di lavoro, il ricordo delle ·BeUezze naturali è sempre un'onda carezzevole di freschezza, di conforto e di luce. Nessuna Nazione ha così viva abbondanza di bellezze natu .. rali come la nostra ; ma ·purtroppo in nessun paese sono queste tanto neglette,- CO$icchèpuò ritenersi che in ciascun istante che trascorre velocissimo, cada abbattuto un alibero frondaso, precipiti un masso gigante, si disperda una polla d'acqua puriss,ima. La Patria nostra invece deve rimanere la generosa dispensatrice della grazia che la natura le ha dato in sì gran copia, e che essa ha il dovere di custodire come un suo inesauribile tesoro, perchè le sue bellezze saranno per sempre le ispiratrici d'ogni attività intellettuale della vita, deH'arte e della poesia. Saranno ispiratrici dei viaggi che educano, che aumentano i rapporti frater111idi lavo~o e di commercio, che ingentiliscono ed elevano le consuetudi.ni della vita sociale; saranno ispiratrici di educazione morale, di fermeìza, di patriottismo, giacchè nella meditata intensa ammi•razione che d:estano, e nello studio dei monumenti, tutti gli italiani si sentiranno più affettuosamente uni.ti, tutti avran·no aspirazioni ed attiv,ità nuove, tutti sentiranno nell'animo quell~ forza immancabile che d'à la fede di un fortunato avvenire. L'azione sociale però, la quale si ispira a poetici sensi ed .ai più puri sentimenti dell'arte, non deve certo rimanere circoscritta nella cerchia delle affermazioni e delle aspirazioni estetiche; ma deve entrare, con energia continua, in tutte le manifestazioni della vita pratica e moderna. Solo così potrà risultare veramente efficace. ' , Essa deve dedicarsi con ogni attività alla difesa della grandiosa bellezza dei monti, delle valli, delle spiaggie, delle originalità dei costumi ; deve curare .... le colonne e i simulacri e l' erme torri· degli avi nostri e le piante che vivono da tempo e dicono parole di poesia, d'amore alle anime del popolo; essa deve penetrare nei viali dei giardini, insegnando che sacra è l'ombra ·di Villa d' Este~ la quiete dolce e verde di Villa Borghese, sono sacri i platani annosi della Montagnola,· spettatori dell' er<?ismo dell' VIII Agosto; deve risolutamente entrare,· pur rimanendo estranea , dalla politica anche amministrativa, nelle città, perchè queste nel rinnovarsi e trasformarsi non si allontanino dai caratteri speciali che le ,distinguono, perchè i ·rinnovamenti siano fissati in modo da essere conformi alla migliore conservazione del- • l'aspetto storico._ -caratteristico, pitt.oresco e tradizionale, senza sacrificio di .quanto è documento eterno di ogni glorioso passatò, senza l'invadenza speculati;va dei ·casermoni ed i pregiudizi del I rettifilo, che Ugo Ojetti genialmente combattè nel mirabile suo discorso sull'arte delle strade. È un dover sociale che le citta, ' I affollate per ri,s,veglio delle nuov.e energie del lavoro, delFe • I industrie, dei commerci, vengano risanate e ripulite; ma nellp stesso tempo è un dovere sacro quello di rispettare il loro stil1 e ' e la loro storia. i Tutta l'azione della Società dal sereno campo dell' estetic~a deve entrare ancora in quello dell'economia civile, dlifendendo per quanto è giusto, senza esagerazioni senti.rr..entali,le bellezze naturali dalle pretese sempre maggiori dell'industria eh.e attenta alla serenità delle valli, che vorrebbe spezzare le montagne e fer~are le cascate dei torrenti. Non vi è dluhbio: in questi ulti,mi tempi sempre più vivace si rende il di,ssidio fra i senti,menti • ARIA E LUCE DI COMELL I • I •:• 33 ·=· • iblioteca-Gino Bianco • I •
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