r I \ . . TEATRO ED ARTE r%CUSICA - . . : Una. guerra di indip~nden~a ' ' . Bandi.era e fanfara in t~sta, fucile a .p~nna1 in i-spalla e si par~ per la guerra d'indipendenza _musicale i-tal~:ana.C~n .chi l' abbiam~ o dobbiamo averla? Con tutte le musiche nov1ss1me degli- altri paesi, col « diabolus in musica n; con il « satanis~~ >> musicale europeo (che è lo &pir:i,tellosadistiic,o o masochistico della musicalità d'oggi). E :noD andiamo· tanto a questa guerra per ehè a noi latini di Roma debba fare colp_o, m~lto ~ anc~e soltanto poco, quello che di, notabile o di miserabile s1 faccia e si di-ca fuori ,d'ltal-ia. -Affatto per questo. A noi- non importa niente e probabilmente anche, meno. Noi -dobbi,amo ferma-. mente volere solamente, una •cosa e cioè che la ixr..ponent~setticemia che sta arteriosclerotizza_ndo e rammollendo la ~ita della musicalità e~ropea si fermi alle frontiere; non venga ad ammalare la meravi.glio~a salute della nostra aria aziurra o a vaiolare la faccia divina del nostro sole. Certo, il fascino è• terribile pei, nostri musicisti giovani e per quelli che, (rptire avendo i capelli, estetiici brizzolati); fanno a correre disperatamente per non ,essere di1 sbanziati e così assomigliar-è agli esteti -di oggi e di domani e per indurre il iprossiino in tentazione dv crederli giovani come i giovani. 1,1 mal fran- , cese e il xr..al tedes~o musicali hanno. già fatto: molte p~etose: vittime fra i novissimi italiani. ' . Fortunatamente non siamo che al mattino. La nostra giornata sarà tutta cornbattut~; ora per ora; ·e ·non avrà sera se - non ·dopo che la viitt~ria, vittoria senza sangue ma anche senza patti e· senza de-dizioni, non avrà fra le mani sicure e fedeli la bandiera d'Italia. L'anima musicale d'oggi della .gioventù italiana vuole, coi:i· volontà arrabbiata, f,r toccare con mano al mondo di non· essere affatto in ritardo neii confronti di qualsiasi altra anima est~tica; di saper tentare tntto quello che tentano gli altri; di potersi dare un' ari~ avanguardista sotto gli occhi avanguardisti ad oltranza della musica odierna europea. Non solo neUa vita ma già dalla e ne.Ha scuola, feriti con p~netrazione in qual.che cavità del proprio orgoglio e della propria disordinata cerehrazione, i giovanissimi m~i.cali, sotto la spinta -di rincorsa dei vent'anni, .saltando a piedi pa_ri tutti i pudori e i timori rever,enziali che ogni latino di sangue puro e gentiÌe s~nte con axr..ore congenito per le_ gra_ndi tradizioni ·d'arte della propria razza, della terra, della famiglia, i g1ovaniss{mi musicali, dico,_ caricano aHa baionetta -il loro ata~ismo, colpendo gravemente i diritti sacrosanti del sen.timen:to na~io~ nale, passaDdo sul corpo d'ei loro sogni, grrdano clamorosamente vittoria _quando si trovano a gomito (e fieri per sentirsi . a. gomito) con tutti gli esteti ed estetoidì francesi, tedeschi ecc. e di tutti· i popoli dell'universo. Beata gioventù. Non s'accorge che questa vittoria, questo gomito a gomi,to, costa-, in cifra tonda, un trad~mento. Un tradimento, perchè essi non dovevano mai e poi mai rinnegare la - fede estetica che era stata nutrita col latte della loro terra nativa;· ·non dovevano abbracciare bramosa-mente la re·ligione m~siicale di altra .gente che, esteticamente, è nemica o quasi della patria; non do.vevano di fronte ai ga,s morbosi delle voluttà esotiche darsi p.rigionieri, consegnare le armi ~ le munizioni dell'ingegno italiano e finire per marciare come dei vinti BibliotecaGino Bianco . . ~ romhra di bandiere non cucite dalle mani d~lla madre e non tinte coi benedetti tre colori d'lta1lia. . di · · · " " t ta vittima una . L'intossicatissima nostra g1ov:entù e s a . f · . Il .di non essere creduta sufficientemente paura eroce • que a .. . · d . . Il' lh. . da E~. così tutto il mondo critico ha potuto ve ere a u . ,ma mo . • . _ h · novissim'Ì italiani sapevano fare 11 verso, appena era~o c et ~ tutte le stra~insckierie, le bartokerie, le schoembergher1e na e, a . d Il . ffab'l' e le milhaude:rie europee. E, t~nuto. per mano a e 1ne ~...1 sire;e ,di questo. balordo neofitismo: qQ.