Vita Nova - anno I - n. 1 - 15 marzo 1925

• • ' . ' - t ... , . • • Scienza Politica / ' / I • , - PROF. 0·1usEPPE SA11·T . .\ ' F ' - ' . I • , SERA DEL 5 DJCE.lv\BRE 1924 ,..G LI argome_nti che debbo trattare in questo corso di Educazione Politica, dovuto alla operosità geniale del ..nostro Arpinati; non --sono nuovi ma sono certamente molto ardui. Ed è perciò che vi prego di compatirmi, :se non riuscirò a darvi di essi un concetto Jucido ed insieme vigoroso. Per altro, io non :rrii propongo di 'dar.vi soluzioni belle e fatte ·· ,dei vari problemi politici, ma soltanto di" destare in voi giovarii il bisogno, · o meglio, il senso politico. , Giacchè in un momento così difficile delJa ·vita politica Italiana è bene che, lasciate d·a parte le risse politiche, noi ci raccogliamo qui per raffinare il nostro spirito, e dimostrare ai nostri avversari che noi - non sappiamo soltanto .pren·dere a scappellotti gli sciocchi che credono in buona o in mala fede in certe teorie pazzesche, ma sappiamo anche pensare seriamente per rifare con sforzi sempre rinno":' v;iti un'Italia più grande, un'Italia più ]umi- . nosa, che è la nostra for~a. e Ja nostra. passione. · · Ma per questo occorre che noi acquistiamo una salda coscienza dei fini eterni dello stato e della politica. Diceva un nostro grande pensatore e politico, il Oioberti, << che non si dà valore polttico senza ingegno » ; dal che non conse- , .. • • I - · Jiot • In a , guita che ogni ingegno valga politicamente. Ed il curioso invece è questo : che mentre per tutte le altre arti o tutti f)i altri mestieri si richiede una certa abilità) per la politica tutti credono di essere abili o di poter offrire la propria opinione. Ora bisognerebbe è·orivincersi di questo, che la politica importa una abilità speciale,. anzi più semplicemente, .1na arte che non si può assolutamente conseguire se noi non ci muoviamo nel mondo degli avvenimenti storici che dobbiamo cercare di comprendere. Pe.rchè tra la pqlitica e la stÒria .passa una grande affinità, anzi una identità perfetta. L'uomo, politico che ignorasse il processo della storia sarebbe un chiacchierone, un facilone, e quindi non potrebbe essere· atto nè a costruire uno stato nè a conservarlo. Dunque se la politica deve essere, cementata dalla coscienz~ del processo storico, occorre che noi definiamo anzitutto il concetto di storia-. · La storia non è certamente una' raccolta o un complesso di avvenimenti gli uni slegati dagli altri, ma è un unico processo, e un processo che è un divenire continuo. Di qui deriva che la politica non può essere qualche cosa di fermo, di definitivo, ma deve concepirsi come la stessa vita che è continuo processo, continuo svolgimento. / . . • I - . , • I • •

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