Vita Nova - anno I - n. 2 - 31 marzo 1925

LI\ VO-NNA ~I\Tl<IZIO - i \I EN·CZl~HO Quantunque col Consiglio dei .Dieci vi fosse poco da scherzare, nel carnevale del 1 745 una brigata di giovani ~etteva ogni notte a soqquadro qualche sestiere di Venezia : ora si divertiva a sciogliere le gondole ormeggiate per mandarle alla deriva lungo i canali ; ora si precipitava a destare un medico o una levatrice perchè accorresse al capezzale di un gentiluomo o di una dama in perfetta salute ; ora mandava un· parroco ad assistere un preteso moribondo; ora penetrava in una casa gettando l'allarme del fuoco. Se, poi, taluno di quelli scapestrati riusciva a forzare la porta di ·un campanile, si attaccava alle funi delle campane suonando disperatamente a martello ;· oppure recideva I~ corde per far disperare il ~onzolo quando, la mattina presto, doveva chiamare i fedeli alla prima messa. Per tutta la c_ittà, era un lagno generale contro simili schiamazzi; nia nessuno riusciva a scoprire i disturbatori che, forti d' avere alla loro testa un patrizio veneziano, ne inventavano sempre delle nuove per dar noia al prossimo, aggirandosi mascherati · per calli e callette, per campi e campielli fino ali' alba. Così, capitarono, una mezzanotte, alla Taverna della Croce la quale rimaneva sempre aperta ai rari frequentatori - gente di basso ceto, che la nobiltà o la buona borghesia o gli artigiani agiati non avrebbero messo piede in simili luoghi ove si mesceva vino a modico prezzo, e si dava da mangiare quel poco di buono fornito da una vicina gargotta. La taverna era deserta : soltanto tre uomini e una donna, giovane e bella, vuotavano una bottiglia in una delle stanze attigue al.la bottega. Biblioteca Gino ■ 1 neo , - Venite con me - sussurrò il capo della brigata agli amici. S'.avvicinò alla piccola comitiva, e : - Sotto pena della vita - disse - per ordine del Consiglio dei Dieci, vi intimiamo di seguirci ali' istante. Voi, - soggiunse rivolto alla donna - non avete da te~ere. Sarete accompagnata a casa. Subito, due giovanotti s'impadronirono della donna, é gli altri afferrarono i tre uomini che, udito pronunciare il nome del Consiglio dei Dieci, non pensarono neppure d' opporre resi~tenza. L'oste, accorso a reclamare lo scotto, f1;1 pagato con l' imposizione di tacere, pena la vita. E la comitiva usci. Fuori, il campiello era deserto : un gondoliere dormiva su un barcone ormeggiato. - Ehi ! - gli gridò il Capo, mentre già faceva salire i tre prigionieri, lasciando la donna in custodia a due dei suoi - In nome del Consiglio dei Dieci, a prua, e vogare ! Parole magiche : il gondoliere obbedì in silenzio : uno dei giovani si mise a poppa per guidare il barcone. Attraversato il Canal Grande deserto; si inoltrarono per un dedalo di canaletti, e in meno d'un quarto d'ora approdarono ali' isola di San Giorgio. - A terra! -- ordinò allora il Capo ai tre pri- • • • g1on1er1. - Comandi ? - chiese, stupito, uno di essi. - A terra o in laguna : scegliete I . Quelli saltarono sull~ riva, e il barcone si allontanò rapidamente, diretto al campiello Ranier ove gli altri due amici aspettavano con la prigioniera. Accoccolata contro il muro, essa piangeva in silenzio, non osando parlare dopo le intimazioni ricevute ; ma, appena 14 - \ ,

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