Vita fraterna - anno II - n. 10-11 - 15 giugno 1918

risoluto, esita O indietreggia. E' i·'.,sacrifizio del proprio io, spirituale, quando lo si espone agli att.acchi cle!,1~passioni e degH intellettj, all'odio. dell"orgoglio e alla beffa de:• vc,!,go. Quando parlo di esporre il nostro io, non voglio intendere l'eispress;one di orriinioni o sentimenti nostri, gettati ai!,pubb)ico per iscritto e da lontano, o manifestati senza clamore nella cerch:a d~gli amici. No! per sacrificio dello spirito io intendq l'atto dell"ttomo che, ricevuta la Yerità, itdentificandosi con essa, la porta, la manifesta, la serve d'istrumento, di bai!uardo, di milizia, affrontando gli ~uarcli, la voce. le freccie ciel nemico. E' i,! sacrificid più _nobile e doloroso. Solamente le nazioni p~ù evo:ute ne sentonoi il valorè e la d:ffico:tà. Gli uomini che hanno comp:utamente realizzato il loro Verbo, sia pur parziale, sono rarissimi. G)i uni, cerca:no, la verità sulla via de:,:a passione e dell'orgoglio e i loro progressi li al1ontanano claCa mèta; a.Itri si fermano immobii per i:1timO\re dii smarrirsi; un piccolo numero segue la via di•rit1tache è la più breve, ma anche la µiù <li1fficile:il sentiero stretto dell'Evangefo. E cli questi pochi. &:cuni, giunti a'Yaltura dove si ~copre la verità, la lasc:ano svanire senza app1'. 1ica,rla imme<liatamen.te. Soltanto l'uomo comp:eto può realizzare compi'lttamente il Verbo, sia artistico, sia politico. s:a indi dcluale, sia naziona,lie. Ma se è diffici:,e trovare una paro:a di vita, c:oè un raggio del Verbo: S'e non è dato a1; mondo cli yedere l'organo de-1Verbo, altro che in rare epoche, è ugualmente difficile accoglierlo. Esso non penetra negli uom;ni ,tenacemente aggrappati al passato. Non e,1trerà in un intel:oetto che apre le sue porte soltanto al sol\~ del tramonto, poichè come vi potrebbe entrare così i,! 1 sole che sorge? Non entrerà in un cuore tutto rivoltq verso la te,rra; il quale, come potr,ebbe r.icevere il fuoco del <':elo? Ecco perchè il passato lotta co:: Verbo., ed è sempre pronto a combatt-er:o. Ecco il senso cli queUa parola del Vangelo: Non versate il vino nuovo nei!,'e vecchie bo-tti e non ornate un vecch:o abito con una strisci& di porpora. La prin-a operazione per r;.cevert il Verbo è m1.o sforzo generoso. per Ecuotere da no.i, come la •101 • vere da un vestito, tutti i legami che ci avvincono al mondo morto, al mr,ndo dei• libri e dei sist,emi; per aprire l'anima nostra a respirare finalmente come uomini liberi; per accendere infine i·I no- ~tro fuoco interio•re. in modo da p0iter accog!iere. ntttr:,re e conserYare quell'accento divino che non vive s.e non nella fiamma: l'uomo a cui ;J,a scinti1;a manchi, lo cerca e lo chiama invano. BibliotecaGino Bianco

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