Vita Nova - anno I - n. 1 - 15 marzo 1925

. , 4- - andare. La moneta assur-ta ad importanza dominante, creò pelle v·arie nazioni un vero e proprio feticisn10 che inaridì le sorgenti prime della produzione, distolse dal proficuo lavoro, -spingendo spesso alla speculazione bancaria. ·E nella lotta che le nazioni le une contro le altre impegnarono, finì per fiaccare la forza e in- .debolirne o addirittura distruggerne la ricchezza. Le pseudo-dottrine del mercantilismo se :avevano fatto gra_npassi e conquistato l'anima dei popoli e dei governi avevano anche alla fine portato a risultati -disastrosi. · Una vivace reazione non tardò a manife- ·starsi, e fu quella detta « fisiocratica » •. Il mercantilismo ave.va predicato il foridaqient_o -della ricchézza nel denaro (proteggendo la ·manifattura e il commercio estero, e trascu- ·rando l'-agricoltura) e permesso la co·ncentra- .zione della ricchezza nelle mani di pochi a vincolarne l'attività economica umana con un ·regolamen-tarismo pesantissimo. I fisiocratici si proposero di rovesciare la situazione affer- ;n1andoessere la natura la fonte della ricchezza, -ed in particolare la terra coltivata: essa sola .aver forze vegetative atte a gener2re nuovi ,prodotti non esistenti prima, e a moltiplicarli. Solo l'industria agricola - per conseguen- :za - è produttiva; sono assolutamente improduttive, per contrario, le ·imprese maniiatturiere che trasformano materie prime in prodotti, prodotti in altri prodotti, ma non li .aumentano, così come quelle commerciali che ne per1nettono solo il passaggio dal produttore .al consumatore. Necessita perciò che all'agricoltura e alle industrie da essa derivanti siano dati il mas- -simo incremento e la massima protezione. l fisiocratici predicarono, in coerenza a . ciò, la libertà all'interno e all'esterno in quanto ne riceveva vantaggio l'agricoltura, aumentando l'acquisto o la. vendita di materie prime della teria. La loro dottrina non fu prettamente e- .conomica, ma, sopratutto, sociologica. Essi riconobbero che il sistema economico non è arbitrario, ma è fondato sul1a natura degli :uomini e delle cose e che dipende da un or- -dine naturale il quale è dato dall'insieme delle .leggi che governano il mondo per volontà di- ·vina: l'uomo non può violare queste leggi che :formano un codice eterno ed universale. Per · .questo, tale ordine, è detto naturale e per origine sua, è nell'essenza sua, buono, cioè •non corrotto dalle passi-on-i-u-m-ane. Così si -spiega anche il nome di fisiocrazia dato al :sistema,· che vuol dire governo della natura. Ammesso l'ordine naturale, provvidenziale, :sono in esso implic:ti i conçetti:di autorità_,di , BibliotecaGino ■ 1anco libertà e di proprietà e però anche quelli di giustizia. Ne •discende che nello svolgimento del1 'attività economica obbedendo. a tale ordine l'utile individuale coincide con quello generale, anzi forma un tutto armonico. Contrariamente a quanto· sostenevano i mercantilisti, lo Stato nella lotta economica non doveva intervenire così come in ogni altra forma di attività sociale, ma doveva solo reprimere quando si verificassero violazioni giuridiche all'ordine stesso. Insomma il dogma politico è: « Lasciate fare, lasciate passare ». Ma gli errori di questa scuola· tuttavia sono evidenti: primo fra tutti quello di non . aver riconosciuto l'uomo al vertice dell'attività economica. Così fu errore l'aver· negato la steriUtà delle imprese industriali!! commerciali in quanto produrre ricchezza non vuol dire punto, aumentare materia, sibbene aumentare l'utilità. E fu anche errore . il ritenere l'uomo nell'essenza sua· buono, mentre ·è da· pensare· che egli· ha le sue passioni egoistiche spesso violente e insopportabili. · l Così nei riguardi dello Stato fu errore consider=:!rneuna ·funzione soltanto negativa. L'importanza della fisiocrazia fu· perciò soltanto storica e si giustifica come reazione al mercantilismo. Di questi due sistemi primitivi di economia due verità, come fu osservato, possiamo però ritenere: il mercantilismo affermò l'importanza della moneta che se non è la massima . ricchezza delle nazioni, è però uno degli strumenti più cospicui della circolazione; la fisiocrazia riconobbe nella terra un immenso serba- ' toio di forze e di materie. . La -dottrina economica che a questa succede asserisce, come già vedemmo, l'uomo col suo lavoro come centro dell'attività economica. E da essa ha inizio la economia veramente nazio-nale. Ho voluto ricordare· brevemente le idee· economiche del periodo presmithiano con il solo scopo di dimos~rare la importanza delle scienze economiche, e come siano state delle affermazioni che a prima vista sembrano vere, gravi di conseguenze dannose per lo sviluppo civile ed umano. _ Ma sopratutto ho voluto prospettare i' primi indirizzi del -pensiero economico per destare l'interesse verso· questi problemi il cui sostrato se è uti-Iitario, è tuttavia coordinato con i fini superiori dell'incivilimento, è anzi una condizione insopprimibile per il conseguimento suo. ' • • , •

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