~lcuno, _purtroppo .p1u amusicale e internazionalizzato degli altn, ha spinto la propria • 1 bi'le leggerezza (dico leggerezza, non malafede) 1ncommenpura . . - . . ·fin~ a trovar troppo innocente, innocua e passahsta questa mistificazione estetica e a passare anche oltre,_ con l'aria fanfarona di 'aver rinno~ato la fati,ca i,mmortale di Colombo. Così l'ultima musica italiana è stata vista- a spasso per l'Europ~ vestita a l'uhi-ma moda; e tutti gli europei l'ha~no .presa per. una pagliaccia. N~i mus,icali italiani abbiamo. visto con tristezza. E o•ra· ci ribelliamo sfrenatamente. Ma c'era proprio bisogno tli dare al mondo incredulo la prova provata che l' ultima generazione mus!Ìcale d'Italia non possegga tuHe le fav.olose ricchezze della genialità per comprare il capolavoro autentico e famoso le quante volte il -destino ce lo domanda? Ma ·che proprio ogni generazione debba avere alle costole il suo relativ~ pedagogo che per insegnarle a vivere- il grande futuro debba sempre ricordarle il grande passato?· . I novissimi musicisti italiani -debbono tenere bene a mente tutte le santissime verità della loro storia. Non debbono a nessun costo dimenticare anche per un sol giorno della vita che, l'italiano, sono seéoli -che canta ·1-apiù fresca e profumata e più umana musica del mondo. Che questo ip0ipolo diivinamente canterino non ha affatto bis~gno di _i,mparare 1' alfabeto nè la grammatica xr..usicale ,per intonare le canzoni d'ella bellezza e per fraseggiare la passione grave e soave della sua. anima infaticabilmente sonora. Che basta sorprendere un giovanetto pastore il qu,ale un bel mattino di maggio vada in amore e musichi a. stornellate le strofe del propri-o cuore amante o una piccola - ragazzotta la qua.le, in cima ad una montagna circondata da vasti sil~nzi che l'ascoltano commossi, colla voce languida della sua tenerezza approdi in seno alla ~alinconia di un tramonto di autunno, per ricordare orgogliosamente come in terra d~ltalia la musica nasce con ~ivina spontaneìtà da tutte le più urr.ili cose create; ,çhe è hella e :mmortale .perchè generata in stato· di miracolosa incoscienza. Altro che scuole, biblioteche, professoralità, letterature; estetismi e sat~nisrr.i e si·mili cerebralizzazioni e . scientii.fìcazi<>ni di quell'angelico e adora-bile ozio della vi,ta che si chiama arte. f Bisogna rinsavire, s{gnori. (Lasciatemi parlare franco). Ne abbiamo fin sopra i capeLli. Ognuno di voi deve v.ivere il più nazionalistica.mente possibile la propria musicalità o morire. Che cosa c'entra con la nostra, la moda ~ella musica francese? Che cosa qu€lla tedesca? o quella russa? Non abbiamo mai avuto e non abbiamo ancora nessunissixr..obis-ogno di domarrdarie l' elemos,ina musicale a n~ssuno; primo, perchè ldd!io oi ha messo a questo mondo m-ilionari; secondo, perchè se hanno (e come l'hanno) la loro dignità, l'onore, la loro santa superbia gli altri, dobbiamo ·averla ardentemente appassionatissimamente anche noi. · ' . ..
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