Vita Nova - anno I - n. 1 - 15 marzo 1925

I • • ' I • I . ' POLITICA 'ESTERA E NAZIONALE , ;;======::;::::::======::::;::=================::;:::::==== - I ,· - • I ., L' Italia e il Fascismo. - ' Non è pur·a cronaca la rievocazione degli ultimi avvenimenti politi~i. Siamo davanti a fatti decisivi per~ le fortune 1 della Patria e· per l'avvenire,, del Fascismo; iJ processo di dissociazione e di _analisi a cui questo costringe la vecchia società italiana va precipitando verso la conclusione fatale. L'i~postazione presente dei rapporti fra il Governo, il Fascismo e il paese di,scende dal formidabile discorso che il . . . Presidente del· Consiglio ha pronunciato. alla Camera il 3 gen- .._ naio. Ogni cuore fascista si •è allora riiempiito di gioioso entusias1no. Il 1924' era finito nella triste. atm~sfera creata dall' offensiva avversaria scatenata con inaudita vioìenza e coi più _ osceni sistemi della ·demagogia sca~dalistica; il 1925 ha avuto 1nizio con un potente grido di 1 riscossa lanciato dal Duce, con una superba . affermazione di volontà e di fede che ha riportato d'un colpo il sereno nello spi1rito del F asci;;mo ed ha scacciato tutte le mis~rabiili illusioni dei, suoi avversari. Al • F Meismo ed a se ,stesso, coone ·suo Capo, Benito Mussolini ha rivendicato tutte le responsabilità del. momento stori,co, sfidando gli oppositori sul terreno morale, giiuridi:co e politico. « Il Governo è abbastanza forte per stroncare m· pieno, definitiv~mente, << la sedizione de.H'Aventino. L'Italia vuole la pace, la lran- « quillità, la calma laboriosa. ·Noi questa · calma e questa « tranqurHità laboriosa gliela daremo con l'amore. se sarà « possibile, con la forza,, se sarà necessari.o )). . Già da.I Consiglio dei Ministri él.el 30 ·dicembre - convocato improvvisamente tra grandi speranze crisai.ole ( !) degli oppositorii - era uscita la decisione di « applicare tutte 1~ misure necessarie per la tUJtela d·egli interessi morali e materiali del Paesìe n. Le leggi vi.genti hanno permesso di di,fendere questi interessi_ con la necessaria energia, e di garantire senza interruzione la disci,plina nazionale. . . Non importa se gli eroii della diffamazione e della sedizio_nie protestarono perchè. la « loro )> libertà è calpestata. Bisogna constata!e, oggi, che i provvedimenti governativi in rapporto, sia al manteni,mento del11o' rdine pubblico che 'alla repressione dello scandalismo giornal'istico, sono stati opportuni ed efficaci. E d'altra parte l'irrigidi•mento del Governo su posizioni strettamente fasciste ha avuto notevoli effetti sulla compagine mini- , . ' ster,iale, il cui carattere è oggii assai più fascista di· quel che non fosse subito dopo la marcia su Roma. Imbattibile ·sul terreno deLla forza, che esso usa, quando l'e sorti della Patria sono .insi,diate dall'inclisciplina e dal tradii- .mento, ~on iii1tran:sigente fermezza, il Governo 1mantiene tuttavia, nel terreno della pratica costituzionale, quella linea I diritta che consente i più meditati svilu:ppi della ricostruzione fascista. Nell'attività sua s'instaura così un equilibri,o che prova la sua stabilità e la sua potenzialità sto11ica. Se da una parte, .infatti, domìnand'o la si:tuazione sì _da eliminare ognì possibìl~tà d'iniziativa avversaria, esso acquista i.l diriUo di porre anche ai più animosi e freschi iimpulsi•del. rivoluzionario spirito fascista, ~l freno . della d1sc11pli-nanaziona,le, dall' alt11a· parte, di fronte al colossale nullismo degli, oppositori.· (stretti fra l'impossibilità di una r-ivo'lta e la difficoltà di confessare il proprio errore) ·il Governo contribuisce col .partito e ~ol - , Parlamento a realizzare via via il piano orgànico dello Stato fascista. lì ripristino del Collegio uninominale, approvato dalla Camera alla metà di gennaio, rappresenta una ta_,ppa necessaria in quest'opera di rivalutazione politico-sociale delìa · Nazione. ·F: per la sua rivalut~zio~ politico-morale è di enorme importanza il .progetto• - che non tarderà a diventare una legge tÈpica dello stato fascis~a - contro le associazioni segrete. lv1a un termine àn;cor .più ardiro, e tlUJltavianon troppo lontano, è indicato dal programma deii lavori della_ Commissio'ue per lo studio d'elle r-i•forme legislative, già di quindici ed ·ora di diciotto membri,. la quale studi,erà « i problen1i oggi presenti alla. coscienza nazionale e attinenti ai tappprti fondamentali tra lo Statò e tutte- le forze che esso de0e· contenere e garantire ». ' . Dietro questa formula comprensiva, si, affaccia i1l tema . , - grandioso della valorizzazione poli.tica, attraverso le forme costituzionali, dlei 'l'avoratori e dei produttori, si afferma cioè quel problema la cui soluzione essenzial~ente um_àna e naz~o~ nale ad un tempo, è forse la più $plendente verità diel F ascisrno. Dalla decisiva discussione che su questo ar,goment9 e avvenuta nel Gran Consiglio di gennaio, è usc~to con rinnovata solennità il riconoscimento che l'azione sin:dacale « è parie:: integraute del movimento e dell'idea fascista n. E lo stesso Gran Consiglio ha di-çhiarato fondamellllale, per la preparazione de~la nuo~a legislazione fascista, la- risoluZiionc del proble1na .dell'inquadrarri:ento delle forze economiche organizz_ate nella vita dello Stato. Le col'porazioni fasciste costituiscono già gli stru1nenti essenziali ,dJ~ questa r.ivoluzionaria. riforma. Per questa via il F ascismot che innalza le n1asse labor·iose aUa coscienza della realtà della Nazione e J.ella sua missione nel mondo, costrui1Sce·le basi granitiche della !}Uova ltali:1. • E frattanto i d'et11itiliberaldernocrati1Ci della vecch1.a Italia o sovve~siva o sovvertita, s'iUudono ancora, dalle finte trincee dell'Aventino, di tagliare ii passo a queste giovani frementi forze che avanzano con l'inesorahilr.tà della storia. ' DINO GRANDI Cronaca inte.rnazionale. Le prime settimane del 1925, in campo di politica estera, sono càratterizzate da molteplici invocazioni alla pace ed alla cqncordia universale: ma, senza voler fare eleganz·~ di pessimismo, ci sembra invece che la realtà di quest'alba candida sia ben diversa dalla sua francescana apparenza. Le diplomazie di buona volontà avranno un lavoro assai rucY'e, se vorranno evitare i1 l crollo d~ parecchi edifici costruiti « pro bono pacis >) ed .impédire che certi accordi o trattati si _mutino, -col tempo, in formidabili armi di guerra. Tant'è. La politica . - estera non si f à per setti-mane o per mesi ; e ciò che oggi appare c~me desiderio di pace e di umana fratellanza - ripetiamo - può contenere in sè i germi di un futuro confl.itro. Ci riferiam(? con tutta chiarezza al riavvicinamento an~loamericano ed af trattato· russo-giapponese. Ottenuta la- parità tra la sterlina. e il dollaro, evitata la concorrenza degli Stati Uniti in redàitizi investimenti di capiI · 57 •••• • ••• I , in...Bianco • •

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