Vita Nova - anno I - n. 1 - 15 marzo 1925

Bi PROF. VINCENZO MASI • BISOGN.-IBENIECONOMI-CIAPIATI_JI / SERA DEL 15 DICEMRE 1924 BISOGNI - Se l'attivit.i economica è l'at;ività · - umana diretta al procacciamento. dei mezzi ·necessari al soddisfacimento degli umani bisogni, è naturale che noi muoviamo le nostre indagini éiall'esame dei nostri bisogni per poi :studiare i mezzi necessari a soddisfar li. · I bisogni sogliono esse're distfnti in due grandi categorie: primari e secondari, e s'in- :tende per· bisogno la mancanza di una cosa ,e il desideri'o di ottenerla. I bisogni si dicono primari se rappreseniano mancanze di beni, senza dei quali noi non potremmo vivere. Secondari sono tutti gli .altri bisogni che possono essere soddisfatti ma ·possono anche non esserlo, senza pregiudizio .alcuno per la nostra esistenza. Questa divisione dei bisogni ha ampia importanza nello sviluppo della società umana. In origine non •\ri furono se non bisogni primari ma coll'e- ,volversi della civiltà umana, a poco a poco i bisogni di secondaria importanza sorgono e si ·moltiplicano, ·mentre i· primari tendono a rimanere pressocchè immutati. La caratteristica -di questi due gruppi di. bisogni sta in ciò: che i primari sono insostituibili; (li bisogno -della fame non può estinguersi bevendo) cioè un bisogno primario norr può essere soddisfatto con- l'estinguersi di un'altra bisogno -primario; i bisogni secondari invece sono so- ·stituibili, e la soddisfazione di uno di essi può evitare la soddisfazione di un altro bisogno. L'insostituibilità di un bisogno primario con un altro bisogno primario è palese, ·senonchè i bisogni primari sono. minimi rispetto ai bisogni generali che l'uomo sente. Se dovessimo fare una scelta dei bisogni i gradi più elevatj sarebbero formati dai bi- -sogni di minore importanza, i quali aumentano sempre. Noi cerchiamo in u·na parola di ottener~ la soddisfazione dei bisogni. di carattere superiore, prima della sod.disfazione dei bisogni di carattere generale. . Allo scoppio di una guerra il bisogno della difesa della patria subentra .ai bisogni di carattere individuale, ma nello svolgimento comune delle attività umane vi è una graduazione di questi bisogni: tutti i bisogni fisici sono soddisfatti in un determinato momento, ma hanno un limite rappresentato r.lallo scen- ,dere a zero del bisogno stesso1 il che è otte- • .• • I n O nuto con la conquista del bene economico atto a soddisfarlo. Invece i bisogni di carattere intellettuale, morale, sociale e religioso, per loro natura non appena soddisfatti in una forma insorgono in un'altra e si ac~rescono di continuo e sono vari nel tempo e nello spazio, tanto che la più gran parte dell'umana attività è diretta ar procacciamento dei mezzi atti a soddisfare questi bisogni : se s~nza la soddisfaiione dei bisogni primari cesserebbe la vita umana, senza il continuo insorgere dei seèondari in forme ·ognora nuove e in misura crescente non sarebbe stato possibile l'incivilimento. Non· possiamo fare un'analisi storica dei bisogni umani, perchè bisognerebbe fare una indagine storica dell'incivilimento di tutto un determinato popolo e questo porterebbe la nostra ricerca assai lontano dai limiti di questo corso. Tuttavia, se un determinato gruppo umano sente un determinato gruppo di bisogni, e se in un periodo successivo troviamo aumentati tali bisogni, dobbiamo pensare che è cresciuto il grado di civiltà del popolo stesso. Anzi l'aumentare o il diminuire dei bisogni segnò l'ampliarsi o il decadere del1 'incivilimento. Al tempo di Enrico IV le contadinanze francesi avevano raggiunto un tal grado di benessere che lo stesso re ne menava vanto, ma all'epoca della rivoluzione francese (come ha rilevato il Taine) il contadino francese 1nal rassomigliava ad un uomo. · Ora in quale rapporto dovranno trovarsi i beni economici con i bisogni perchè sia as'." sicurato .oltre alla soddisfazione loro un regolare sviluppo della civiltà in modo che non sianvi a lato di grandi mezzi incentrati nelle mani di pochi, la scarsità dei mezzi della più gran parte degli altri, al fasto degli uni non faccia riscontro il quadro pauroso della miseria di infiniti altri? Non basta che i· mezzi necessari siano posseduti da una determinata classe e manchino ad un'altra, o alla maggi~r parte delle altre, o siano in misura 1ninima posseduti, è n~cessario che i vari beni economici siano dai vari componenti l'umana società posseduti nella misura sufficiente alla soddisfè\zione di quella determinata quantità di bisogni per cui è possibile il progredire della civiltà stessa.

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