• • • \ -7- f • curiali, erano i più forniti di ingegno, di abi- perchè dichiarassero ricchezze in sovrabboti:- lita e di censo. Costoro fuggirono dopo aver danza. Si arrivò cosi ad una tale condizione conservato tutto il p.ro.prio·,e per essi fu b.ene, che molti cittadini romani preferirono andare· ma fu male_per l'impero, che non potè costrin- . coi barbari!. · . · gerli a restare giacchè avrebbe dòv-utomandare Per questo i ·barbari possono avere libè_re un gruppo di soldati ·in ogni città e in ogni le porte, ma ifpieno dominio non l'avranno mai, municipio d'Italia. La sua· autorità fu gran- perch.è la meravigliosa struttura romana, data demente menomata e la grande unità po- una yolta, resisterà anch·e nei secoli più bui.. litica· romana cominciò a sgretolarsi ;·· e si . * frantumerà nella anarchia feudale tra poco, * * poichè all'autorità dello stato . romano andò Accanto a questa causa inter~ore politica_ sostituendosi quella dei grandi proprietari fon- dobbiam·o ricordare l'altra chè si riferis:e al diari, intorno ai qu-ali si raccolgono gli umili, cristianesimo: ed è la causa spirituale., quella deboli e indi.fesi,che non volevano essere cac- di pensiero e di coscienia. . ciati fra i barbari o legati al terreno, e si Roma pagana aveva avuto fin dalla o1ortl}aronocqsì quei latifond.i che furono ce- rigine una religione ·naturalistica, aveva cioè lebri per la frase di Tacito '-'latifundia·1taliam divinizzato tutto ciò che accadeva nel fatto:. · perdidere,, e che furono invero la rovina del- il sole, la luna; e· tutto · quello· che aveva· l'impero per quella parte che era l'Italia. una funzione sociale (il di0 Termine ecé). Avvenne ciò che accadde press'a poco Dopo si arriyò a dare un qualche tributo ,d0po·Carlo Magno, ed è questo un punto di divino all'imperatore (non a costituirgli una raccordo, fra il periodo rompno e quello me- divinità). L'imperatore d'Oriente aveva una · -dioevale. · · 1 • funzione divina, ma quello d'Occidente no, .* però un attributo di riverenza l'ebbe anche * * , quello di Roma. Senonchè nessuno dei.romani ci Oltre la crisi amministrativa nella rovina credeva, e Cicerone stesso ci dice che quando -dell'impero dobbiamo tener conto della crisi un augure vedeva un altro parlare sut serio non -del sistema finanziario-che vi contribuì moltis- poteva non ridere sottecchi. E dice Luciano d,i simo e che ebbe sempre un'importanza co- Giove «Ti hanno portato via un poco d'oro dalla· :Spicu~a Roma, nel Medioevo e ai nostri.giorni. tua corona: ormai corrono tristi tempi anche per Là moneta ebbe nel primo secolo dell'im- te». Noi troviamo esempi continui di questo pero una espressione a.urea: si pagava con abbassamento della divinità, gli -spiriti intel- · moneta d'oro, e l'oro corrispondeva al valore lettuali non ci credevano più, tanto meno -iscritto nel nummus aureu~. Senonçhè a poço poi nel secondo e nel terzo seco~odell'impero. a poco l'oro venne a scàrseggipre: la lega fu Durante il periodo di Augusto-non si crede allora del 5 per cento· ed arri~ò sino al 50 che il 111ondorappresenti quale.becosa che traper cento ·e venne il nummus argenteus, per scenda; ma in quanto è qualche cosa di mera.- il quale accadde quello che già per l'aureus; viglioso di fro~te alla superficie terrestre per fipì con l'avere di argento i\ 5 per cento, ·e i fenoméni che non sappi amo spiegare in nes- ·,dallo svalutamento della moneta ven-ne- un suna guisa si còmprese che rappresentava disagio economico di altissima importanza, qualche cosa di divino~ e venne così il panl'aumento dei prezzi a cui non poterono ·por- .teismo.. Neppur esso bastò ad appagare le tare alcun rimedio le riforme economiche pro-· · coscienze assetate,, perchè si, volle qualche cosa .poste dagli imperatori Aureli-anoe Diocleziano, di più alto; di trascendente, eh.e esprimesse rjforme che, non nascendo dalla forza delle il mistero, perchè in unà religione quello che -cose ma dalla volontà loro, non portarono al- più attrae è il mistero. . . ~cunutile, Q rimedio: e si venne a poco a poco E la filosofia v~nne in aiuto alla religi ne, .al!o scambio in natura· e lo stato steS'so finì le prestò I le sue dottrine; Socrate e poi gli -con -l'esigere i trib11ti in natura. stoici dettavano massime così elevate che saQuesta deformazione che durò più o ·meno rebbero degne dell'Evangelo e uomini superiori ·· per tutto il medioevo, arrivò a tale pu·nto_ informarono la loro vita alle massime dello ,che i funzionari del fisco andavano. spesso a stoicismo, Epitteto e Marco Aurelio, nei quali misurare i beni dei coltivatori., e giungevano è attuata una dottrina ·superiore: non sol9 a-. ad insistere presso la moglie-perchècontradices- stenersi dal male, ma fare il · bene, e avere :-se il marito, e presso il vicino per~hè tradisse il · un senso di umanità. ·vicino, denunciando maggior çopia di beni; i Con Marco ·Aurelio siamo vicini a Co.::· ~roprietari erano perfino sottoposti ai tormenti stantirto, dal quale la religione cristiana fu ac- • I • I , . • • • 1n I o . . , . ' ' , , . ,,. - • •
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