Vita fraterna - anno I - n. 7 - 10 luglio 1917
VITA FRATERNA 3 sarebGe setnpre esposta alle lore sorprese ! No ! .Per finire la guerra non basta che i tedeschi tornino dentro ai loro confini e lascino le terre che hanno invase : n1a bisogna anche che diano una giusta indennità per tutte le rovine che han fatfe. (Pensate, un po' voi che siete operai: tutti gli opifici distrutti, le macchine da lavoro portate via in Germania .... - pensate, voi che siete contadini. tutti i ter– reni devastati, le piante sradicate .... E le case incendiate, le città, i villaggi rasi al suolo ....) Ora, siccome ancora vorreb– bero fare una pace a 1nodo loro, per forza si deve conti– nuare la guerra finchè- si adattino a fare una pace secondo la giustizia. Non vi pare a tutti, ragazzi? - Ma poi - an- . che an1tnettendo che la Gennania e l' Austria accettessero le condizioni giuste della pace, chi può ancora fidarsi di un trattato colla Germania finchè essa non sia real men te vinta, e quindi costretta a star fedele alla sua parola? Non aveva forse stabilito e fis. ato e firn1ato solennen1ente il trattato che assicurava il rispetto alla neutralità del Belgio? - Ep– pure, quando le ha fatto com•odo, i suoi eserciti hanno in– vaso il Belgio - e come ! - La parola della Germania non inerita fede: non si può fidarsi dei suoi trattati! -– Vedete: la pace che vorrebbe ora la Germania sarebbe soltanto in realtà un arn1istizio: una sosta, un riposo che le pennettesse di ripigliar forza, di rimettersi delle botte che, alla buon'ora ! comincia a prendere, per tornare poi al– l'assaJ to, per rifare la guerra tra poco tempo, e magari co– glierci ancora a tradin1ento.... - Invece no ! Noi voglia1110 che quando si finirà la guerra la si sia proprio finita sul serio, e che le prove, i pati1nenti, i dolori che dobbiamo sopporta1:e noi - siano almeno risparmiati ai nostri figli! > c. Ohi questo sì! » « Vogliamo guadagnare per loro, con questi anni di sa– crifici e di pene, una lunga era di pace e di lavoro, sicuro e buono, che nessun prepotente traditore possa sconvolgere, da un momento all'altro. E per questo bisogna che i pre– potenti traditori siano n1essi a dovere. - Per ora, le pro– poste di pace della Germania hanno un solo valore: quello di ditnostrare che la Gern1ania non spera più di vincere continuando la guerra, e cerca dunque di farla finire per ora, priina di esser vinta lei. - Invece, giusto per questo, BibliotecaGino Bianco
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