I . • • I • , • - • ' .. • I 3me che cambia: sono i· due consoli che · divent~no. uno. ·In Italia, durante il period·o dei C.omlini, avviene la stessa cosa: dai consoli si passa al podestà, al· sign·ore. Dopo il secolo terzo, molte debolezze furono riscontrate in un governo che aveva durato trecento anni (tutto si logora, anche le istituzioni più salde) e parve dovesse sfasciarsi, perchè i ·barbari scendevano da un lato, _perchè le ricchezze si conglobavano in alcuni grossi proprietari, perch~ i latifondj si estendevano s·misurata·mente, perchè i lavoratori che avevano pure un sacrosanto diritto sui loro· terreni non potevano più coltivare la terra della patria, e dovevano emigrare verso l'esterno, pren.dendo la via delle Alpi. Nonostante tutto, tale era l'inquadramento di questo impero, che durò ancora duecento anni t Tuttavia anch'esso ddvette cedere, e fu con Romolo ·Augustolo fantoccio nelle mani di Oreste. . · Da un secolo e mezzo l'impero era in mano dei barbari. Barbaro però nel senso di .uno che non è latino, che non è del paese, che è del di fuori. Ma quest'uno di fuori poteva anche essere divenuto non barbaro, e non · _erano -barbari rer esempio i Germani, perchè ormai da due secoli facevano .parte dell'esercito romano. Già nel 235 di Roma c'era stato un imperatore Germano: Massimino; e dopo di lui ce ne furonò molti altri, e non solamente dei Germani-,.anche di altre popolazioni; e si pub dire che nell'ultimo secolo· gli imperatori furo_notutti di fuori, germani o franchi. Eppure tutti costoro ammirarono e rispettarono·il gra~de , impero e quando furono in ·Roma; e ne videro le,· immense costruzioni, .come il Colosseo, la Cloaca Massima, rimasero attoniti e compresi da rispetto di fronte ai grandiosi . mo-- numenti dell'antichità. I Romani non costruiro- ·nourt Partenone, ma fecero di più, in certo senso, per la dominazione e per la conquista. Atene tenne per brev_etempo il predominio di fronte a Sparta; Roma ebbe in ogni tempo consoli che partendo dalla capitale dell'urbe, andavano· verso tutti i confini; e i barbari ne sentirono l'influenza, e l'ammirarono: e·fu per questo che i· barbari divennero generali di Roma, e capi d'~sercito, e perfino imperatori. . Ma l'impero rom·ano non poteva ormai re-· sistere anche perchè, essendo stati occupati da varie nazioni i territori occidentali dell'i_mpero, -e avendo queste nazioni i loro· re, l'unità dell'impero era di fatto venuta meno~ E invero quando queste popolazioni barbare irru_ppero dai confini dell'impero, e i Vandali, C(?mpiendo .1na colossale S11orreria che destò la più dolo- . . ·' / • ' -, • ino Bianco rosa meraviglia, partirono dal mezzodì della Russia, circa dove oggi è ·la Pu.Ipnia, e andaro1no a stabilirsi nell'Africa settentrionale, e presero la. Sardegna e la Sicilia; quando i Visigoti si stabilirono nell'Aquitania, la parte occidentale e meridionale della Francia, e passando i Pirenei presero stanza nella Spagna; quando i Franchf si stabilitono nelle Gallie, e gli Svevi nel P9rtogallo, e i Burgundi· sopra Marsiglia; quando ognuna di queste popolazioni ebbe trovato il suo punto fermo; allora yenne in Jt.alia Odo.acre, che si ch·iamònon più in1perato.re,ma re dei suoi Eruli, come gli altri capi b2rbari denominavansi re delle pòpolazioni di loro stirpe. Nel 476 ebbe inizio_·il· dominio di Od0acre, il quale non ripetendo il noni e di Impe-: rato re, fece cessare questo appella ti vo che in quel momento non aveva più ·nessuna efficacia. La -religione cristiana stessà contribuì in certo senso alla caduta dell'impero, non perchè si proponesse di abbatterlo, ma perchè .1 ecò quello svalutamento della vita terrena nel quale si ·riassumeva la prass; cristiana. , La v·ita non era_più sulla terra, era _nel cielo, chi soffriva di qua riceveva il premio di la ; per i ferventi cristiani è certo che le contingenze particolari dello stato avevano interesse relativo. Che le cose 'andassero bene o no, poco importava per la salute dell' anima; se i fedeli soffrivano anzi erq meglio, perchè potevanç>avere un premio maggiore. Per questo i cristiani non poterono avere un forte attaccamento allo stato e per questo fùrono per lungo tempo 'considerati nemici pericolosi, e perseguitati, perchè negavano di s_agrificare alle divinità ufficiali e tanto più alle statue degli imperatori, perchè si appartavano a celebrare in segreto~le cerimonie del lor<;>culto segreto, perchè violavano le ·1eggi che vietavano l'introduzione di nuovi culti .non approvati _dal senato. , Ma la forza· ideale del cristianesimo resistette alla .ferocia delle ·persecuzioni e trionfò di esse ufficialmente quando Costantino fu obbligato a diramare l'editto di Milano, nel 313, non molto dopo la persecuzione. di Dio~ cleziano, la più grande e crudele di tutte. E non solo la Chiesa uscì vittoriosa dai triboli delle persecuzioni e delle eresie, ma superò ia crisi barbarica, e si può dire a sua gloria che raccolse intorno alla· sede apostolica il mondo romano. · Quando le orde conquistatrici di Attila, avide di preda, inaccessibili a ogni senso di pietà, ferocemente egoiste, sembrarono tutto travolgere e frant~mare, fu la forza religio~a, • • • I .. I I • • •
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