f I -' \ 8- • I fine per cui sorge l'impresa stessa. Ne abbiamo un esempio nelle so~ietà anonime · che gestiscono capitali ingenti, e che si possono considerare quasi come imprese autonome. Le imprese individuali hanno la necessità di una .organizzazione tale che permetta il - raggiungimento dello scopo per cui _sorgono nel miglior modo possibile. Ma questa non è cosa tanto se~plice perchè dipende da principi .che poggiano· su leggi econo1niche.' Osserviamo anche delle organizzazioni di imprese le quali sono accentrate nelle· inani · di un determinato individuo che domina tutta la produzione ; come ve ne sono df quelle la cui direzione è, con1e o·ggi si dice, scienti/tea cioè si basa· su principi razionali che si fondano sull'applicazione integrale de·IIa legge del minimo mezzo. Con · questo non si vuol aire che anche le organizzazioni del primo tipo non si basino su principi econ·omici; es;. si però non trovano quell'integrale applicazione che perseguono le imprese del secondo tipo: Queste ultime considerazioni ci portano a riconoscere che qualsiasi imprèsa non può svolgere un'attività veran1ente_proficuase non coordina i vari fattoti della produzione sulla base dei principi che abbiamo enunciati superiormente~ Un'ultin1a osservazione. D_aquanto si è detto emerge che l'attività economica viene impersonata dal lavoro umano che puq essere volitiv_o o supremo, direttivo, esecutivo ; mentre il capitale ha una funzione che è rappresentata dàlla qualità sua di permettere la produzione di nuove ricchezze. Dal concorso di questi due fattori fondamentali infatti,· integrato dalla ·utilizzazion·e economica delle forze della natura asservite, promana perennemente la produzione eco-. • nomtca. , Come si svolge q.uesta produzione praticamente? Vi sono imprese le quali tendono al ·procacciamento di ricchezze direttamente · come le estrattive, le agricol.e e le industriali; ecc.; altre permettono il passaggio di beni economici dalle mani del produttore a quelle del consumatore, o da produttore a produttore, e· sono le mercantili, le bancarie; altre tJa5feriscq_no·beni economici o persone da luogo a luogo e sono -le imprese di trasport0; altre infine sorgono per la previdenza come le assicuratrici, ecc. .. In altre parole -quest'iorganismi a.ella produzione· o della circolazione svolgono un'attivi- · tà che permette la conquista di beni economici che dovranno 'essere consumati o -da altre im- .prese (e sono in questo caso produttivi eco-- nomicamente tali consumi), oppure da altri enti nei, quali questi consumi prendono il carattere di consumi economici improduttivi per- . chè soddisfano direttamente i bisogni. Ora dobbiamo domandarci come si svolge l'attività nell'altro gruppo di organismi del mondo sociale che abbiamo 1.,hiamati enti in stretto senso. Essi dispongono di mezzi economici che loro provengono sotto for1m~ di redditi di capitali, cotne titoli pubblici e privati,. (rendite, obbligazioni, azioni. ecc.) oppure da· contribuzioni .volontarie ci .coatt:ve ;(tri•buti,. oblazioni, sussidi, ecc). Essi poi fruisco-no di beni econ9mici destinati direttamente alla sod.- disfazione di un bisogno, o di beni di uso. Negli Stati, ad esemp.io, le imposte e le tasse,_ costituiscono il massimo cespite da cui trae alimento l'attività economica pubblica diretta alla soddisfazione di pubblici bisogni. Emerge da ciò che l'attività economica negli enti è svolta in un· modo del tutto diverso da quella delle imprese: nei primi in- · fatti principalmente vi ha, o acquisizione di redditi che sono gi~ pr0cacciati dalle imprese, o un prelievo di ricchezza erte appartiene ad altri enti. Lo svolgimento dell'una o dell'altra attività, per questo diverso modo di manifestarsi, fa scindere l'economia pubblica detta anche finanziaria, dall'altra che è studiata dal--. l'economia politica. · . , V • ,, • • • BibliotecaGino Bianco • • • I •
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==