-NOVELLA DI SALVATOR GOTTA • I Anna Maria! Anna Maria! Vieni ·alla finestra. Solo che ti saluti. Anna Maria ! " La piccola sigµorina Perotti chiamò ancora, una, due, tre volte: « Anna Maria » che già il suo ba,h>boe la sua mamma erano usciti dal portico, nel viale. La signorina si volgeva indietro, guardava su verso ~'alta villa, .chiamando. Ma la finestra non si apriva ed Anna Maria non . ' s1 mostro. - Anna Maria I Anna Maria! - sospirò iJ conte Andrea, suo fratello,' rientrando nello studio a pian terreno, solo. - Chiamala, chia,mala, •sìI - sorrise ironico ed amaro - non ti risponderà. Ah Dio! Dio I L~angoscia di Andrea culminò così aspra e così violenta che il giovane credette soffocarne e d_ovèu~cire, vedere qualcuno, parlare con qualcuno, subito_. - Signor conte ..• Francesca, la vecchia ca,meriera, gli venne a lato, • BibliotecaGino Bianco • I - f ILLUSTRAZIONI DI GAETANO LEONESIJ • silenziosa nel passo, parca nella voce, lo guardò co' suoi occhi rassegn~ti che ora s' offU6Cavano di una grande malinconia: gli sorrise confìdènzialmenll:e: - Non_ è scesa ; non ha neanthè risposto ali' amica sua. E Andrea, alzando le spalle, ·mostr~ndosi crudo nei gesti e nelle parole più di quanto l'animo suo· comportasse : - E che me ne fa? Dammi ·,il fucile e le cartucce. - Doye vuole andare, a quest' or:a, signor conte? Sono quasi le sette, è quasi l'ora del pranzo. - Non mangio. - Può... può tornare qualcuno di quei signori del comitato ... Andrea scOSISle spalle in segno di sprezzo : · - Ma che ,com/itato ! Sono stufo, stufo, stufo, capisci, del comitato, delle elezioni, degli elettori, dei galoppini, di mia sorella e di tutto il mondo. lddio santissimo I I Lasciatemi in pace I ..
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