56 VITI\ FRATERNA Qui stralciam<Jdal libro del Ruffin·i·iw tratto clt.c e-i sembra dei più vfr·i e che ~ prof o,ufa.m-entes-intctico e a.mmonitorc: All'uscire da questa prova tremenda l'umanità si trova di fronte a un bivio: con Wllson o contro Wilson ! E tutti coloro, ai qualì Q per l'ufficio o ~r la pre~µnza dell'inte!Jetto,. spetta di illuminarla nella scelta, da cui dipenderanno forse le sue fortune avvenire e la sua ealvezza, incombe il dovere dì a.ddivenirvi, con animo compreso dalla gravità del consiglio e con purificata coscienza. E purificata sarà la coscienza non solo dal getto, che si farà, di tutte le simpatie e le antipatie, ma da una revisione co1"1\ggiosadi tutti i propri convincimenti. Questa guerra deve pure aver insegnato qualcosa a tutti! Ora, io non so tacere lo stupore, e anche - perchè non dirlo? - il dolore, che provai nel leg~re la chiusa di uno scritto recente del più illustre dei nostri filosofi; ove, dopo aver contrapposto e anzi anteposto Marx a Mazzini, egli dice che al primo bisognerà serbare « la nostra gratitudine per aver conferito a renJ·erci insensibili alle alcineschc seduzioni (Alcina, la decrepita .Jnjlga sdentata, che men'tiva sembianze di florida giovane) della Dea Giustizia e cklla Dea Umanità >. Ben più luminosa e confortevole immagine dal grande Ariosto aveva saputo trarre il. Mas:,o.ulay, a proposito della terza di queste deità sublimi, la 'Libertà; .dicendo clte bisognava esserle fedeli, .anche quando essa ci si pre- ·~ntava neile peggiori offU9Cazi.oni e deformazioni; al modo stesso che il verace ~mante, al dire del nostro poeta, non mente fede all'amata, che gn si presenti sotto il più misero dei travestimenti. Ma_io non amo contrapporre autorità ad autorità ,neppur~ quando $i tratti di una autorità filosofica così grande, come quella di Ema- .J}uele Kant; il quale ammette.va; ·come è noto, che ci fossero idqli nuramente inteUegg"ibtli ( e poneva fra questi la pace); e cioè ideali .che si possono ~nsare, ma forse non raggiungere mai; e che 1>µre debbono essere ~rsegui-ti, se il genere umano non vuole retrocedere e precipitare. · So quanto ndla svalutazione crociana del Mazzini è da attribµire ad alcune virtù: all'orrore per ogni banalità, ad esempio, tjle si è fatto forse un poco omproso, e anche a una severità di metodo scientiifico, che 61 è fatta forse un po' intransigente. Ma io stimo che a· ragione gli abbia obbiettato Felice Momigliano, che egli si sia foggiato on Mizzini, « clte non riesce ad uscire dai cancelli del secolo XVIII '>. Ora il Mazzini non è stato mai così moBiblioteca Gino Bianco
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