Vita Nova - anno I - n. 1 - 15 marzo 1925

{ • • • • I • - -3- I dalla patria,.·salvando così l'int.egritàdel suo sterminatoterritorio stata-le. Ma per il fatto·che sia cosi resa possibilè J•esistenzae la durevole. coesione di stati d'area sempre. più grandi, dobbiamo dire che gli stati piccoli tendono tutti a isterilire e a morire, pescì piccoli che vivono unicamenteper poter servire di pasto domani ai pesci più grossi? · Ma la. guerra monéliale hà per l'appunto dimostrato il contrario;- noi abbiamo visto come risultato della guerra grandissimi imperi spez- . zettarsi, in tutto o· in parte, in piccoli stati. E( quanti piccoli stati di ieri e d'oggi non sono stati e non sono di una vitalità grandissima e .non rap_presentano,pure così piccoli, energie direttive di primo ord.ine sulla superficie terrestre? Ricordiamoil Belgio, del quale· sappiamo tutti la potenza morale ed economica e ram- . mentiamo tutti la meravigliosa energia di resistenza durante la guerra; ricordiamo lo stato Olandese, .che.pur così minuscolo è stato pio- .niere nelle lotte per la libertà. di culto e che anche oggi regge e governa bene e fa fruttare meravigliosamente un impero col9niale di primo ordine. Abbiamo in quest_i altri piccoli · stati dimostrazioni evidenti che la piccolezza dell'area· non è un fattore che indichl una scarsa vitalità e che non è vero · per nulla che il mondo tend·a·unicamente verso la costituzione di organismi statali enormi. Questo va detto a proposito dell'elemento · ~ area » dei singoli stati. Ma anche l'elemento dellà « figtira », d.ella figura spaziale dei singoli stati, può involgere conseguenze d'una grande importa_nza.Possiamo spiegarlo nel più chiaro modo, ricorrendo subito_·ad uno esem:.. pio quale è quello che ci porge l'Italia st~ssa. . Ha prospettato -luminosamenteque$to elemento. della forma del nostro paese un grande . che non siamo abituati a considerare sotto l'aspetto di scrittore; ·ma che pure ha dettato tra l'altro delle pagine memorande sull'Italia della quale egli fu· pure gloriosissimo figlio: Napoleone I. C'è nelle sue opere uno scritto di poche pagine sull'Italia, uno schizzo·s_ull'ltaliadettato da lui, che è uno dei più belli scritti descrittivi del-nostro paese. In una sèorsa rapidissima fatta con quella sua m~gnifica sint~si, con quella sua rapidità ·scultoria di stile, Egli ci P.rospetta la forma e i caratteri dell'Italia sopratutto riguardo ai ri-flessì.con le condizioni geografiche dell'Europa. Egli, pur·prospettando tutte le circostanze fortunate della posizione e del suolo Italiano, trova un difetto irrimediabile nella figura del paese. Questa figura, spe- • I • • • I , • ., f cialmente se la ·confrontiamocolla forma della Francia, dimostra .una inferiorità evidente. Voi · · la _penisola Italiana la tra·versate in poèhe·oré da una sponda a una ~ponda opposta; ma la lung~ezza è fuor d'ogni proporzione con la larghezza, così che chi debba andare per e- - sempio dalla Calabria al Piemonte deve superare un percorso senza confronto maggiore. Un paese così fatto è disperso in·veceche raccolto, e pur non essendo gr~nde ha le ~stremità troppo discoste dal centro, troppo lontane fra loro; bisognerebbe, dice Napoleone; poter prendere la parte meridional_e dell'Italia, e voltarla all'insù raggruppandola con, il rim~- - nente per ottenere una figura più concentrata. Questa è. una. condizione sfavorevole· all'Italia, tanto pjù se la confrontiamo colla Francia che la natura ha sotto questo aspetto favorito tanto di. più. Chi si trova infatti nel · centro della Francia si trova ad una distanza quasi uguale dalle frontiere. C'è un tale equilibrio di figura nello stato Francese che chi domina il centro domina tutte le altre posizioni. Grazié poi alla mancanza di grandi ostacoli montani nell'interno, tutte le comunicazioni sono segnate e ·distribuite in un modo schematico pocp men cpe perfetto. I.:'Italia si trova per gran parte sotto questo rispetto in condizioni assolutamente ·opposte, e Napoleone non poteva pre_vederequello che il secolo che cominciava avrebbe ad un tratto rivela,to: che non soltanto nel campo ideale si sarebbe con meraviglios·a rapidita ricreata l'Italia dalle sue membra sparse, ma che anche nel campo materiale una novissima invenzione, quella delle ferrovie, avrebbe mirabilmente facilitata la fu- . sione che era proclamata dai pensatori e avviata ad effetto dagli uomini d'azione. .Un esempio d'altro genere. Chi ha in · mente, nell'America M.eridiona~e,.la figura del Cile, sa che è µn lunghissjmo nastro la di cui. larghèzza è un ventesimo della lunghezza. · In questo stato lè comunicazioni sono straordinariamente lunghe, (400Q chilometri). se si percor,re da una. parte all'altra il paese nella direzione Nord..:Sud. Sembrere1bbe che. esso dovesse trovarsi perciò in una condizione quanto mai sfavorevole; non è vero, è uno degli stati pit'i prosperi che si trovano nel continente sud-americano·~perchè questa condizione così singolare porta ·dei vantaggi di altra natura; essendo il pae~e allungato da latitudini vicine all'equatore e latitudini già prossime al freddo ·mare Antartico, abbiamo produzioni di ogni genere, dalle tropicali alle temperate, secondo le singole parti del paese, donde una fortunata varietà di risorse ·che il i , \ • \ • I , • •

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