme per di più sul fattore linguistico. Un gruppo di _abitanti albanesi, per esempio, interrogati sulle loro nazionalità, vi risponderanno - in schietto albanese - : « Siamo greci », perchè sono di religione greca, perchè professano la religione ortodossa ; un altro gruppo vi si dichiarerà ieri bulgaro, oggi greco, domani serbo, . perchè i pretj bulgari sono stati scacciati oggi da quelli della chiesa greca, perchè alle .vessazioni dei briganti greci subentreranno domani quelle dei gendarmi serbi. • Voi vedete che quantità di quesiti sorgono quando si esaminano a fondo queste delicate questioni. . · Ma poi c'è anche quest'altro punto: non si tratta soltanto di determinare la consistenza delle singole nazionalftà, e come e dove le nazioni singole abbiano i loro limiti ma da ognuna di tali nazioni dovrebbe se ~i fa ragione ai loro ~iri_tti e alle loro p~etese, u-

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