Vita Nova - anno I - n. 2 - 31 marzo 1925

- 14 - be avuto grande fortuna, e sarebbe divenuto capo di quella terra benedetta. . E forse fu questa profezia di S. 'Sèverino che diede ad Odoacre l'ardire di affermarsi contro Oreste, il valoroso vincitore di infinite battaglie. Odoacre vinse, ma non volle il titolo di imperatore; astutamente prese .il nome di patrizio romano, che voleva dire rappresentante e mandatario dell'Imperatore d' Oriente. Non fu imperatore dunque, non fu re, re nel senso di sovrano, ma fu re dei· suoi, e poichè i suoi erano composti da una milizia raccogliticcia, ma per la maggior parte erula, si chiamò re degli Eruli e patrizio degli im.peratori d'oriente in Italia.. . Col titolo di Patrizio che dava poche noie ad Odoacre, potè rappresentare realmente il dominio, e non solo per tutta l'Italia, fino cioè al confine naturale del nostro paese, ma anche molto più in là, perchè ebbe anche il Norico ed arrivò fino a toccare la Panno- , nia, cioè un dominio éhe ad oriente si estendeva fino. oltre Vienna, .fino quasi al centro dell'Ungheria. • L'Italia era dunque così riunita tutta sot- .to Odoacre. Questi oltre a tenersi sempre in stretto rapporto coll'-Oriente e non ·disturbare troppo l' Imperatore, cercò subito la pace in .casa ; e l'ebbe, rispetto ai suoi, col concedere il promesso terzo delle terre, di tutte cioè le terre coltivate. La concessionedel terzo delle terre ai soldati non era come dicemmo cosa nuova. l romani. stessi, quando si fissarono in un territorio di conquista prendevano una certa estensione dL.terreno per la colonizzazione e furono appunto le colonie roma~e che pqr- · tarono la civiltà romana dappertutto. Ma dobbiamo riconoscere che la divisione del terzo delle terre ai tempi di Odoacre non portò un grandissimo danno agli Italiani, perchè le terre furono prese ai grandi latifundi, ai territori più estesi ; non si espropriarono i piccoli proprietari ; e le terre pres~ furono coltivate. così che fruttarono abbondantemente e .contribuirono a r-isolvere il problema dell' approvvigionamento che era stato così doloroso e grave nel periodo precedente, nel terzo e quarto secolo. Odoacre non sviluppò i suoi .concetti spe-- ciali ; dovette difendersi, dovette muove.re contro Giulio Nipote che si era ritirato in Dalmazia; rappresentava l'impero d'oriente in occidente, o almeno in buona parte dell' impero d'occidente. Dovette combattere contro i Franchi e contro i Visigoti del Sud, dovette tendere ad affermare il suo dominio; e l'ave- \ Biblio eca G·no Bianco va fortificato, e stava dando una sufficiente pacificazione al pae!-e, qu~n~o fu ~ra~emente •minacciato dagli Ostrogot1, 1 quah vivevano allora nella Pannonia, cioè quel territorio che corrisponde a quella par!e d_i Europ~ conte-· nuta fra la vecchia Serbia, ti Danubio e un tratto dell'Ungheria. Erano in contatto imme-~ diato coll'impero d'oriente e si trovavano perciò compressi fra il dominio d'Odoacre da u-· na parte e l'impero d'oriente dall'altra. . Gli Ostrogoti avevano avuto un gran ca-- po, Teodomiro, il quale, in ~eguito ad accordi stabiliti coll' Imperatore Leone dopo la spedizione da quéllo condotta nell' Illirico, diede il figlio suo Teodorico in ostaggio alla~ corte di · Bisanzio, come prova sicura che gli Ostrogoti non avrebbero mai più invaso l'impero. Alla corte di Costantinopoli, ove rimase 10 an.ni, Teodorico, giovane d'ingegno, di b~II' aspetto e di forza, seppe imparare tu.tto ciò che_ occorreva per essere capo_di un regno e per gov.ernarlo. . . Nel 474 essendo morto suo padre, egli· tornò fra i suoi ; e poichè riconobbe che noni avevano terreno da coltivare e che si trova-· vano ristretti ed in cattive condizioni, doman-· dò più volte Q'avere altro terreno .dall' imperatore di Bisanzio·. Non l'ottenne ; ma accettò· ben volentieri la proposta di avviare il suo· popolo yerso un più grande miraggio, cioè: alla conquista dell'Italia. . . L'Imperatore che non aveva mai riconosciuto come suo rappresentante Odoacre, suo• solo tollerato; si liberava cosi da un pericoloso e valoroso vicino, e lo mandava allaconquista di un· territorio su cui vantava- so-· vrani diritti. . • • Teodorico si mosse con tutti i suoi duecentomila uomini validi e altrettanti tra don- . ne e fanciulli e superandp gravi difficoltàt~ abbattendo i popoli che tentavano fermarlo nel cammino, penetrò per il Friuli, s'incontrò con l'esercito di Odoacre e lo vinse ad Aquileia in una prima battaglia. Odoacre si ritrasse allora sull'Adige, ma nei pressi di Veronaj fu per la seconda volta battuto. I vincitori si sparsero nelle pianure venete e lombarde, ~entre Odoacre .~eguendo nella sua. ritirata". riparò a Ravenna che, posta in località paludosa con sbocco al mare, poteva offrirgli ri- , paro contro un nemico che non aveva fiotta.. Gli Ostrogoti son du·nque padroni dell' I-~ talia settentrionale quasi per. intero ; ma corrono tosto a Ravenna e la stringono d' asse- · dio. Dopo tre anni ?' assedio Teodorico pro-· metteva salva la vita a Odoacre libertà e qualche onore ; ma dopo poco· Odo'acre cadde=

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