Vita fraterna - anno I - n. 12 - 15 dicembre 1917

RESISTENZA! PAGINE PER IL POPOLO Dicembre r9r7 ,, Un eroe alle donne del popolo. La prima domenicadi dicembre,in una scuola di Milano e fuori porta », ·unafolla di donne del popoloaspettavano,aspettavano.... Chi? Un eroe ferito della nostra guerra che doveva venire per parlare a loro: il tenente Fulcieri Paulucci di Ca/boli, decorato con medaglia d' oro con questa motivazione: • Ferito già due volte ed inabile alle fatiche di guerra, volle tuttavia essere sempre comandato nei più avanzati osservatorii, ove compieva opera utile, non solo come artigliere, ma anche come soldato, tutti incoraggiando, in tutto portaf'!dO il suo valtdo-, aiuto. Durante un turno di riposo, recatosi volontariamente ad un osservatorio di prima linea, mentre si svolgeva un ·attacco nemico, dopo che l'osservatorio fu colpito in pieno, raggiunse la trincea, per aiutare a mantenere la linea. Ferito J!ravementementre andava per guidare i rincalzi, ebbe ancora ad esprimere parule d'incitamento alla lotta, chiamandosi felice di cadere per il proprio Paese. » (Dosso Faiti, 18 gennaio 1917). Ed ecco la carrozzina,spinta da un soldato, nella quale giunge il giovaneeroe;poichèegli,per la sua ferita, non potrà più camminareI - - Ecco il popolojestante, e i bambini, tanti tanti bambini, gli corrono incontro,e lo acclamano,e gli si stringono intorno, lo coprono di fiori ed egli sorride. (I bambiniI che cosa capiscono,che cosa sanno i bambini? Eppure essi lo festeggcano e lo amano, e sorridonoal suo sorriso... Altri bambini,.tanti secolifa, si aff oliavano e sorridevano intorno a Quello che confondeva i dottori della legge - ma diceva « sinite parvulos venire ad me •. - I bambini sentono queste cose!) Ed egli ha parlato alle donne del popolo, e in mezzo ai bambini. Egli che sa checosa di terribileè la guerra, e ne porta le conseguenze di dolore e di sacrificio - ha parlatoper far capire la giustizia della npstra guerra,la santità del nostro combattere ; - ha dettoche le donne soprattutto devono sostenere la pazienza, il coraggiodei combattenti; - ha detto che esse.non devono dir loro « poverini, poverini • - ma « braviI • ·ma « avantiI ))per aiutarli a compiere con entusiasmo il loro dovere. - E ha detto questeparole: e porto un esempio mio: quando vado per le vie, cosa trovo intorno a me ? Parole di compas~ione ; - come se non fosse la massimafelicità averdato tuttoper la patria I» - e mentre diceva, il volto gli splendevadi fuoco santo. E quando tornava ali' ospedale, ancora,più di prima, le donne e i bambini si stringevanointorno alla carrozzina: - e parevanoportarla in trionfo. Ecco - egli stesso ci ha dqto oggi queste verità da ripetersi, perchè molti possano sentirle.E noi abbiamo voluto dirvi chi è quello che le ha dette. Biblioteca Gino Bianco

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