• 8olscevis1,110 e fascismo • L'A. di questo libro è un socialista, ma uno di· quc::i socia- ·lisli feryidi, convinti e onesti, che ·anche gli· avversari più decisi sentono il dovere clii 1ispettare. La tes: che egli cerca di dimostrare è molto ardua : il fascismo e i,l bol~cevismo sono due mo.vimenti diversi, ma non contradditori, della evoluzione capitalistica verso ~l socialismo. Questa tesi, per altro non nuova, è certamente suggestiiva, ma non credo che possa ottenere una di.mostrazione •piena e persuasiva. •Nessuno, a ' meno che non volga interamente le spalle alla storia, può dubitare del valore dell'esperienza socialista che, specialmente per opera di- Carl'o Marx, ha un senso così vivace· della realtà; ma fare di queslla esperienza i,l fondamento su cui gira l' attuale politica mondiale, costituisce, secondo. quello · che pare a me, un grave e forse insormontabile pregiudizio dell'egregio Nall.!1i, che pure ha un ani•mo così aperto ad intendere tutte le voci della vita. Anche quando egli cerca di penetrare nel nocciolo vivo del social-:ismo quale era stato concepito· dal Marx, non sa spogliarsi di certi preconcetti materialistici che assumono talvolta una forma ingenua. Cosi. p. es. quando il Nanni clichia·ra éhe <<la vera rivoluzione antifeudale e borghese non è stata la « grande rivoluzione » per antonomasia, ma il vapore e la macchina » · (p. 26), · egli dimostra chiaramente di aver.e una co~cezione semplicistica, e quindi astrattistica, della storia, la quale comprende i1l tecnicismo e l'economia, ma in sè è qualcosa d'i ben' d'iverso : cioè la celebrazione dello spirito nelle sue manifesta21ioni più alte. Anche noi siarr:.o persuasi che al fondo dell~ concezione marxista come dice l'A. (p. 30) è una cristallinapolla di idealismo, ma questa polla bisogna-va rintracciare ,per allargarla e non cristallizzarla. Ma il Nanni è troppo passionato per intendere questo nostro amichevole . . rilievo. Altrimenti egli n.on avrebbe scritto che, suil marxisrr:.o, si diffondono le più idiote schiocchezze, senzci che nel carnpo aooersario si leoi una voce intelligenté a ristabilire l'equilibrio della oerità (p. 18). Che è molto esagerato,' se si pensa che la • critica del ,marxismo fa,tta con tanta penetrazione dall'amico Mondolfo, deve molto ad uomini borghesissimi corr:.e Cro.:e e Gentile. Piuttosto ci permetta il Nanni di dire ·che son troppo pochi ii sociali,sti che si sono accostati alìe opere del Marx·, come del resto egli sembra riconoscere quando con . - parole roventi cond1 an,na le esagerazioni e le deformazioni del vero socialis_mo.. Ma di concetti ·non perfettamente esatti è - pieno i,l. libro del Nanni1, tutto inteso a conciJiare l'inconciliabile. Così J'.identiifìcazione. fra classe e J}azione, è· una illusione di lui, perchè chi dice clas-se, dice qual,cosa di contingente e d, fisso, l'addove· la nazione, che sia vera nazione, è la. stessa storia di un popolo, e quindi la negazione della classe. Ma a eh~ vale fermarsi a •taluni concetti di/ oui ormai il pensiero s'è sbaraz~ato? Il valore del Fibro del Nanni non consiste nella riesumazione del pensiero mél,rxista, nè tanto meno nella gÌIUsti6cazione dell'esperimento di Leni,n, che anche a noi sembra un avvenimento storico non trascurabile, bensì nella delineazione della figura di Mussolini, come creatore del movimento fas~ista. Il Nanni che nel 1914 aveva pubblicato la prima biografia I , Biblioteca ■ • 1no ■ 1anco del grande agitatore romagnolo, ma molto affrettata, ritorna adesso con visi!bile simpatia al suo am,ico e compagno di un tempo. « lo voglio, ègli dice, guardare ancora una volta, a Benito Mussolini «Uomo». Egli ha li,nee così marcate, la sua opera segna un solco così profondo in questa terra italiana, che divinizzarlo vale c-0me di,minuirlo » (ipag. 142). E i,l Nanni riesce ottima.mente nel suo intento; ,perchè ha saputo da·re la più vera, la più sentita, la più m.i,rabile biografia di Mussolini. ' Il quale ci appare per opera d1 lui quale è realmente, l'uomo \ - d'azione in perpetuo travaglio, ma che nella stessa mobilità dell'azione, conserva una coerenza inflessibile, dagli anni gio·- vani,li fino all~ sua ascensione a Presidente dei Ministri. Solo chi ,come il Nanni ha vissuto parecchi anni di -domistichezza e di amicizia devota con Mussolini è capace di ritrarne tutta la vibrante persqnali.tà, piena di passione e di verità. Il lettore che . . scorre le pagine biografiche scritte dell'autore, ·che pure è , stato e rimane socialista convinto, avverte un fremito d~ commozione. Ecco qua, per esempio, qualche passo fra i tanti che si potrebbe _scegliere: « E quando la passione ri,scalda Mussolini è inesorabile come il1 ,destino ·n. <<'Tante volte mentre la sua rovina, a.Ila quale andava incontro sorridente poteva significare 1a irreparabile catastrofe della sua ·famigli1 a, io mi sono chiesto se egli nutriva un qualsiasi affetto per i suoi cari - eppure non vi è uomo che senta, come lui, tutta la fragranza della ihtimità farr:.igliare >>. « Così questo ingenuo - solo chi lò conosce non sorriderà di quest~ asserita ingenuità di Mussolini - così questo buorio, che ha un cuore ottimo-, e talvolta, sensibiliità muliebre, quando è sul campo non conosce limiti alla sua violen,za, non lo commuovono affettì; l'amicizia, il sentimento, qualunque più to·ccante appello non ha una eco in quel cuore, ove è posto soltanto per la sua passione ». Ma ciò che fa onore veramente al Nanni, è questa affer~ mazione recisa che egli ha cura di dimositrare ampiamente: « chi ha mai supposto che egli, Mussolini, potesse piegare la sua tempra al rr:.ercato di volgari e materialii interessi·, ha fatto la più atroce ingiuria alla verità » (pag. 201 ). Così ardisce scrivere di Mussolini un onesto socialista,. che non conosce nè gl'infingimenti, nè la malafede dei politicanti. Che importa se questa <rcceUente biografia del Mussolini, è spesso attraversata da giudizi o da rampogne, che son-0 manifestazioni peculiari della fede sociali5ta dell' A.? A noi Ì!nteressa sapere soltanto questo, che egli, senza che forse se lo . I sia proposto, sia riuscito a farci penetrare nell'animo di Mussolini, e a indurci maggiorm,ente nellfl persuasione che sotto· la guida di lui l'I.talia ha una via sicura e radiosa da segui,re. Aì Nanni lasciamo volentieri il suo sogn<!del pacifismo come ut'la meta positiva, avvicinantesi giorrroper giorno attraverso le lente e prof onde conquiste· della evoluzéone sociale pag. 241 ), perchè in fondo è una cosa assai innocente. Noi ci contentiamo di quello che ha saputo scriivere di Mussolini così efficacemente e così plasticamente da, superare qualsiasi ·fastidioso panegirista. GIUSEPPE SAITTA ... •
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