Vita fraterna - anno I - n. 7 - 10 luglio 1917
I 210 VITA FRATERNA « Il prezzo di ogni cosa cresce, - zucchero riso pasta ova, - ' , ' tutti i generi di prima necessità si limitano, stoffe e scarpe non han più prezzo. Come si potrà più vivere andando avanti? Basta basta con la guerra I ]) Sono· discorsi che si sentono fare ogni momento, e a cui bisogna esser pronti a rispondere, con coraggio e santo sdegno se vi si indo– vina sotto la malizia, co.n dolcezza e forza se vi si sente in fondo la debolezza e la pena sincera, e con autorità se vi si vede attraverso la stupidaggine e l'ignoranza; bisogna esser pronti a rispondere le nostre ragioni. - Rispondere che noi siamo ancora nelle condizioni materiali migliori fra i popoli che combattono, e che sarebbe delitto lamentarci; - ri– spondere che appunto tanti dolori e tante morti non debbono esser resi vani con una egoistica pace immatura .... * * * - Pace .... pace .... ci si fa una fissazione della parola, ci s1 11rna– mora del suono quasi perdendo di vista il significato. Ma guardate bene in faccia alle cose, - che cosa vorrebbe dire la pace adesso? - « Non più morti - innanzi tutto, non altro dolore ,.,- dite. - Ma fino a quando? Fino a quando, restando così la Germania padrona un po' dappertutto fuori di casa sua, un po' in Francia, un po' in Russia, in Rumenia, in Serbia, in tutta la Polonia, in tutto il Belgio? o anche ritornando entro i suoi confini, - ma in qual modo e fino a qual punto, poichè non ne è stata ricacciata? e dopo tanta devastazione, tanto orrore, tanta distruzione, - irreparabile? - e firmando essa il trattato, come un inutile pezzo di carta? E ritenendosi, senza errore, vittoriosa, l'orgoglio suo non fiaccato, anzi esaltato sfrenatamente? Fino a quando, non altro dolore, non .altri morti? - « Ma chi sa il futuro? ad ogni modo sarebbe una sosta, un re– spiro, un po' di quiete, - la possibilità di risorgere economicamente, di riprendere forze » - Sì per loro· possibilità di riprendere forze, . ' di ripreparare le armi, di riassalire. Non per nqi, pronti a adagiarci nelle cose come sono, a dimenticare, a godere senza fatica; a non guardare avanti; a tenerci da poco, ad ammirare praticamente gli al– tri, - e sè soltanto in astratto, come « genio latino ,;, - gente da commemorazione, da archeologia, per quel che meno vale, oggi, vi– ventemente, - e incapaci di trar fuori da noi stessi per volontà e co– scienza le magnifiche energie che pur abbiamo meglio d'altri, - e quando queste vengon fuori come inconsciamente e si esercitano in BibliotecaGino Bianco
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=